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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Rapporto nazionale Passi 2010: smettere di fumare

31 maggio 2011 - La dipendenza dalla nicotina, caratterizzata dalla ricerca compulsiva della sostanza e dall’abuso, è la causa che induce la maggior parte dei fumatori a fumare tutti i giorni, sebbene consapevoli dei danni provocati dal fumo. I benefici derivanti dalla cessazione dell’abitudine al fumo sono noti e cadenzati nella loro sequenza temporale. Alcuni di questi sono ottenibili a brevissimo termine dall’“ultima sigaretta”, altri impiegano mesi o anni per consolidarsi. Tutti rappresentano comunque elementi essenziali da conoscere per favorire un processo di cambiamento e una motivazione alla decisione di cessazione.

 

Molte persone dipendenti dal fumo tentano di smettere, restando in astensione per almeno un giorno, scontrandosi con ostacoli spesso di natura psicologica. Dopo una settimana dalla cessazione, si ha una “reale” sensazione di calma, priva di senso di mancanza e frustrazione, ma può anche capitare di ricominciare a fumare. Più che un motivo di scoraggiamento, la ricaduta dovrebbe rappresentare un momento utile ad affrontare meglio le criticità.

 

Smettere di fumare da soli è possibile, ma chi intende abbandonare la dipendenza dal tabacco può contare sul sostegno di professionisti ed esperti. Sul territorio nazionale sono presenti infatti oltre 200 ambulatori per la cessazione dal fumo di tabacco.

 

Passi pone sotto sorveglianza sia i tentativi di smettere di fumare che i metodi utilizzati. Consulta le schede indicatore.

 

Fumatori che hanno tentato di smettere di fumare – pool di Asl 2010

 

 

%

(IC95%)

Percentuale di fumatori che hanno tentato di smettere di fumare negli ultimi 12 mesi*

40,0

(38,9-41,2)

Esito del tentativo tra coloro che hanno tentato di smettere:

 

  tentativo riuscito (astinenti da 6 mesi o più):

7,6

(6,7-8,6)

  tentativo in corso (astinenti da meno di 6 mesi)

9,1

(7,9-10,4)

  tentativo fallito

83,3

(81,8-84,8)

* fumatori che sono rimasti senza fumare per almeno un giorno, con l’intenzione di smettere di fumare, tra chi era fumatore fino a 12 mesi prima dell’intervista

 

Nel corso del 2010, tra coloro che nei 12 mesi precedenti l’intervista erano fumatori, il 40% ha tentato di smettere di fumare, una percentuale sovrapponibile a quelle stimate negli anni precedenti. Di questi, il 17%  non fumava al momento dell’intervista: l’8% non fumava da più da 6 mesi ed è classificabile come “ex fumatore” secondo la definizione dell’Oms, e il 9% è “in fase di disassuefazione” perché non fumava da meno di 6 mesi.

 

Considerando solo le Asl che hanno partecipato alla sorveglianza per l’intero periodo 2007-2010 (pool omogeneo) [1], la prevalenza di fumatori che hanno tentato di smettere di fumare nel 2010 è più bassa rispetto a quella degli anni precedenti (differenza statisticamente significativa):

 

Trend del tentativo di smettere di fumare

Pool Asl omogeneo – Passi 2007-2010

 

 

Tra chi ha tentato di smettere nell’ultimo anno, il 94% l’ha fatto da solo, poco più del 2% ha usato farmaci o cerotti e solo una percentuale inferiore all’1% si è rivolta ai servizi o ai corsi offerti dalle Asl. Queste percentuali sono molto simili sia tra chi ha tentato di smettere ed è riuscito, sia tra chi ha tentato e non è riuscito a smettere.

 

Chi tenta di smettere senza partecipare a incontri e corsi organizzati dalle Asl principalmente o non conosce l’esistenza di questi servizi o non ha fiducia nella loro utilità.

 

Modo in cui gli intervistati hanno tentato di smettere di fumare nell’ultimo anno* – pool di Asl 2010

 

Intervistati che hanno tentato di smettere di fumare per modalità utilizzata

%

(IC95%)

partecipazione a incontri/corsi organizzati dalle Asl

0,6

(0,4-1,0)

partecipazione a incontri/corsi organizzati da altri

0,5

(0,3-0,9)

uso di farmaci o cerotti

2,4

(1,9-3,0)

da soli

94,2

(93,3-95,0)

altro /non ricordo

2,3

(1,8-2,9)

* La variabile comprende tutti i fumatori che hanno tentato di smettere negli ultimi 12 mesi, sia che ancora fumino,  sia che non fumino al momento dell'intervista.

 

Raccomandazioni

Uno dei cardini delle politiche di contrasto al tabagismo è il supporto alla disassuefazione nella popolazione generale e nei sottogruppi in cui è più diffusa l’abitudine al fumo, anche attraverso strumenti di supporto, come il telefono verde contro il fumo dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Iss. Per approfondimenti, sono disponibili anche la Guida pratica “Smettere di fumare” e le Linee guida cliniche per promuovere la cessazione dell’abitudine al fumo

 

Conclusioni

Nel 2010, quattro fumatori su dieci hanno tentato di smettere di fumare, restando almeno un giorno liberi dal fumo. Questo indicatore registra una diminuzione statisticamente significativa rispetto agli anni precedenti. Tra i metodi utilizzati per smettere di fumare, resta basso il ricorso al sostegno specialistico offerto dalla aziende sanitarie, così come l’utilizzo di farmaci e sostituti della nicotina. In teoria, un aumento della frequenza di uso dei trattamenti efficaci per smettere di fumare potrebbe produrre un aumento dei successi dei tentativi.

 

Note

[1] A causa di accorpamenti e di variazioni dei confini amministrativi, le Aziende sanitarie partecipanti al Passi sono variate nel tempo. Tuttavia, le Asl che hanno effettuato la sorveglianza in modo continuo nel quadriennio corrispondono all’88% della popolazione osservata, per un totale di 118.611 interviste nel periodo 2007-2010.