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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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La strategia 2006-2009 della Commissione europea per combattere l'Aids

(traduzione e adattamento a cura della redazione di EpiCentro)

 

La Commissione europea ha presentato un nuovo documento (una “comunicazione”) relativo a “lotta all'Hiv/Aids nell'Unione Europea e nei Paesi confinanti 2006-2009”. Si tratta del proseguimento della pubblicazione della Commissione su “Un approccio coordinato e integrato nella lotta all'Hiv/Aids”, già adottato nel 2004. La necessità di intensificare le azioni è confermata dagli ultimi dati sull'epidemia rilasciati dal network EuroHiv nella preparazione per la Giornata mondiale dell'Aids, il 1 dicembre 2005.

 

La comunicazione si concentra su elementi chiave come il coinvolgimento della società civile: favorire il dialogo con portatori di interesse come i pazienti, le organizzazioni non governative e il settore privato è infatti necessario per potenziare l'impatto di qualunque strategia di lotta all'Hiv/Aids. È anche indispensabile puntare su una maggiore attenzione alla prevenzione, dato che, contrariamente alle percezioni, l'epidemia è in crescita in Europa ed è quindi fondamentale ribadire i messaggi chiave sulla prevenzione, specialmente tra i gruppi sociali ad alto rischio e tra i più giovani. La comunicazione prende in considerazione anche altri aspetti come la sorveglianza, il trattamento e la ricerca e definisce i dettagli relativi ad alcuni progetti concreti in un piano d’azione per il periodo 2006-09.

 

“Non dobbiamo perdere di vista il fatto che l'Hiv/Aids è ancora uno dei principali killer prevenibili nel mondo”, sostiene il Commissario europeo per la salute e la protezione dei consumatori Markos Kyprianou. “Sono preoccupato soprattutto dalla scarsa attenzione nei confronti della prevenzione. Dobbiamo promuovere l'educazione, il sesso sicuro, l'uso di aghi e siringhe sterili, e continuare a lavorare perché tutti abbiano accesso ai trattamenti e per l'eliminazione di veri e propri flagelli come la trasmissione madre-figlio. Con questo piano di comunicazione e azione, la Commissione si costituirà come leadership politica e aiuterà a riunire le risorse assieme agli Stati membri e al settore privato per aggiungere un valore concreto alla lotta contro l'epidemia in Europa”.

 

Il coinvolgimento della società civile

La Commissione favorirà il dialogo con i malati di Hiv/Aids e le associazioni, e inviterà associazioni industriali e professionali, come l'Unione delle confederazioni degli industriali e degli imprenditori europei (Unice) e altre associazioni a rafforzare la loro risposta all'epidemia e a giocare un ruolo chiave nell'implementazione delle strategie europee contro l'Hiv/Aids.

 

Sorveglianza

La Commissione, in cooperazione con altri Stati membri, Paesi confinanti e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), sosterrà la raccolta e l'elaborazione di dati sull'epidemia, per aiutare a creare un sistema integrato di sorveglianza completo sotto il profilo di copertura geografica, con stime dell'incidenza dell'Hiv in Europa e un sistema di “sorveglianza a sentinella” per i gruppi ad alto rischio.

 

Prevenzione di nuove infezione Hiv

La Commissione promuoverà programmi di prevenzione, specialmente per le popolazioni più numerose, dando la priorità al sesso sicuro e con uno specifico focus sui giovani e sulla trasmissione madre-figlio. Si concentrerà sui rischi di trasmissione legati all'uso di droghe, e promuoverà azioni di educazione, comprendenti anche la formazione degli operatori sanitari.

 

Counselling, test, trattamento, cura e supporto

La Commissione promuoverà l'accesso a servizi come le terapie antiretrovirali, al counselling volontario e al test, per ridurre lo stigma e l'esclusione sociale e per monitorare il possibile sviluppo di ceppi resistenti ai farmaci.

 

Ricerca

La Commissione si impegna ad aumentare i finanziamenti alla ricerca sull'Hiv/Aids, in particolare nel settore dei vaccini, antimicrobici, terapie accessibili e diagnostica.

 

Paesi confinanti

I paesi membri confinano con intere regioni, come la Federazione Russa, dove l'epidemia è diffusa e in aumento. Sono Paesi confinanti anche la Bielorussia, la Moldavia, l'Ucraina, il Marocco e la Giordania. La Commissione inviterà questi Paesi a discutere su come affrontare in modo congiunto e coordinato l'epidemia attraverso il think tank dell'Hiv/Aids e il Forum della società civile.

 

Il Piano d'azione annesso alla comunicazione identifica progetti specifici per ogni area prioritaria. Progetti che si incentrano sulle best practices, programmi di formazione e di presa di coscienza del problema.

 

Rapporto mondiale sull'epidemia di Aids 2008

 

La comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, disponibile in italiano in pdf.