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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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In Ucraina casi confermati di poliomielite

Donato Greco - membro del Comitato indipendente della Regione europea dell’Oms per la certificazione dell’eradicazione della poliomielite

 

3 settembre 2015 - In Ucraina, tra giugno e luglio 2015, sono stati notificati 2 casi di poliomielite paralitica (un bambino sotto un anno di età e in uno di 4 anni) causata da poliovirus tipo 1 derivato dal virus incluso nel vaccino orale (Opv). I casi provengono dal sud-ovest del Paese nell’area che confina con Romania, Ungheria, Slovacchia e Polonia.

 

L’Ucraina è un’area ad alto rischio per la circolazione di virus polio anche di origine vaccinale, a causa della bassa proporzione di vaccinati. Nel 2014 solo il 50% dei bambini è stato vaccinato contro polio e altre malattie prevenibili, anche a causa dell’instabilità politica e dei conflitti nel Paese. Il verificarsi di un caso in un bambino di 4 anni suggerisce che negli anni recenti si siano accumulati soggetti suscettibili che ora sostengono la trasmissione dell’infezione.

 

Il verificarsi di questi casi sottolinea l’importanza di mantenere elevata la copertura vaccinale. L’Oms valuta come basso il rischio di una diffusione dell’infezione fuori dall’Ucraina , ma raccomanda a tutti Paesi ,e in particolare quelli confinanti con l’area di origine dei casi, di mantenere elevate coperture vaccinali ed evitare la presenza di “sacche” di suscettibili nella popolazione. Inoltre raccomanda di rinforzare la sorveglianza delle paralisi flaccide acute al fine di identificare tempestivamente eventuali altri casi.

 

L’Europa è un’area dichiarata polio-free dato che virus selvaggi della poliomielite non circolano più, tuttavia un rischio di malattia ridotto permane dove si continua a usare il vaccino orale a causa della circolazione di virus vaccinali che, eliminati dal tratto gastroenterico dei vaccinati, possono revertire alla neurovirulenza e causare paralisi nelle persone non vaccinate ancora suscettibili.

 

In Italia dopo la sostituzione del vaccino orale con virus vivi (Opv) con vaccini iniettabili con virus inattivati il rischio di casi di polio da virus vaccinale è minimo. Inoltre le elevate coperture vaccinali raggiunte finora riducono ulteriormente il rischio di trasmissione, ma è necessario lavorare per mantenere elevato il nostro grado di protezione.

 

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