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a cura dell'Istituto superiore di sanità

rosolia

Archivio 2013



(25 luglio 2013) Sorveglianza della rosolia congenita e in gravidanza: la nuova circolare ministeriale

È stata approvata la nuova circolare ministeriale sulla “Sorveglianza della rosolia congenita e dell’infezione da virus della rosolia in gravidanza alla luce del nuovo Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015”, che aggiorna la precedente circolare del 2005 introducendo nuove definizioni di caso, aggiornando le schede di notifica, introducendo il riepilogo mensile dei casi segnalati e definendo le procedure per il follow up dei casi di rosolia congenita e dell’esito delle gravidanze delle donne che hanno contratto l’infezione durante la gestazione. La riflessione di Cristina Giambi e Antonietta Filia (reparto Epidemiologia della malattie infettive, Cnesps-Iss).

 

(11 luglio 2013) Rosolia in Europa: la survey dell’Ecdc

Anche se la maggior parte dei Paesi europei effettua un monitoraggio su rosolia, rosolia in gravidanza e rosolia congenita attraverso sistemi di sorveglianza dedicati, alcuni cambiamenti potrebbero favorire un standardizzazione dei dati Europei. È ciò che afferma il report Ecdc “Survey on rubella, rubella in pregnancy and congenital rubella surveillance systems in EU/EEA countries” (pdf 951 kb). Il documento si basa su una survey che l’Ecdc ha condotto tra giugno e novembre 2012 per acquisire una panoramica sui sistemi di sorveglianza della rosolia in 29 Paesi Ue/Eea. Secondo il report, alcune delle azioni che i Paesi europei potrebbero implementare rispetto alla sorveglianza includono: l’adozione di una definizione comune di caso (22 Paesi usano la definizione di caso europea); l’introduzione dello zero-reporting (previsto in solo 3 dei 29 Paesi); la raccolta di informazioni sui casi importati (sono 20 i Paesi che attualmente monitorano questo aspetto). L’eliminazione della rosolia e della rosolia congenita è fissata nella Regione europea entro il 2015, ma sono necessari ancora diversi sforzi per raggiungere l’obiettivo. Nel 2012, i Paesi Ue/Eea hanno riportato 27 mila casi di rosolia all’Ecdc; dati relativi alla rosolia congenita non sono invece disponibili a livello europeo. Valutare la fattibilità di una raccolta europea dei dati di incidenza della rosolia congenita era un altro obiettivo di questa survey. Dall’indagine emerge che 28 Paesi hanno un sistema di sorveglianza per la rosolia congenita, per la maggior parte obbligatori, a copertura nazionale e basati su casi individuali; 24 di questi utilizzano la definizione di caso europea. La raccolta di informazioni a livello centrale si ritiene fattibile ed essenziale per monitorare il raggiungimento dell’obiettivo di eliminazione. Leggi il comunicato stampa e il documento completo (pdf 951 kb).

 

(30 maggio 2013) Ecdc: il rapporto di maggio su rosolia e morbillo

Tra il 1 aprile 2012 e il 31 marzo 2013, 29 Paesi dell’Unione europea (Ue) e dello Spazio economico europeo (See) più la Croazia, hanno segnalato 8127 casi di morbillo. I dati non sono completi per tutti i 12 mesi considerati: il Lussemburgo non ha fornito i dati di tre mesi di rilevazione, i Paesi Bassi non hanno fornito i dati di febbraio e marzo 2013 e l’Islanda non li ha forniti per marzo 2013. Quattordici Paesi hanno riferito meno di 1 caso di morbillo per milione di abitanti (soglia target di eliminazione) mentre il 95% dei casi segnalati proviene da 6 Paesi: Romania (3641), Regno Unito (2523), Francia (559), Italia (523), Spagna (255) e Germania (201). Le incidenze più elevate sono state riportate in Romania (170 casi per milione di abitanti), Regno Unito (40,4 casi/milione), Irlanda (23 casi/milione), Belgio (9 casi/milione), Francia (8,6 casi/milione) e Italia (8,6 casi/milione). La fascia di età con maggiore incidenza è rappresentata dai bambini sotto un anno di vita (224,6 casi/milione), seguita dai bambini tra 1 e 4 anni (101,1 casi/milione). Il 66% dei casi ha una conferma di laboratorio. Lo stato vaccinale è noto per il 95% dei casi; di questi l’82% dei casi (6389) si è verificato in persone non vaccinate. Non sono stati riportati decessi ma sei casi sono stati complicati da encefalite acuta. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto Ecdc “Measles and rubella monitoring - May 2013” (pdf 698 kb), pubblicato nel mese di maggio 2013. I dati sulla rosolia, raccolti in 27 Paesi dell’Ue e del See, indicano che tra il 1 aprile 2012 e il 31 marzo 2013, sono stati segnalati 12.958 casi, il 99% dei quali è stato notificato dalla Polonia (9631 casi, 252,1 casi/milione di abitanti) e dalla Romania (3160 casi, 147,6 casi/milione). Solo il 5% dei casi ha una conferma di laboratorio. Da Agosto 2012, il numero delle notifiche è notevolmente diminuito in Romania, mentre il 95% di tutte le segnalazioni è arrivato dalla Polonia, con incidenza massima nella fascia di età 15-19 anni (116,1 casi/milione) Mancano tuttavia i dati del Lussemburgo per tre mesi di rilevazione, dell’Italia e della Croazia per l’intero periodo in esame, dei Paesi Bassi per i mesi di febbraio e marzo 2013 e della Polonia per marzo 2013. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 698 kb).

