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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Come Passi misura l’attività fisica

Definizioni

  • attivo: è un individuo che:
  • svolge un lavoro pesante, cioè un lavoro che richiede un notevole sforzo fisico (ad es. manovale, muratore, agricoltore)
  • aderisce alle linee guida sulla attività fisica:
  • 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana, oppure
  • attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni settimanali.
  • parzialmente attivo: è un individuo che non svolge un lavoro pesante dal punto di vista fisico, ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati
  • sedentario: è un individuo che non svolge un lavoro pesante e che, nel tempo libero, fa meno di 10 minuti di attività moderata o intensa al giorno.

Quali definizioni di attività fisica nel Passi?

 

Attività fisica svolta durante il lavoro

  • Per lavoro pesante si intende un lavoro che richiede un notevole sforzo fisico (per esempio: il manovale, il muratore, l’agricoltore)
  • Per lavoro che richiede uno sforzo fisico moderato si intende quello dell’operaio in fabbrica, del cameriere, dell’addetto alle pulizie
  • Per lavoro sedentario si intende stare seduto o in piedi, come chi lavora al computer, guida la macchina, fa lavori manuali senza sforzi fisici.

Attività fisica svolta fuori dal lavoro

  • Per attività fisica intensa si intende quella attività fisica che per quantità, durata e intensità provoca grande aumento della respirazione e del battito cardiaco o abbondante sudorazione, come per esempio correre, pedalare velocemente, fare ginnastica aerobica o sport agonistici
  • Per attività fisica moderata si intende quella attività fisica che per quantità, durata e intensità comporti un leggero aumento della respirazione e del battito cardiaco o un po’ di sudorazione, come per esempio camminare a passo sostenuto, andare in bicicletta, fare ginnastica dolce, ballare, fare giardinaggio o lavori in casa come lavare finestre o pavimenti.

Indicazioni generali

 

Fonte dei dati:

Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia (Passi)

Limiti della fonte:

Passi si basa su una rilevazione tramite interviste telefoniche. Come tutte le indagini di questo tipo, può andare incontro a errori sistematici dovuti a: deficit di copertura (per esempio, esclude gli stranieri che non sono in grado di parlare in italiano in modo comprensibile), non risposta (per esempio, rifiuto a partecipare o di rispondere a una specifica domanda), o di misura (per esempio, bias legato alla desiderabilità sociale, nel riferire comportamenti socialmente stigmatizzati).

 

Indicatore: persona fisicamente attiva

 

Demografico

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 18 - 69 anni.

Numeratore

Persone di età 18 – 69 anni che riferiscono di svolgere un lavoro pesante dal punto di vista fisico oppure di aver fatto, nei 30 giorni precedenti l’intervista, 30 minuti di attività moderata, per almeno 5 giorni alla settimana o più di 20 minuti di attività intensa per almeno 3 giorni settimanali.

Denominatore

Intervistati che hanno risposto alle domande sull’attività fisica svolta durante il proprio lavoro o su quella intensa o moderata nei 30 giorni precedenti l’intervista. Sono esclusi dal denominatore i valori mancanti e gli intervistati che non hanno risposto “non so / non ricordo”.

Misure di frequenza

Prevalenza annuale, con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale della definizione

L’indicatore è costruito sulla base di:

- comportamento abituale nell’ambito del lavoro svolto attualmente

- attività fisica, svolta nel tempo libero, nei 30 giorni precedenti l’intervista.

Contesto

Tra le persone intervistate nel 2010, il 33% dichiara di svolgere un lavoro pesante dal punto di vista fisico oppure di praticare attività fisica a un livello che può essere definito attivo.

Significato

L’attività fisica svolta con regolarità induce numerosi benefici per la salute, aumenta il benessere psicologico e previene la morte prematura. In particolare, chi pratica regolarmente l’attività fisica riduce significativamente il rischio di avere problemi di: ipertensione, malattie cardiovascolari (malattie coronariche e ictus cerebrale), diabete di tipo 2, osteoporosi, depressione, traumi da caduta degli anziani, alcuni tipi di cancro.

Limiti dell’indicatore

L’indicatore misura un comportamento riferito dall’intervistato ed è in teoria soggetto a distorsione legata alla desiderabilità sociale del comportamento che spinge il rispondente a sovrastimarne la frequenza.

