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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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La salute degli europei: il rapporto Oms 2009

Investire nella salute pubblica diventa importante soprattutto nei periodi di difficoltà come quello che l’Europa ha appena attraversato, sia a causa della crisi finanziaria, sia per la pandemia dell’influenza A/H1N1. Per affrontare al meglio i momenti più difficili i Governi e i policy maker hanno bisogno d’informazioni aggiornate, accurate, comparabili e facilmente accessibili.

 

Il rapporto 2009 dell’Oms Europa

Per dare agli addetti ai lavori gli strumenti necessari ad avviare politiche sanitarie corrette ed efficaci, l’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato il rapporto 2009 sulla salute e sui sistemi sanitari dei Paesi della Regione europea Oms. In particolare il rapporto si concentra su:

  • l’impatto delle malattie
  • i fattori di rischio e il loro peso nel determinare le varie patologie
  • gli interventi che possono, con evidenza, migliorare lo stato di salute
  • il ruolo dei sistemi sanitari.

Lo stato di salute degli europei

La salute degli europei è migliorata negli ultimi decenni, così come testimoniato dal prolungarsi dell’aspettativa di vita alla nascita. Non è da sottovalutare però la crescente disuguaglianza in termini di longevità in associazione a fattori di genere, sociali ed economici. La più alta aspettativa di vita nella Regione europea dell’Oms si registra in Svizzera (82 anni nel 2006) e la più bassa in Kazakistan (66,4 anni nel 2007).

 

A partire dagli anni Novanta la mortalità infantile nella Regione è diminuita del 50%, raggiungendo il valore di 7,3 morti ogni mille nati vivi. Anche la mortalità materna è calata e nel 2006 è stata valutata attorno al 12,9 ogni 100 mila parti.

 

Le malattie non trasmissibili sono quelle con il più grande impatto nella Regione Europea e rappresentano l’85% dei decessi. Le malattie del sistema circolatorio continuano a essere la prima causa di morte (48% dei decessi), seguite da cancro (20%), incidenti (8%) e malattie respiratorie (6%), mentre le infezioni, responsabili del 16% dei decessi a livello globale, sono complessivamente responsabili del 2% dei decessi (con punte dell’8% in alcuni Paesi dell’est europeo).

 

Demografia

Nel 2007 la popolazione della Regione (53 Paesi) era pari a oltre 883 milioni, con una crescita di quasi 9 milioni (1%) rispetto al 2003. La fertilità è in declino, con una media di 1,6 figli per ogni donna nel 2007. Se gli attuali trend rimarranno stabili, si prevede che nel 2030 la popolazione supererà i 904 milioni di persone e poi diminuirà fino a oltre 886 milioni entro il 2050.

 

Secondo dati del 2005, il 70% della popolazione della Regione vive nelle aree urbane, con una proporzione maggiore nell’Unione Europea a 15 (76%) rispetto ai Paesi della Comunità di Stati Indipendenti (64%) e alle Repubbliche centro-asiatiche e Kazakistan (41%). Il processo di urbanizzazione è in crescita e si prevede che entro il 2030 l’80% dei cittadini vivrà in città.

 

Negli ultimi 20 anni la Regione è stata interessata da un forte fenomeno immigratorio, responsabile di circa il 70% della crescita demografica.

 

Risorse utili

 

Data di creazione della pagina: 28 gennaio 2010