 

(9 maggio 2013) Dall’Ecdc il rapporto di aprile su rosolia e morbillo

Tra il 1 marzo 2012 e il 28 febbraio 2013, 29 Paesi dell’Unione europea (Ue) e dello Spazio economico europeo (See) più la Croazia (inclusa in questo bollettino epidemiologico per la prima volta), hanno segnalato 8499 casi di morbillo pari a un’incidenza di 16,6 casi/milione di abitanti, dato di molto superiore all’obiettivo di un caso per milione che definisce l’eliminazione della malattia. Da segnalare inoltre che i dati non sono completi per tutti i 12 mesi considerati, visto che il Lussemburgo non ha fornito i dati degli ultimi 4 mesi di rilevazione, il Belgio non li ha forniti per i mesi di gennaio e febbraio 2013 e i Paesi Bassi per il mese di febbraio 2013. Il 94% dei casi segnalati proviene da 5 Paesi: Romania (4087), Regno Unito (2314), Francia (679), Italia (592) e Spagna (334). Le incidenze più elevate sono state riportate in Romania (190,9 casi per milione di abitanti), Regno Unito (37 casi/milione), Irlanda (23,9 casi/milione), Francia (10,4 casi/milione), Italia (9,8 casi/milione) e Spagna (7,2 casi/milione). Sedici Paesi hanno riferito meno di 1 caso di morbillo per milione di abitanti (soglia target di eliminazione). L’82% dei casi di cui si conosceva lo stato vaccinale (6655) si è verificato in persone non vaccinate. Non sono stati riportati decessi ma sei casi sono stati complicati da encefalite acuta. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto Ecdc “Measles and rubella monitoring - April 2013” (pdf 713 kb), pubblicato nel mese di maggio 2013. I dati sulla rosolia, raccolti in 26 Paesi dell’Ue e del See, indicano che tra il 1 marzo 2012 e il 28 febbraio 2013, sono stati segnalati 21.549 casi. Di questi, il 99% è stato rilevato in Romania (11.020 casi, 514,6 casi/milione di abitanti) e Polonia (10.326, 270,3 casi/milione). Mancano tuttavia i dati del Lussemburgo per gli ultimi 4 mesi della rilevazione, dell’Italia per l’intero periodo in esame e di Grecia e Paesi Bassi per il mese di febbraio 2013. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 713 kb).

 

(7 marzo 2013) Eliminazione di morbillo e rosolia: gli esperti europei si incontrano

Continua la sfida dei Paesi europei impegnati nel conseguimento dell’obiettivo di eliminazione di morbillo e rosolia entro il 2015. Infatti, sulla base delle raccomandazioni della Commissione regionale di verifica dell’eliminazione di morbillo e rosolia (Regional Verification Commission for Measles and Rubella Elimination, Rvc), gli Stati membri stanno istituendo commissioni a livello nazionale (national verification committees, Nvcs) per monitorare i progressi e riportare i risultati alla Rcv. Se ne è parlato durante l’incontro, organizzato a Roma (12-13 febbraio 2013) da Oms Europa ed Ecdc. Leggi il commento di Stefania Iannazzo (Ministero della Salute) e l’approfondimento sull’incontro.

 

(7 marzo 2013) Vaccinare le donne in età fertile suscettibili alla rosolia: ogni occasione è buona!

