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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Rapporto nazionale Passi 2010: percezione dello stato di salute

30 giugno 2011 - La qualità della vita in relazione allo stato di salute è influenzata da diversi aspetti, quali le condizioni socio-economiche, le malattie e i comportamenti a rischio.

Esistono molti indicatori sulla qualità della vita in relazione allo stato di salute, che valutano sia la percezione del proprio stato di salute sia lo stato funzionale riferito dall’individuo e sono utili ai decisori per mettere in evidenza le disparità in salute, ai ricercatori clinici per la valutazione degli esiti dei trattamenti, a coloro che effettuano valutazioni economiche per le analisi costo-utilità.

 

Nel sistema di sorveglianza Passi, la qualità della vita in relazione alla salute viene valutata col metodo dei “giorni in salute” (Healthy Days), che si basa su quattro domande: lo stato di salute autoriferito, il numero di giorni nell’ultimo mese in cui l’intervistato non si è sentito bene per motivi fisici, il numero di giorni in cui non si è sentito bene per motivi mentali e/o psicologici e il numero di giorni in cui ha avuto limitazioni nelle attività abituali.

 

Percezione dello stato di salute – pool di Asl 2010

 

%

(IC95%)

Risponde bene/molto bene alla domanda sul proprio stato di salute

67,7

(67,1-68,3)

Numero di giorni riferiti con limitazione di attività per cattiva salute fisica o psicologica

 

   0 giorni:

83,2

(82,7-83,7)

   1-13 giorni

13,4

(12,9-13,9)

   ≥14 giorni

3,4

(3,1-3,6)

 

La percezione del proprio stato di salute

Il 68% degli intervistati giudica positivo il proprio stato di salute, riferendo di sentirsi bene o molto bene. Il 29% riferisce di sentirsi discretamente e solo il 3% risponde in modo negativo (male/molto male). Scarica la tabella (xls 23 kb) con i dati regionali del 2010 relativi alla percezione dello stato di salute.

 

In particolare, si dichiarano più soddisfatti della propria salute:

  • i più giovani
  • gli uomini
  • le persone con un livello di istruzione più alto
  • coloro che non dichiarano difficoltà economiche
  • chi non riporta condizioni patologiche croniche severe.

Stato di salute percepito positivamente

Pool Asl – Passi 2010

Totale: 67,7% (IC 95%: 67,1-68,3)

 

** almeno una delle seguenti patologie: ictus, infarto, altre malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie, tumori, malattie croniche del fegato

 

Analizzando con una tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si osserva che la percezione positiva dello stato di salute è associata in maniera statisticamente significativa con tutte le caratteristiche considerate: classe di età, sesso, istruzione, difficoltà economiche e presenza di patologie croniche severe.

 

Per un confronto interregionale più attendibile, la percentuale di persone che percepisce positivamente (bene/molto bene) il proprio stato di salute è stata calcolata sul pool quadriennale 2007-2010. La mappa riporta le Regioni in cui la prevalenza dell’indicatore è in linea con il dato di pool (differenza non significativa dal punto di vista statistico), quelle con prevalenza superiore e quelle con prevalenza inferiore rispetto al dato medio di pool 2007-2010 (differenza significativa dal punto di vista statistico). I dati regionali del 2007-2010 riguardanti la percezione positiva del proprio stato di salute sono riportati nel diagramma.

 

Stato di salute percepito positivamente

Pool Asl – Passi 2007-2010

 

Stato di salute percepito positivamente

Pool Asl – Passi 2007-2010

 

 

Giorni non in salute per motivi fisici e psicologici, e giorni con limitazione di attività (numero medio di giorni negli ultimi 30 giorni) – pool di Asl 2010

 

giorni non in salute negli ultimi 30 giorni

giorni totali*

motivi fisici

motivi psicologici

attività limitata

totale

 

5,1

2,9

2,9

1,3

classi di età

18-34

3,8

1,9

2,2

0,9

 

35-49

4,8

2,6

2,8

1,1

 

50-69

6,4

4,0

3,7

1,9

sesso

uomini

3,8

2,2

2,0

1,2

 

donne

6,4

3,5

3,8

1,4

istruzione

nessuna/elementare

7,7

5,1

4,4

2,6

 

media inferiore

5,4

3,2

3,1

1,5

 

media superiore

4,5

2,4

2,5

1,0

 

laurea

4,4

2,1

2,7

0.9

difficoltà economiche

molte

8,2

4,8

5,2

2,7

 

qualche

5,1

2,9

2,9

1,3

 

nessuna

4,2

2,3

2,3

0,9

malattie severe

almeno una

9,1

5,7

5,4

3,1

 

assenti

4,2

2,2

2,4

0,9

* il numero totale di giorni non in salute è calcolato come la somma dei giorni in cattiva salute fisica e quelli in cattiva salute mentale negli ultimi trenta giorni, fino a un massimo di 30 giorni per intervistato

 

In media, ogni intervistato ha sperimentato poco più di 5 giorni non in salute negli 30 giorni precedenti l’intervista: circa 3 giorni per motivi fisici e 3 per motivi psicologici. Ha avuto, inoltre, limitazioni nelle attività abituali per più di un giorno al mese. I giorni non in salute sono più frequenti nelle donne, nelle persone più anziane e in quelle con un livello di istruzione basso. Ancora più frequenti lo sono tra chi riferisce molte difficoltà economiche e chi è affetto da malattie croniche severe.

 

Conclusioni

Relativamente alla qualità della vita, sia la percezione dello stato di salute sia lo stato funzionale è peggiore nelle donne, nelle persone in età più avanzata, in quelle meno istruite, e raggiunge il livello più basso nelle persone con molte difficoltà economiche e in coloro che hanno patologie croniche gravi. Questi gruppi della popolazione, con una peggiore qualità della vita in relazione allo stato di salute, sono i più vulnerabili e consumano più risorse sanitarie: dovrebbero, quindi, ricevere un’attenzione dedicata nella sorveglianza, nella ricerca e nell’offerta di servizi.