English - Home page

ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Rapporto nazionale Passi 2009: vaccinazione antinfluenzale stagionale

Scarica il capitolo in formato pdf (file 105 kb).

 

28 ottobre 2010 - L'influenza costituisce un rilevante problema di salute a causa dell’elevata contagiosità e delle possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio, come gli anziani e i portatori di patologie croniche. Conseguenze che hanno forti ripercussioni sanitarie ed economiche in termini di mortalità, ospedalizzazioni, perdita di produttività e altri costi sociali.

 

La vaccinazione antinfluenzale rappresenta il mezzo più efficace per prevenire le conseguenze negative dell’infezione ed è raccomandata ogni anno ai soggetti a rischio, in particolare: persone di 18-64 anni vulnerabili perché affette da malattie croniche, in persone che si prendono cura di questi soggetti (per esempio, operatori sanitari) e persone con oltre 64 anni.

 

L’effetto della vaccinazione stagionale è stato indagato in numerose ricerche presenti in letteratura scientifica e i risultati confermano il rapporto positivo tra rischi e benefici della vaccinazione stagionale. Sulla scorta di queste valutazioni, il Servizio sanitario nazionale promuove e offre la vaccinazione antinfluenzale a coloro che hanno il maggior rischio di conseguenze negative dall’influenza e ha stabilito l’obiettivo di copertura di almeno i tre quarti della popolazione target.

 

Tuttavia, mentre è facile calcolare le coperture vaccinali tra le persone con più di 64 anni (per la presenza di dati affidabili sul numero di persone residenti in questa fascia di età), non esistono invece dati altrettanto solidi sulla copertura vaccinale degli adulti tra i 18 e i 64 anni affetti da malattie croniche, a causa delle difficoltà a stimare il numero complessivo di persone che rientrano in questa definizione e che quindi dovrebbero vaccinarsi. Al momento, Passi è l’unico sistema informativo che può fornire una stima tempestiva della copertura vaccinale tra gli adulti con e senza malattie croniche. Le stime di copertura sono ricavate dalle 13.172 interviste effettuate e registrate dal 31 marzo 2010 al 30 settembre 2010[1].

 

Copertura vaccinale a seguito della campagna antinfluenzale stagionale 2009-2010[2] - pool di Asl

 

%

(IC 95%)

Adulti tra 18 e 64 anni con almeno una patologia cronica

29,8

(27,8-31,8)

Adulti tra 18 e 64 anni senza patologie croniche

9,3

(8,8-9,9)

Totale adulti vaccinati tra 18 e 64 anni

12,4

(11,8-13)

 

Scarica la tabella (xls 15 kb) in formato excel.

 

Nella campagna vaccinale stagionale 2009-2010, circa il 30% degli intervistati tra 18 e 64 anni che hanno riferito di essere affetti da una malattia cronica afferma di essersi vaccinato contro l’influenza stagionale. Nel triennio 2007-2009, considerando solo le Asl che hanno partecipato alla sorveglianza per l’intero periodo (che contribuiscono per il 91% dell’intero campione Passi), la percentuale delle persone affette da malattie croniche, che dichiarano di essersi vaccinate nei vari anni, è rimasta sostanzialmente stabile[3]:

  • la copertura ottenuta nella campagna 2006-2007 era del 31% (IC 95%: 26,7-34%)
  • la copertura ottenuta nella campagna 2007-2008 era del 30% (IC 95%: 27,6-32,7%)
  • la copertura ottenuta nella campagna 2008-2009 era del 31% (IC 95%: 28,7-33,5%).

Copertura vaccinale tra portatori di malattie croniche, tra 18 e 64 anni di età

 

Prevalenza* di persone, tra 18 e 64 anni, portatori di una malattia cronica

pool Asl - Passi 2010 (n=13.172)

 

 

*Stime ottenute su le interviste effettuate e registrate dal 31 marzo 2010 al 30 settembre 2010, del tutto uguali a quelle ottenute sull'intero campione provvisorio 2010.

