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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2011

(7 dicembre 2011) Europa: tre pubblicazioni sull’Hiv e Aids

In occasione dell’edizione 2011 della Giornata mondiale contro l’Aids, l’Oms Europa pubblica l’European Action Plan for Hiv/Aids 2012-2015 (pdf 1,8 Mb). Il documento si rivolge alle autorità nazionali (sanitarie e non) dei Paesi membri che si occupano di prevenzione, diagnosi e trattamento dell’Hiv e dell’Aids. Leggi la presentazione sul sito dell’Oms Europa. Su Eurosurveillance due articoli pubblicati il 1 dicembre 2011, esaminano da diversi punti di vista la diffusione dell’Hiv in Europa: “Hiv infection and Aids in the European Union and European Economic Area, 2010” fa il punto, al 2010, sulle infezioni di Hiv e Aids nell’Unione europea e nei Paesi Ue/Eea, sottolineando che, con oltre 27 mila nuovi casi diagnosticati nel 2010, non sembrano esserci segnali di declino alla trasmissione: “Trends in Hiv and hepatitis C virus infections among injecting drug users in Europe, 2005 to 2010” fa un’analisi dei dati relativi al periodo 2005-2010, sulle infezioni da Hiv e da virus dell’epatite C tra le persone che usano droghe per via iniettiva (injecting drug users), in Europa.

 

(7 dicembre 2011) L’infezione da Hiv/Aids in Emilia-Romagna, al 31 dicembre 2010

L’incidenza media annuale di nuove diagnosi di Hiv registrate in Emilia-Romagna tra il 2006 e il 2010 è pari a 9,1 casi per 100 mila abitanti e il valore registrato nell’ultimo anno (pari a 8,4) è in calo rispetto ai valori che finora mostravano una certa stabilità. Sono alcuni dei dati pubblicati a dicembre 2011 dal Servizio sanità pubblica - Assessorato Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna. Il sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di Hiv evidenzia anche che, ancora oggi, ogni anno a circa 400 persone residenti nella Regione viene diagnosticata sieropositività all’Hiv. Le persone sieropositive osservate nel periodo 2006-2010 sono prevalentemente: maschi (70,6%), di età compresa tra i 30 e i 39 anni (35,4%), di nazionalità italiana (70,6%). La modalità di trasmissione principale risulta nell’84,5% dei casi quella sessuale (55,1% eterosessuale e 29,4% omo-bisessuale). Leggi il rapporto completo “Lo stato dell’infezione da Hiv/Aids in Emilia-Romagna. Aggiornamento sull’epidemia al 31/12/2010” (pdf 6,2 Mb).

 

(7 dicembre 2011) Modena: Osservatorio provinciale sull’infezione da Hiv

L'osservatorio provinciale Hiv di Modena costituisce la prima esperienza in Emilia-Romagna di sorveglianza dell'infezione da Hiv e insieme a quello di Rimini ha costituito una base esperenziale per l'avvio del sistema di sorveglianza regionale. L'osservatorio raccoglie i dati dal 1985 e questo ha permesso di fotografare i cambiamenti epidemiologici dell'infezione da Hiv con molto anticipo del sistema di notifiche Aids. Dall’edizione 2011 del rapporto sulle infezioni da Hiv emerge una forte diminuzione del numero dei casi di infezione fino alla fine degli anni Novanta a cui ha fatto seguito un trend sostanzialmente stabile (a parte le fluttuazioni annuali spiegabili almeno in parte con la bassa numerosità registrata). Si è passati infatti da un tasso grezzo di incidenza su 100.000 abitanti di 29,7 nel 1985 al 8,5 nel 2010. L'osservatorio ha permesso di notare come da metà degli anni ’90 la trasmissione per via sessuale sia la più frequente e come ci sia stato un progressivo aumento dell’età al momento della segnalazione: si è passati da un'età mediana di circa 22 anni nel 1985 a circa 40 anni nel 2010. L'osservatorio ha inoltre registrato il progressivo aumento del numero di persone immigrate da Paesi extracomunitari (Paesi ad alta endemia), che ora rappresenta circa il 44% delle nuove notifiche. Infine una delle attività importanti è quella di monitorare il ritardo di diagnosi: nel periodo 2005-2010 ha diagnosi tardive, cioè sono classificati come Late Presenters (avendo un valore CD4+ <350), il 53% delle nuove notifiche. Scarica il documento completo (pdf 458 kb).