La rosolia è una malattia virale generalmente benigna che raramente va incontro a complicanze e che nel 25-50% dei casi si presenta senza sintomi. Tuttavia se il virus rubeolico viene contratto durante la gravidanza può causare aborto spontaneo, morte intrauterina del feto, gravi malformazioni fetali e ritardo di acquisizione delle tappe dello sviluppo. Il Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015 ha fissato per il 2015 la riduzione dell’incidenza della rosolia congenita a valori inferiori a un caso su 100.000 nuovi nati, promuovendo una serie di azioni per aumentare la copertura vaccinale dei nuovi nati, degli adolescenti e delle donne in età fertile suscettibili. È fondamentale sensibilizzare la classe medica alla prevenzione della rosolia congenita, affinché svolga un ruolo attivo sfruttando, per il recupero dei suscettibili, ogni tipo di accesso al servizio sanitario. Leggi l’approfondimento a cura a cura del reparto Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss all’interno dell’approfondimento tematico “International Women’s Day. Le donne come “motore” della promozione della salute”.

 

(14 febbraio 2013) Vaccinazione MPR in Europa: il technical report del progetto Venice II

Anche se negli ultimi anni, in Europa, sono stati fatti grandi progressi verso l’eliminazione di morbillo, parotite e rosolia, diversi sono i Paesi che ancora riportano focolai di queste malattie. Alcuni gruppi di popolazione (come i migranti, i gruppi religiosi e antroposofici, utilizzatori di medicine alternative e operatori sanitari) sono soggetti a maggior rischio a causa di una minore propensione alla vaccinazione MPR (morbillo-parotite-rosolia, measles-mumps-rubella, Mmr). Nell’ambito del progetto europeo Venice II (Vaccine European New Integrated Collaboration Effort II), coordinato dal Cnesps-Iss, è stato prodotto e pubblicato dall’Ecdc il report “Review of outbreaks and barriers to Mmr vaccination coverage among hard-to reach populations in Europe” (pdf 1,1 Mb). Il documento fornisce una rassegna dei focolai e di morbillo, parotite e rosolia registrati negli ultimi venti anni i Europa e offre informazioni sulle coperture vaccinali e sulle difficoltà di accesso ai servizi tra i “gruppi difficili da raggiungere”.

 

(7 febbraio 2013) Dall’Ecdc il rapporto di gennaio su rosolia e morbillo

Tra il 1 dicembre 2011 e il 30 novembre 2012, 29 Paesi dell’Ue e dello Spazio economico europeo (See), hanno segnalato 8326 casi di morbillo (Lussemburgo e Malta non hanno fornito i dati di novembre), pari ad un’incidenza di 16.4 casi/milione di abitanti. L’87% delle segnalazioni proviene da 5 Paesi: Romania (3891), Regno Unito (1688), Francia (967), Italia (714), e Spagna (554). Le incidenze più elevate sono state riportate in Romania (181,7 casi per milione di abitanti), Regno Unito (27 casi/milione), Irlanda (26,6 casi/milione), Francia (14,9 casi/milione), Spagna (12 casi/milione) e Italia (11,8 casi/milione). Solo dodici Paesi hanno riferito meno di 1 caso di morbillo per milione di abitanti (soglia target di eliminazione) e l’82% dei casi di cui si conosceva lo stato vaccinale (6391, di cui 2209 casi tra bambini da uno a quattro anni di età) si è verificato in persone non vaccinate. Sette casi sono stati complicati da encefalite acuta. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto Ecdc “Measles and rubella monitoring - January 2013” (pdf 773 kb), pubblicato nel mese di febbraio 2013. I dati sulla rosolia, raccolti in 26 Paesi dell’Ue e del See, indicano che tra il 1 dicembre 2011 e il 30 novembre 2012, sono stati segnalati 28.536 casi. Di questi, il 99% è stato rilevato in Romania (22 677 casi, 1059 casi/milione di abitanti) e Polonia (5612, 146,9 casi/milione). Mancano tuttavia i dati dell’Italia per i mesi da febbraio 2012 in poi e di Lussemburgo, Malta e Olanda per il mese di novembre 2012. Inoltre, Belgio, Francia e Germania non partecipano alla sorveglianza. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 773 kb).

