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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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28 settembre 2008, Giornata mondiale della rabbia

Il 28 settembre 2008, per il secondo anno consecutivo, si festeggia la Giornata mondiale della rabbia. L’iniziativa, lanciata dall’Allenza globale per il controllo della rabbia e supportata da numerose organizzazioni di sanità animale, si propone di aumentare la consapevolezza pubblica dell’impatto della rabbia sulla salute umana e animale e di diffondere informazioni sulla facilità e l’importanza della prevenzione. Nel 2007, la prima edizione della Giornata mondiale della rabbia ha coinvolto quasi 400 mila persone di 74 Paesi diversi. Grazie ai programmi avviati dall’Alleanza sono già stati vaccinati 600 mila animali.

 

La rabbia, zoonosi negletta e prevenibile

Il messaggio chiave degli eventi in programma è rafforzare il concetto che la rabbia è una malattia prevenibile al 100% nell’uomo. Ciononostante, ogni anno più di 55 mila persone - una ogni dieci minuti - muoiono a casa dei morsi o dei contatti con la saliva di animali infetti, principalmente in Africa e Asia. Nelle Americhe, come si legge sul comunicato della Pan American Health Organization (Paho), il numero di casi umani e canini si è ridotto del 90% ma non è ancora zero. La metà delle vittime di rabbia nel mondo ha meno di 15 anni. I bambini infatti sono i più colpiti, perché con maggiore frequenza rischiano di essere morsi dai cani e sono inconsapevoli dei pericoli che corrono. Le organizzazioni internazionali stimano che ogni giorno circa 100 bambini muoiano per questa malattia. Sono cifre inaccettabili alla luce del fatto che la rabbia è, ai giorni nostri, completamente prevenibile assicurando la vaccinazione negli animali e potenziando l’accesso alle cure mediche per le persone a rischio.

 

Vademecum anti-rabbia

Come si legge sul sito della Giornata mondiale della rabbia, “la prevenzione della rabbia comincia insieme al proprietario di un animale”. Il vademecum anti-rabbia è semplice: “proteggi te stesso, il tuo animale e la tua comunità vaccinando i tuoi animali. Evita il contatto con gli animali randagi o selvaggi. Se sei stato morso, lava le ferite con acqua e sapone e cerca immediatamente un medico. Se il tuo animale è stato morso, consulta immediatamente un veterinario. Trattamenti tempestivi e appropriati dopo i morsi e prima che la malattia si sviluppi possono infatti fermare l’infezione e prevenire la malattia sia negli uomini che negli animali”.

 

Italia: da 11 anni libera dalla rabbia

L’Italia è Paese indenne da rabbia dal 1997. L'ultimo caso è stato segnalato nel 1995 a Trieste. Dal 2002, l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie è il Centro di referenza nazionale per la rabbia ed è coinvolto in progetti europei e collaborazioni internazionali su questa malattia.