 

(1 dicembre 2011) Giornata mondiale contro l’Aids 2011

“Getting to zero: zero new Hiv infections. Zero discrimination. Zero Aids related deaths”: è questo lo slogan scelto per la campagna contro l’Aids che, iniziata quest’anno in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids 2011, proseguirà sino al 2011. Obiettivo della campagna, dichiarato anche nel motto è sconfiggere l’epidemia entro il 2015. Per farlo i vari Paesi devono attuare interventi in grado di migliorare la prevenzione, le cure e i trattamenti destinati ai pazienti. Un risultato che si può ottenere grazie a una gestione oculata dei fondi a disposizione e l’introduzione di misure adatte alle varie realtà del mondo. In occasione della Giornata mondiale 2011, il Centro operativo Aids (Coa) dell’Istituto superiore di sanità ha diffuso i nuovi dati sull’epidemiologia dell’Hiv/Aids in Italia attraverso la pubblicazione di un commento (pdf 155 kb) e delle diapositive (pdf 1,9 Mb) sull’incidenza del fenomeno nel nostro Paese. Infine la Asl Rm C e l’Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss hanno presentato i risultati (pdf 2,9 Mb) di un’indagine sulla percezione e gli effetti comportamentali del consumo di alcol come cofattore di rischio comportamentale per l’infezione da Hiv tra gli studenti. Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento.

 

(10 novembre 2011) Qhiv: qualità nei programmi di prevenzione contro l’Hiv

Identificare, adattare e diffondere strumenti utili al miglioramento della qualità nelle pratiche di prevenzione del virus Hiv. È l’obiettivo principale di IQhiv, il progetto europeo focalizzato sull’importanza che la prevenzione riveste nella lotta all’Hiv, problema questo da combattere attraverso il miglioramento della qualità dei programmi esistenti. Per maggiori informazioni visita il sito del progetto.

 

(20 ottobre 2011) Attivo il sito del Centro operativo Aids

Aggiornare sui dati relativi ai casi di Aids in Italia, sugli sviluppi, la ricerca scientifica e la legislazione su Hiv e Aids: sono alcuni degli obiettivi della pagina web del Centro operativo Aids (Coa), on line dal 4 ottobre 2011.

 

(20 ottobre 2011) Dall’Ecdc una guida per gli operatori

Prevenire e ridurre la trasmissione di infezioni tra persone che fanno uso di droghe iniettabili attraverso sette interventi chiave che, se combinati, sono in grado di agire sinergicamente per raggiungere l’obiettivo. La linea guida dell’Ecdc “Prevention and control of infectious diseases among people who inject drugs” mira a prevenire infezioni come Hiv, epatiti (A, B, C, D) e tubercolosi attraverso interventi come trattamento delle dipendenze e delle infezioni, vaccinazioni e promozione della salute. Per maggiori informazioni visita il sito Ecdc e consulta il documento (pdf 335 kb).

 

(8 settembre 2011) Hiv e salute dei migranti: due report dall’Ecdc

Due nuovi report, pubblicati ad agosto 2011 dall’Ecdc, fanno il punto sulla salute delle popolazioni migranti dal punto di vista delle infezioni da Hiv. Il documento “Improving Hiv data comparability in migrant populations and ethnic minorities in Eu/Eea/Efta countries: findings from a literature review and expert panel” presenta le conclusioni e le raccomandazioni di una review sui dati relative alle infezioni da Hiv tra le minoranze etniche e i migranti nei Paesi Ue/Eea/Efta mostrando come non ci sia un unico sistema che sia adottabile in tutti i Paesi europei. Il report “Hiv testing and counselling in migrant populations and ethnic minorities in Eu/Eea/Efta member States” analizza da vicino le strategie e le pratiche di test e di counselling per l’Hiv negli Stati membri analizzando la letteratura e le politiche nazionali e intervistando esperti. Leggi la presentazione sul sito dell’Ecdc.