 

(29 novembre 2012) Dall’Ecdc il rapporto di novembre su rosolia e morbillo

Tra il 1 gennaio e il 30 settembre 2012, 29 Paesi dell’Ue e dello Spazio economico europeo (See), hanno segnalato 5640 casi di morbillo portando a 8054 il numero di casi segnalati nei 12 mesi compresi tra ottobre 2011 e settembre 2012 (incidenza pari a 15,9 casi per milione di abitanti). Durante gli ultimi dodici mesi, solo undici Paesi hanno riferito meno di 1 caso di morbillo per milione di abitanti (soglia target di eliminazione). Il 93% delle segnalazioni proviene da 5 Paesi: Romania (3217), Regno Unito (1512), Francia (1088), Spagna (892) e Italia (750) e l’83% dei casi di cui si conosceva lo stato vaccinale (6025 persone) è stato riscontrato in persone non vaccinate (di cui il 77% dei 1983 casi verificatisi in bambini da uno a quattro anni di età). Dieci casi sono stati complicati da encefalite acuta. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto Ecdc “Measles and rubella monitoring - November 2012” (pdf 540 kb), pubblicato nel mese di novembre 2012. I dati sulla rosolia, raccolti in 26 Paesi dell’Ue e del See, indicano che tra il 1 gennaio e il 30 settembre 2012, sono stati segnalati 25.759 casi, portando a 30.116 il numero delle segnalazioni tra ottobre 2011 e settembre 2012. Di questi, il 99% è stato rilevato in Polonia e Romania (mancano tuttavia i dati dell’Austria, relativi ai mesi di agosto e settembre 2012, e di Lussemburgo e Olanda per il mese di settembre 2012). Per maggiori informazioni consulta il sito Ecdc e scarica il documento completo (pdf 540 kb).

 

(25 ottobre 2012) Dall’Ecdc il rapporto di ottobre su rosolia e morbillo

Tra il 1 gennaio e il 30 agosto 2012, 29 Paesi dell’Ue e dello Spazio economico europeo (See), hanno segnalato 5360 casi di morbillo portando a 8547 il numero di casi segnalati nel periodo compreso tra settembre 2011 e agosto 2012. Il 92% delle segnalazioni proviene da 5 Paesi: Romania (3409), Regno Unito (1403), Francia (1152), Spagna (1077) e Italia (832). Durante gli ultimi dodici mesi (settembre 2011-agosto 2012), nove Paesi hanno riferito meno di 1 caso di morbillo per milione di abitanti (soglia target di eliminazione). Inoltre, l’83% dei casi di cui si conosceva lo stato vaccinale (7637 persone) erano persone non vaccinate. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto Ecdc “Measles and rubella monitoring - October 2012” (pdf 1,3 Mb), pubblicato nel mese di ottobre 2012.

I dati sulla rosolia, raccolti in 26 Paesi dell’Ue e del See, indicano che tra il primo gennaio e il 31 agosto 2012, sono stati segnalati 25.570 casi, portando a 30.128 il numero delle segnalazioni tra settembre 2011 e agosto 2012. Di questi, il 99% è stato rilevato in Polonia e Romania (mancano tuttavia i dati dell’Austria relativi al mese di agosto 2012). Per maggiori informazioni consulta il sito Ecdc e scarica il documento completo (pdf 1,3 Mb).

 

(6 settembre 2012) Ecdc: pubblicato il report di agosto su rosolia e morbillo

Tra il 1 gennaio 2012 e il 30 giugno, 29 Paesi dell’Ue e dello Spazio economico europeo (See), hanno segnalato 4513 casi di morbillo portando a 10.427 il numero di casi segnalati nel periodo compreso tra luglio 2011 e giugno 2012 (incidenza 2,05 casi per 100.000 abitanti). Il 90% delle segnalazioni proviene da 5 Paesi che, nei 12 mesi indicati hanno segnalato oltre mille casi ciascuno: Romania (3839), Francia (1568), Spagna (1391), Italia (1367) e Regno Unito (1270). L’83% dei casi si sono verificati in persone non vaccinate. Sono alcuni dei dati che emergono dal report Ecdc “Measles and rubella monitoring - August 2012” (pdf 1,3 Mb), pubblicato ad agosto 2012. I dati sulla rosolia, raccolti in 26 Paesi dell’Ue e del See, indicano che tra il primo gennaio 2012 e il 30 giugno, sono stati segnalati 17.821 casi, portando a 22.835 il numero delle segnalazioni tra luglio 2011 e giugno 2012. Di questi, il 99% è stato rilevato in Polonia e Romania (mancano tuttavia i dati di Austria e Grecia relativi al mese di giugno 2012 e quelli italiani relativi ai primi sei mesi del 2012). Per maggiori informazioni consulta il sito Ecdc e scarica il documento completo (pdf 1,3 Mb).

