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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Documentazione



Nel mondo

 

WHO recommendations: intrapartum care for a positive childbirth experience

Linee guida Oms, di febbraio 2018, realizzate per garantire che in tutto il mondo vengano applicati analoghi standard di assistenza alla gravidanza e al parto fisiologici e, a fronte di una crescente tendenza alla medicalizzazione, si utilizzino con appropriatezza interventi medici (come l’induzione farmacologica del travaglio o il taglio cesareo) che possono alterare l’esperienza della nascita e che andrebbero riservati alle situazioni a rischio o complicate. Le linee guida si declinano in 56 raccomandazioni relative al travaglio e al post partum che passano in rassegna diversi aspetti dell’assistenza. Pur offrendo criteri di riferimento per l’assistenza, il documento ribadisce l’unicità di ogni singola esperienza della nascita e riconosce la necessità di un’assistenza personalizzata e rispettosa dei tempi fisiologici del travaglio-parto. Per approfondire consulta il documento “WHO recommendations: intrapartum care for a positive childbirth experience” completo (pdf 3 Mb).

 

WHO recommendations on antenatal care for a positive pregnancy experience

Raccomandazioni pubblicate dall’Oms a novembre 2016 e pensate per migliorare la qualità dell’assistenza in gravidanza e ridurre il rischio di complicanze e di natimortalità. Le linee guida sono infatti dedicate alla qualità delle cure prenatali per un’esperienza positiva della gravidanza. Per approfondire consulta il documento completo “WHO recommendations on antenatal care for a positive pregnancy experience” e il comunicato stampa sul sito dell’Oms.

 

Midwives' Voices, Midwives Realities: Findings from a global consultation on providing quality midwifery care

Report pubblicato da Oms, International Confederation of Midwives e White Ribbon Alliance a ottobre 2016. Contiene i risultati della prima indagine globale sul personale ostetrico. La survey on line ha coinvolto 2400 professionisti ostetrici di 93 Paesi ed è stata finanziata dall’agenzia americana Usaid (United States Agency for International Development). Per maggiori informazioni consulta il documento completo “Midwives' Voices, Midwives Realities: Findings from a global consultation on providing quality midwifery care” e il comunicato stampa.

 

Marketing of breast-milk substitutes: National implementation of the international code Status Report 2016

Report congiunto pubblicato da Oms, Unicef e International Baby Food Action Network (Ibfan) a maggio 2016. Il documento rivela lo stato delle legislazioni nazionali sulla protezione e la promozione dell’allattamento al seno. Per maggiori informazioni leggi anche il comunicato stampa dell’Oms.

 

The Ending Preventable Stillbirth

Rassegna di The Lancet pubblicata a gennaio 2016. Leggi il commento a cura di Ilaria Lega, Alice Maraschini e Serena Donati (Cnesps, Iss).

 

Who Safe Childbirth Checklist and Implementation Guide

Nel mondo, la maggior parte delle morti materne e neonatali avviene nelle prime 24 ore dopo il parto. Molti di questi decessi possono essere prevenuti. Per supportare gli operatori in questo senso, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) pubblica la nuova guida “Safe Childbirth Checklist and Implementation Guide” che prende di mira le principali cause di complicazioni e di morte materno-infantile come l’emorragia post partum, le infezioni, il travaglio ostruito, la preeclampsia e l’asfissia neonatale. La guida sintetizza le già esistenti linee giuda basate sulle evidenze e le raccomandazioni Oms, fornendo uno strumento unico e pratico che mira a migliorare l’adesione alle best practice (tra cui una comunicazione adeguata al momento del parto). Per maggiori informazioni consulta il comunicato stampa sul sito dell’Oms.

 

Trends in Maternal Mortality: 1990 to 2015. Estimates by WHO, UNICEF, UNFPA, World Bank Group and the United Nations Population Division

Rapporto globale sulla mortalità materna realizzato dall’Organizzazione mondale della sanità in collaborazione con Unicef, Unfpa (United Nations Population Fund), Banca Mondiale e la Divisione popolazione delle Nazioni Unite. Per maggiori informazioni scarica il documento completo, leggi il comunicato stampa dell’Oms e leggi il Primo Piano dell’Iss per un approfondimento sui dati italiani.

 

WHO recommendations for prevention and treatment of maternal peripartum infections

Raccomandazioni pubblicate dall’Oms a settembre 2015. Il documento mira ad aiutare gli operatori sanitari e i decisori nelle attività di prevenzione e trattamento delle infezioni perinatali e delle loro complicanze. Per approfondire consulta anche l’evidence brief; il comunicato stampa; il commento pubblicato il 28 settembre 2015 su The Lancet (“New WHO guidance on prevention and treatment of maternal peripartum infections”).

 

WHO recommendations on interventions to improve preterm birth outcomes

Guida pubblicata dall’Oms ad agosto 2015. Fornisce raccomandazioni sugli interventi da offrire alla madre in caso di rischio di parto pretermine e al neonato subito dopo il parto. Le raccomandazioni Oms si rivolgono, ovviamente, a tutti i professionisti sanitari che forniscono assistenza a donne incinte e a bambini nati prematuri, ma anche ai programmatori sanitari e a chi si occupa di formazione. Per maggiori informazioni consulta: il documento completo “WHO recommendations on interventions to improve preterm birth outcomes”, il commento pubblicato su Lancet Global Health ad agosto 2015, i punti principali e i messaggi chiave delle raccomandazioni Oms, il comunicato stampa.

