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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Rapporto nazionale Passi 2009: sicurezza in casa

Scarica il capitolo in formato pdf (file 315 kb).

 

16 settembre 2010 - Il rischio di incorrere in un incidente domestico è generalmente sottovalutato, in quanto la casa è ritenuta generalmente il luogo più sicuro per eccellenza. Eppure gli incidenti domestici costituiscono un problema di salute di grandi dimensioni che interessa prevalentemente l'infanzia (pdf 1,1 Mb da pag.75), il lavoro domestico (ppt 345 kb) e l'età avanzata come conseguenza di fattori di rischio specifici, sia intrinseci (relativi alla persona) sia estrinseci (relativi all’ambiente domestico).

Passi rileva il livello di consapevolezza del rischio di incidente domestico, cioè il primo movente per mettere in atto misure volte alla riduzione dei fattori di rischio ambientali e comportamentali.

 

Sicurezza domestica - pool di Asl 2009

 

%

(IC 95%)

Consapevolezza del rischio di infortunio domestico

7,4

(7-7,7)

Dichiara di aver ricevuto informazioni su prevenzione infortuni

24

(23,5-24,5)

Ha modificato comportamenti o adottato misure preventive (tra coloro che hanno dichiarato di aver ricevuto informazioni)

30,8

(29,4-32,2)

 

Scarica la tabella (xls 25 kb) in formato excel.

 

Nel 2009, meno di un intervistato su 10 ha dichiarato di ritenere alto o molto alto il rischio di un incidente domestico: una percentuale simile a quella rilevata nel 2008 e nel 2007.

Un intervistato su 4 ha dichiarato di aver ricevuto informazioni su come prevenire questo tipo di infortuni. Tra coloro che hanno ricevuto informazioni sulla prevenzione, ben il 30% ha riferito di aver modificato comportamenti o adottato misure preventive.

La consapevolezza della possibilità di un incidente domestico è associata alla modifica di comportamenti e all’adozione di misure preventive (OR=1,6; p<0,001), indipendentemente dal sesso, dall’età e dal livello di istruzione.

 

La consapevolezza del rischio

L’esigenza di prevedere le possibilità di incidente in casa o le competenze per rimuovere le più comuni cause di pericolo e adottare comportamenti protettivi sono maggiori tra i conviventi di bambini, di anziani e tra le persone impegnate nel lavoro domestico (come pulizie, cucina, manutenzione ordinaria). Anche in questi gruppi di persone, però, il livello di consapevolezza è molto scarso: la percentuale di coloro che ritengono elevata la possibilità che si verifichi un infortunio domestico è inferiore al 10%.

 

Consapevolezza nelle persone a maggior rischio o nei loro conviventi - pool di Asl 2009

 

%

(IC 95%)

Persone ultra 64enni

7,4

(6,4-8,6)

Conviventi con persone ultra 64enni

7,7

(6,8-8,7)

Donne 18-69 anni

9

(8,5-9,4)

Persone con figli o bambini fino ai 14 anni

8,3

(91,1-93)

 

Scarica la tabella (xls 25 kb) in formato excel.

 

 

Informazioni su come si prevengono gli infortuni domestici

Nel pool di Asl che partecipano al sistema di sorveglianza Passi, solo il 24% degli intervistati ha riferito di aver ricevuto informazioni per prevenire gli infortuni domestici.

 

Dal confronto interregionale emergono differenze statisticamente significative: si va dal 16% della Calabria (con le Asl di Cosenza e Vibo Valentia) al 29% della P.A. di Trento.

 

Scarica la tabella con i dati per Regione (xls 15 kb).

Informazioni ricevute su prevenzione degli infortuni domestici

Pool di Asl - Passi 2009

 

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Principali fonti di informazione

Coloro che hanno ricevuto informazioni su come si prevengono gli incidenti domestici hanno dichiarato che le fonti più comuni sono state i mass media (52%) e gli opuscoli (48%). Un ruolo informativo meno importante lo hanno avuto tecnici (12%), personale sanitario (7%) e parenti o amici (3%).

Tra coloro che dichiarano di aver ricevuto informazioni, il 31% ha poi modificato i propri comportamenti o adottato qualche misura per rendere l’abitazione più sicura.

 

Conclusioni e raccomandazioni

Le persone intervistate hanno una bassa consapevolezza del rischio infortunistico in ambiente domestico, anche quando vivono con bambini o anziani o sono essi stessi ultra 64enni: condizioni e situazioni, queste, in cui il rischio tende ad aumentare e in cui bisognerebbe quindi agire in modo preventivo.

Esistono programmi efficaci per la prevenzione delle cadute degli anziani, individuati dal Sistema nazionale linee guida (Snlg), e anche degli infortuni dei bambini e di quelli legati al lavoro domestico. Inoltre le Regioni e le Aziende sanitarie sono impegnate nel Piano nazionale di prevenzione degli incidenti domestici.

Meno di una persona su quattro, però, riceve informazioni per modificare comportamenti o ambienti pericolosi, anche se poi, una volta informate (prevalentemente tramite mass media e opuscoli), le persone sembrano disponibili ad attuare i cambiamenti consigliati.

 


 

Materiali da scaricare