 

(19 luglio 2012) Da Ecdc e Oms aggiornamenti su morbillo e rosolia

Tra il 1 gennaio e il 31 maggio 2012, 29 Paesi appartenenti all’Unione europea (Ue) e allo Spazio economico europeo (See) hanno segnalato 3570 casi di morbillo, portando a 12.594 il numero totale di casi segnalati nei 12 mesi compresi tra giugno 2011 e maggio 2012. Il 79% dei casi segnalati negli ultimi 12 mesi è stato rilevato in Francia, Romania, Italia e Spagna e, nel 71% dei pazienti si trattava di persone non vaccinate. Non si sono verificati decessi e sono stati riportati dieci casi di encefalite acuta. I dati sulla rosolia, rilevati tra il 1 giugno 2011 e il 31 maggio 2012 riferiscono 22.124 casi provenienti da 25 Paesi della Ue e della See (di cui 16.729 casi segnalati tra gennaio e maggio 2012). Il 99% dei casi è stato segnalato da Polonia e Romania. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto “Measles and rubella monitoring” (pdf 800 kb) pubblicato a luglio 2012 dall’European centre for disease prevention and control (Ecdc). Sul sito dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è invece disponibile una versione aggiornata delle fact sheet sulla rosolia che fornisce indicazioni sulla rosolia congenita, sottolineando come la vaccinazione abbia contribuito a ridurre drasticamente la diffusione di questa malattia. Per maggiori informazioni scarica il documento (pdf 800 kb) Ecdc e visita il sito Oms.

 

(15 marzo 2012) Rosolia e Src: le presentazioni del convegno di febbraio

Disponibili on line le presentazioni del convegno “Progress toward rubella elimination and Crs prevention in Europe” (Roma, 8-10 febbraio 2012) organizzato dal Sabin vaccine institute, la fondazione March of Dimes, l’Ufficio regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dai Centers for disease control and prevention (Cdc) statunitensi. Durante le tre giornate di lavori, esperti provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per discutere dell’attuale situazione epidemiologica della rosolia in Europa, le modalità di diagnosi, le strategie di sorveglianza ed eliminazione, l’impatto della sindrome da rosolia congenita (Src), e la necessità di aumentare le coperture vaccinali per morbillo e rosolia nella Regione. Grazie alla vaccinazione, la rosolia è già stata eliminata dalla Regione delle Americhe (Pan American Health Organization, Paho) e dalla Scandinavia. Tuttavia, la malattia continua a circolare in Europa in Asia e in Africa. L’Oms stima che ogni anno nascano circa 100.000 bambini affetti da rosolia congenita.

 

(15 dicembre 2011) Rafforzare la sorveglianze su morbillo e rosolia: a Bonn un meeting dedicato

Un sistema di sorveglianza di elevata qualità e sensibilità rappresenta uno strumento fondamentale per raggiungere e dimostrare l’eliminazione di una malattia infettiva all’interno di un Paese. Proprio per questo, il meeting “Strengthening National Surveillance Systems towards Measles and Rubella Elimination in the Who European Region”, che si è svolto l’8 e il 9 dicembre a Bonn (Germania), è stato un momento importante per gli esperti dell’Ufficio regionale europeo dell’Oms, assieme ai rappresentanti degli Stati membri, per fare il punto sullo status delle sorveglianze nazionali su morbillo, rosolia e rosolia congenita all’interno della Regione europea dell’Oms. Antonietta Filia (Cnesps – Iss) e Stefania Iannazzo (ministero della Salute) commentano la due giorni a cui hanno partecipato come rappresentanti dell’Italia.

 

(7 dicembre 2011) Sorveglianza su morbillo e rosolia in Europa: se ne parla a Bonn

Fare il punto sullo status della sorveglianza su morbillo, rosolia e rosolia congenita nella Regione europea dell’Oms, presentare le linee guida dell’Oms Europa su queste malattie, descrivere il processo di eliminazione regionale e la documentazione richiesta dagli Stati membri, condividere esperienze e best practice relative alla sorveglianza e alla risposta ai focolai di queste tre patologie. Sono gli obiettivi principali del convegno “Strengthening National Surveillance Systems towards Measles and Rubella Elimination in the Who European Region” che si svolge l’8 e il 9 dicembre a Bonn (Germania). La due giorni, dedicata ai responsabili nazionali delle sorveglianze sulle malattie infettive prevenibili con il vaccino, vede la partecipazione dell’Italia con ministero della Salute e Istituto superiore di sanità, anche alla luce del Piano per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEMoRc) 2010-2015 approvato dalla Conferenza Stato-Regioni a marzo 2011 e in linea con gli obiettivi generali della Regione europea Oms. Scarica la scheda sul convegno (pdf 71 kb).

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