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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Rapporto nazionale Passi 2010: diabete

16 giugno 2011 - Il diabete mellito è una patologia a forte impatto sulle condizioni di salute della popolazione, con un carico assistenziale e una ricaduta economica importanti per il sistema sanitario. Mentre il diabete di tipo 1 (insulino-dipendente) colpisce prevalentemente le persone giovani, il tipo 2 (molto più diffuso) compare per lo più in età adulta ed è correlato sia a fattori socioeconomici sia a fattori comportamentali individuali, la sua insorgenza può essere perciò prevenuta con uno stile di vita adeguato.

 

Nel pool di Asl partecipanti al sistema di sorveglianza Passi nel 2010, la percentuale delle persone che riferiscono di aver ricevuto una diagnosi di diabete è del 5%.

 

Per un confronto interregionale più attendibile, la prevalenza di persone a cui è stato diagnosticato o confermato il diabete è stata calcolata anche sul pool quadriennale (2007-2010). La mappa distingue le Regioni a seconda che la prevalenza dell’indicatore sia o in linea (differenza non statisticamente significativa) o superiore o inferiore rispetto al dato di pool 2007-2010 medio (differenza statisticamente significativa). I dati regionali del 2007-2010 sono riportati nel diagramma.

 

Si evidenzia un gradiente Nord-Sud: nella P.A. di Bolzano si registra il valore più basso (2%), mentre in Basilicata quello più alto (8%).

 

Prevalenza di persone cui è stata fatta diagnosi di diabete

Pool Asl – Passi 2007-2010

 

Lombardia, Sardegna e Calabria hanno partecipato alla sorveglianza solo con alcune Asl

 

 

Considerando solo le Asl che hanno partecipato alla sorveglianza per l’intero periodo 2007-2010 (pool omogeneo) [1], la prevalenza di diabete riferito non mostra variazioni statisticamente significative negli anni, come si osserva nel grafico.

 

Trend prevalenza di persone cui è stata fatta diagnosi di diabete

Pool Asl omogeneo – Passi 2007-2010

 

 

 

L’assistenza alle persone con diabete

Il decorso del diabete è contrassegnato da numerose complicanze, particolarmente frequenti e gravi sono quelle cardiovascolari. Per questo motivo le linee guida per l’assistenza ai diabetici suggeriscono un monitoraggio attivo e un trattamento aggressivo dei fattori di rischio che frequentemente si trovano associati al diabete, come ipertensione, ipercolesterolemia, peso eccessivo, sedentarietà, fumo.

 

Passi rileva la presenza di questi fattori e monitora alcune attività di controllo e prevenzione, e può perciò fornire informazioni utili sulla qualità dell’assistenza ricevuta dalle persone diabetiche. Poiché queste analisi riguardano sottopopolazioni poco numerose, presentiamo le stime calcolate sull’intero pool quadriennale (2007-2010).

 

Fattori di rischio associati al diabete

Tra i diabetici, il 55% ha ricevuto una diagnosi di ipertensione e il 45% di ipercolesterolemia, il 75% è in eccesso ponderale (IMC>=25), il 39% è sedentario e il 22% fumatore.

 

Monitoraggio e trattamento dei principali fattori di rischio

Più della metà delle persone con ipercolesterolemia è in trattamento farmacologico per questa condizione: un diabetico iperteso su 10 non assume farmaci antipertensivi.

 

Nei 12 mesi precedenti l’intervista, il 96% delle persone con diabete ha misurato la pressione arteriosa e l’87% la colesterolemia.

Tra i diabetici ipertesi il 91% è in trattamento farmacologico per controllare la pressione arteriosa e tra quelli ipercolesterolemici il 61% assume farmaci per il controllo del colesterolo.

 

Monitoraggio e trattamento dei principali fattori di rischio nelle persone diabetiche

Pool Asl – Passi 2007-2010

 

 

 

Conclusioni

Per migliorare la qualità delle cure per le persone con diabete, si è dimostrato appropriato un approccio integrato alla gestione dei percorsi diagnostici e terapeutici (disease management) (1). Per favorire nelle Regioni la riorganizzazione dell'assistenza ai diabetici secondo questo modello, su iniziativa del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm), è stato avviato il progetto IGEA, coordinato dall'Istituto superiore di sanità.

 

Note

[1] A causa di accorpamenti e di variazioni dei confini amministrativi, le Aziende sanitarie partecipanti al Passi sono variate nel tempo. Tuttavia, le Asl che hanno effettuato la sorveglianza in modo continuo nel quadriennio corrispondono all’88% della popolazione osservata, per un totale di 118.611 interviste nel periodo 2007-2010.

 

Bibliografia

1) Task Force on Community Preventive Services. Strategie per ridurre la morbilità e mortalità da diabete attraverso interventi del sistema sanitario e l’educazione all’autogestione della malattia in contesti comunitari. (traduzione italiana). Epidemiologia & Prevenzione 2002; 26 (suppl 4): 70-78.