L’indicatore tende a sottostimare la prevalenza di persone fisicamente attive perché non prende in considerazione la combinazione di attività fisica moderata e intensa.

Validità dell’indicatore

L’indicatore mostra validità nella descrizione dei trend temporali e delle differenze territoriali.

*Fonte: Behavioral Risk Factor Surveillance System (BRFSS) http://apps.nccd.cdc.gov/cdi/IndDefinition.aspx?IndicatorDefinitionID=12

 

Indicatore: persona parzialmente attiva

 

Demografico

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 18 - 69 anni.

Numeratore

Persone di età 18 – 69 anni che riferiscono di non svolgere un lavoro pesante dal punto di vista fisico, oppure di aver fatto nei 30 giorni precedenti l’intervista meno di 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana o meno di 20 minuti di attività intensa per almeno 3 giorni settimanali.

Denominatore

Intervistati che hanno risposto alle domande sull’attività fisica svolta durante il proprio lavoro o su quella intensa o moderata nei 30 giorni precedenti l’intervista. Sono esclusi dal denominatore i valori mancanti e gli intervistati che non hanno risposto “non so / non ricordo”.

Misure di frequenza

Prevalenza annuale, con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale della definizione

L’indicatore è costruito sulla base di:

-comportamento abituale nell’ambito del lavoro svolto attualmente  

-attività fisica, svolta nel tempo libero, nei 30 giorni precedenti l’intervista.

Contesto

Tra le persone intervistate nel 2010, il 37% non effettua un lavoro pesante e pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato, è dunque parzialmente attivo.

Significato

L’attività fisica svolta con regolarità induce numerosi benefici per la salute, aumenta il benessere psicologico e previene una morte prematura. In particolare, chi pratica regolarmente l’attività fisica riduce significativamente il rischio di avere problemi di: ipertensione, malattie cardiovascolari (malattie coronariche e ictus cerebrale), diabete di tipo 2, osteoporosi, depressione, traumi da caduta degli anziani, alcuni tipi di cancro.

Limiti dell’indicatore

L’indicatore tende a sovrastimare la prevalenza di persone parzialmente attive.

*Fonte: Behavioral Risk Factor Surveillance System (BRFSS) http://apps.nccd.cdc.gov/cdi/IndDefinition.aspx?IndicatorDefinitionID=12

 

Indicatore: persona sedentaria

 

Demografico

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 18 - 69 anni.

Numeratore

Persone di età 18 – 69 anni che riferiscono di svolgere un lavoro che non richiede uno sforzo fisico pesante e di aver fatto meno di 10 minuti di attività fisica intensa o moderata, nei 30 giorni precedenti l’intervista.

Denominatore

Intervistati che hanno risposto alle domande sull’attività fisica svolta durante il proprio lavoro o su quella intensa o moderata nei 30 giorni precedenti l’intervista. Sono esclusi dal denominatore i valori mancanti e gli intervistati che non hanno risposto “non so / non ricordo”.

Misure di frequenza

Prevalenza annuale, con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale della definizione

L’indicatore è costruito sulla base di:

 comportamento abituale nell’ambito del lavoro svolto attualmente

 attività fisica, svolta nel tempo libero, nei 30 giorni precedenti l’intervista.

Contesto

Tra le persone intervistate nel 2010, il 31% risulta completamente sedentario. Nel quadriennio 2007-2010, considerando solo le Asl che hanno partecipato alla sorveglianza per l’intero periodo, si osserva come la prevalenza di sedentari sia in significativo aumento: nel 2007 era del 27,5%; nel 2008 era del 29,5%; nel 2009 era del 30,8%; nel 2010 era del 30,9%.

Significato

La sedentarietà provoca danni alla salute fisica e psicologica. Aumenta i rischi di ipertensione e malattie cardiovascolari (malattie coronariche e ictus cerebrale), diabete di tipo 2, osteoporosi, depressione, traumi da caduta degli anziani, alcuni tipi di cancro.

Limiti dell’indicatore

L’indicatore misura un comportamento riferito dall’intervistato ed è in teoria soggetto a distorsione legata alla desiderabilità sociale del comportamento.

*Fonte: Behavioral Risk Factor Surveillance System (BRFSS) http://apps.nccd.cdc.gov/cdi/IndDefinition.aspx?IndicatorDefinitionID=12