 

La morbosità materna negli Stati Uniti

Il rapporto del National Vital Statistics System del Center for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitense ha pubblicato a giugno 2015 un’analisi dei certificati di nascita nella quale descrive quattro importanti condizioni di morbosità materna: le trasfusioni materne, le rotture d’utero, le isterectomie (rimozione chirurgica dell’utero) non programmate, e i ricoveri in terapia intensiva. Per maggiori informazioni leggi il commento di Serena Donati (reparto Salute della donna e dell'età evolutiva, Cnesps – Iss).

 

State of InequalIty Reproductive, maternal, newborn and child health

Il report sulle diseguaglianze nella salute materno infantile, pubblicato dall’Oms a giugno 2015, utilizza gli ultimi dati disponibili sul tema per tracciare uno scenario generale e descrivere i cambiamenti dei livelli di salute nel tempo di alcuni gruppi di popolazione. I dati, forniti da 86 Paesi a basso e medio reddito, si basano sull’analisi di 23 indicatori sulla salute riproduttiva, materna, neonatale e dei bambini, disaggregati per condizione economica, livello di istruzione, luogo di residenza e sesso.

 

Who Statement on Caesarean Section Rates

Serena Donati (Cnesps-Iss) commenta lo statement dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulla relazione tra utilizzo di taglio cesareo (Tc) ed esiti perinatali per donne e bambini. Il documento Oms, attraverso una revisione sistematica degli studi sul “tasso ideale” di cesarei a livello di popolazione, e mediante un’analisi globale dei più recenti dati disponibili per Paese conclude che, a livello di popolazione, i tassi di Tc superiori al 10-15% non sono associati a una riduzione del tasso di mortalità materna e infantile. Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento.

 

Ensuring human rights in the provision of contraceptive information and services. Guidance and recommendations (pdf 1,2 Mb)

Rapporto Oms pubblicato a marzo 2014 rivolto ai decisori politici, ai manager e agli operatori sanitari, contenente alcune delle azioni necessarie affinché vengano forniti alle donne informazioni e servizi necessari per una scelta consapevole.

 

Born too soon: the global action report on preterm birth (pdf 5,9 Mb)

Rapporto Oms, pubblicato a maggio 2012, relativo alle nascite pretermine. Nel documento: dati, trend mondiali, analisi delle cause principali e indicazioni per il futuro.

 

Essential interventions, commodities and guidelines for reproductive, maternal, newborn and child health

Il rapporto, pubblicato a dicembre 2011, è il risultato della collaborazione tra l’Oms, l’Università Aga Khan del Pakistan e numerosi esperti della Partnership for Maternal, Newborn & Child Health, con l’obiettivo di facilitare i processi di priority setting e di allocazione delle limitate risorse disponibili per massimizzare l’impatto degli interventi relativi alla salute delle donne e dei bambini. Leggi anche la riflessione di Serena Donati.

 

La Midwifery Care: report internazionale e situazione italiana

Il primo rapporto sullo stato della midwifery nel mondo conferma il ruolo cruciale delle ostetriche, le midwives, perché sia garantito il diritto all’accesso a servizi di qualità e migliori esiti di salute per la madre e per il bambino. Angela Giusti (ricercatrice, reparto di Farmacoepidemiologia, Cnesps-Iss) commenta lo State of World’s Midwifery (pdf 34 Mb), pubblicato a giugno 2011 dall’Oms, allargando la riflessione alla situazione italiana dove le ostetriche attualmente iscritte ai Collegi professionali sono circa 17.300, impegnate prevalentemente nei servizi ospedalieri e, in misura minore, sul territorio. Angela Giusti sottolinea anche l’importanza della Midwifery Care nel sostegno all’allattamento materno, richiamando la Settimana mondiale dell’allattamento al seno (1-7 agosto 2011).

 

State of World’s Midwifery (pdf 34 Mb)

Una raccolta di dati provenienti da 58 Paesi di tutto il mondo (che rappresentano da soli il 60% di tutte le nascite ma il 91% di tutte le morti materne): il primo State of World’s Midwifery, il report dell’Oms sui servizi ostetrici nel mondo, conferma il ruolo fondamentale delle ostetriche per la salute materno infantile globale. Il rapporto, commissionato e coordinato dallo United Nations Population Fund (Unfpa) è stato presentato il 20 giugno 2011 al congresso triennale dell’International Confederation of Midwives a Durban, e fornisce un’analisi esaustiva dei servizi ostetrici nei Paesi in via di sviluppo. Il documento conferma la carenza di circa 350 mila ostetriche specializzate (112 mila solo nei 38 Paesi più in difficoltà, tra quelli partecipanti all’indagine) necessarie per rispondere pienamente ai bisogni delle donne a livello globale e sottolinea la necessità di formare personale qualificato dislocandolo soprattutto nelle zone remote e nelle aree rurali. Ogni anno, infatti, 358 mila donne e 3,6 milioni di neonati muoiono durante la gravidanza, il parto e il periodo post-natale a causa di complicazioni prevenibili. La maggior parte di questi decessi avviene in Paesi a basso reddito dove le donne (generalmente povere e emarginate) hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari o al personale specializzato. Il report stima che per arrivare ad avere una copertura del 95%, ogni Paese dovrebbe avere un minimo di sei addetti qualificati per assistere al parto ogni 1000 nascite. Per maggiori informazioni: leggi il comunicato stampa sul sito dell’Oms e le pagine dedicate al report sul sito dell’Unfpa.