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Afghanistan primo Paese al mondo a impiegare un nuovo vaccino contro la poliomielite

(Fonte: comunicato Oms del 15 dicembre 2009)

 

(traduzione a cura della redazione di EpiCentro

revisione a cura di Cristina Giambi - Epidemiologia delle malattie infettive - Cnesps, Iss)

 

 

Il 15 dicembre 2009 è stato utilizzato per la prima volta un nuovo vaccino antipolio nelle campagne vaccinali contro la poliomielite in Afghanistan. Il vaccino orale bivalente (bOPV), raccomandato dall’Advisory Committee on Poliomyelitis Eradication, il corpo consultivo della Global Polio Eradication Initiative, può fornire una protezione ottimale contro entrambi i sierotipi superstiti del virus della poliomielite (poliovirus tipo 1 e 3). La disponibilità di questo vaccino semplifica enormemente la logistica della vaccinazione nelle aree del Paese colpite da conflitti. La campagna di immunizzazione sub-nazionale, condotta dal 15 al 17 dicembre 2009 si prefiggeva di somministrare il bOPV a 2,8 milioni di bambini sotto i cinque anni nelle regioni meridionali, sud-orientali e orientali dell’Afghanistan.

 

Dei tre virus selvaggi (noti come tipo 1, 2 e 3), il tipo 2 non è stato identificato in nessuna area del pianeta dal 1999. Questo traguardo ha portato allo sviluppo di vaccini monovalenti che forniscono una protezione contro il singolo tipo più efficace rispetto a quella garantita dai vaccini trivalenti tradizionali. Per determinare se il vaccino bivalente possa efficacemente proteggere i bambini che vivono nelle aree in cui circolano entrambi i tipi, nel giugno 2009 è stato portato a termine un trial clinico sul campo che ha confrontato bOPV con i vaccini esistenti. Sia per il tipo 1, sia per il tipo 3 della polio, il bOPV è risultato più efficace di almeno il 30% rispetto al vaccino trivalente ed efficace quasi quanto i vaccini monovalenti, con il vantaggio però di fornire la protezione contro entrambi i tipi in una volta sola.

 

Il bOPV consente ai Paesi di semplificare le questioni logistiche legate alle vaccinazioni e di ottimizzare la protezione ricorrendo, in accordo con le esigenze locali, a un mix di vaccini antipolio attualmente disponibili. Nel Sud dell’Afghanistan, dove l’accesso ai bambini può essere limitato a causa delle precarie condizioni di sicurezza del Paese, il bOPV aiuta a massimizzare l’impatto di ogni contatto con un bambino.

 

La maggior parte del territorio afghano è libero dalla poliomielite: 28 dei 31 bambini paralizzati dalla polio nel 2009 provengono da 13 distretti ad alto livello di insicurezza (i distretti totali del Paese sono 329). Nel 2009, lo sforzo per l’eradicazione della poliomielite si è focalizzato soprattutto sul miglioramento degli interventi e sulla creazione di un ambiente più sicuro per le squadre adibite alla vaccinazione. Le agenzie non governative e i leader locali sono stati coinvolti per assicurare che le aree in conflitto potessero essere raggiunte, che fossero garantiti i passaggi sicuri per gli operatori sanitari e che i bambini venissero vaccinati. Grazie a questi sforzi e al rafforzamento della supervisione e del personale, la quota dei quasi 1,2 milioni di bambini sotto i 5 anni delle regioni meridionali che non potevano essere raggiunti è diminuita da oltre il 20% nei primi mesi del 2009 fino al 5% durante i mesi di luglio e settembre della campagna. La disponibilità del bOPV amplificherà gli effetti di questi miglioramenti. Ad ogni modo, in 13 dei distretti ad alto rischio nelle Province di Kandahar e Helmand, nel Sud del Paese, la proporzione di bambini non immunizzati è ancora al di sopra del 20% e raggiunge picchi del 60% in alcune aree.

 

Sono quattro i Paesi del mondo in cui la trasmissione della poliomielite non è mai cessata: Afghanistan, India, Nigeria e Pakistan. I tipi 1 e 3 circolano ancora in alcune regioni di questi Paesi che, per questo motivo, seguiranno l’esempio dell’Afghanistan nell’uso del bOPV nei prossimi mesi, evidenziando l’importanza dell’adozione di questo nuovo strumento nell’impegno internazionale per l’eradicazione della poliomielite. Anche se la Global Polio Eradication Initiative, una partnership pubblico-privata che guida l’impegno internazionale, ha ridotto l’incidenza della poliomielite di oltre il 99% (da circa 1000 bambini colpiti ogni giorno nel 1988 a 1483 bambini in tutto il 2009), la polio ha ancora un punto d’appoggio nei quattro Paesi endemici. Le conseguenze sono gravi non solo per queste aree: 16 Paesi precedentemente liberi dalla poliomielite sono al momento colpiti da focolai dovuti all’importazione del virus e in quattro di questi Paesi la trasmissione della polio è durata più di un anno.

 

La disponibilità del bOPV è parte di una nuova strategia specifica per area condotta nel 2009 per raggiungere il traguardo dell’eradicazione della polio più velocemente. La rapida produzione del vaccino è stata possibile grazie alla straordinaria collaborazione tra l’Oms, l’Unicef, le aziende produttrici di vaccini e le agenzie regolatorie.

 

La campagna di vaccinazione in Afghanistan è finanziata dal Governo del Canada. Il Canada, che è alla presidenza del G8 nel 2010, aveva messo la poliomielite nell’agenda del G8 durante la scorsa presidenza del 2002. Il G8 è il più grande blocco donatore per l’eradicazione della polio.

 

La Global Polio Eradication Initiative è coordinata da Oms, Rotary International, Cdc americani e Unicef.

 

Leggi il comunicato “Afghanistan first in world to use new vaccine against polio” sul sito dell’Oms.