La percentuale di persone che riferiscono di essere affette da malattie croniche (come quelle respiratorie croniche, diabete, malattie cardiache, tumori e insufficienza renale) è pari al 15% (1.999/13.172). Le malattie respiratorie sono risultate le più frequenti.

 

La presenza di una di queste malattie rende le persone, di qualsiasi età, a maggior rischio di complicanze a seguito dell’influenza. Per questo, anche sotto i 65 anni, la vaccinazione è raccomandata.

Tra i 1.999 soggetti di età inferiore ai 65 anni, portatori di almeno una patologia cronica, la copertura vaccinale nel 2009-2010 è diversa in base al tipo di patologia diagnosticata:

  • più basse le coperture tra i malati di tumore (25%), malattie respiratorie croniche (29%) e insufficienza renale (29%)
     
  • valori più elevati tra le persone affette da malattie cardiovascolari e diabete (38%).

Copertura* vaccinale nelle persone (18-64 anni) con diverse patologie croniche

pool Asl - Passi 2010 (n=1.999)

 

 

*Le stime di copertura sono ricavate dalle 1.999 interviste di persone che riferiscono almeno una malattia cronica, effettuate e registrate dal 31 marzo 2010 al 30 settembre 2010.

 

Infine, considerando solo le aree con numerosità campionaria sufficiente, si osserva una certa variabilità, con un range che va dal 26% per le Asl del Friuli-Venezia Giulia al 38% delle Asl della Puglia.

 

Conclusioni e raccomandazioni

 

L’effetto degli interventi di prevenzione sulla comunità è proporzionale alle dimensioni della popolazione raggiunta: è per questo che, per ogni intervento di sanità pubblica, viene definito un obiettivo operativo da raggiungere.

 

Seguendo le indicazioni emanate annualmente dal ministero della Salute, la copertura minima nelle categorie a rischio per cui la vaccinazione è raccomandata dovrebbe essere del 75%. Nella campagna 2009-2010 si è raggiunta una copertura del 66% tra gli ultrasessantaquattrenni mentre, tra le persone con meno di 65 anni affette da patologie croniche, la copertura è risultata ancora più bassa: meno di una persona su tre era vaccinata.

 

Per ottenere un miglioramento della copertura vaccinale in queste categorie a rischio è necessario integrare maggiormente la prevenzione nell’attività assistenziale: gli specialisti, come pneumologi, oncologi, cardiologi e diabetologi e i Medici di medicina generale non dovrebbero sottovalutare il rischio concreto di perdere un paziente a causa di una malattia attenuabile o evitabile come l'influenza e dovrebbero raccomandare e offrire attivamente la vaccinazione antinfluenzale stagionale.

 

L’offerta della vaccinazione alle persone affette da malattie croniche potrebbe essere inoltre coordinata e favorita dai servizi di sanità pubblica delle Asl, anche grazie allo strumento delle anagrafi vaccinali collegabili ai registri degli esenti ticket. In questa azione, l’esperienza di vaccinazione per la pandemia 2009, in cui a tutte le Regioni e Province autonome è stato richiesto di identificare e quantificare la numerosità di soggetti a rischio a cui offrire la vaccinazione, può rivelarsi preziosa e dovrebbe essere utilizzata per migliorare l’offerta di vaccinazione nella pratica stagionale.

 


 

Materiali da scaricare


Note

[1] La domanda sulla vaccinazione stagionale era nettamente distinta da quella sulla vaccinazione contro l’influenza pandemica. Per i dettagli sulla stima, leggi l’approfondimento su come Passi stima la copertura antinfluenzale.

[2] I dati 2009-2010 sono preliminari, in quanto le stime non sono state ponderate sulla base della popolazione. Tuttavia, sulla base dell’esperienza degli anni precedenti, la differenza tra dati ponderati e dati grezzi dovrebbe essere trascurabile.

[3] A causa di accorpamenti e cambiamenti dei confini amministrativi, le Aziende sanitarie partecipanti al Passi sono variate nel triennio. Tuttavia, le Asl che hanno effettuato la sorveglianza in modo continuo nel triennio corrispondono al 91% della popolazione osservata, per un totale di 89.043 interviste nel periodo 2007-2009.