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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Parte la campagna nazionale per la promozione degli screening

“Si scrive screening, si legge prevenzione dei tumori”: dal 20 novembre 2006 prende il via la campagna di sensibilizzazione promossa dal ministero della Salute, in collaborazione con la Lega italiana per la lotta ai tumori (Lilt) e l’Osservatorio nazionale screening, per la prevenzione dei tumori tramite i programmi organizzati di screening.

 

In Italia molte Regioni hanno attivato o stanno avviando campagne di screening per la prevenzione secondaria del cancro della cervice uterina, della mammella e del colon retto, per i quali esistono evidenze chiare che i controlli periodici sono in grado di ridurre la mortalità. In Italia, il cancro della mammella rappresenta la neoplasia più frequente tra le donne, con circa 32 mila casi all’anno, mentre il tumore della cervice uterina vede un totale di circa 3500 nuovi casi diagnosticati ogni anno. Il cancro del colon retto è la seconda causa di morte per tumore in Italia, con circa 34 mila persone che si ammalano ogni anno.

 

Il ministero della Salute ha recentemente pubblicato le “Raccomandazioni per la pianificazione e l’esecuzione degli screening di popolazione per la prevenzione del cancro della mammella, del cancro della cervice uterina e del cancro del colon retto”, prodotte da tre commissioni composte da clinici e operatori di sanità pubblica e nominate dal ministero della Salute con il decreto del 18 ottobre 2005, nell’ambito dell’azione del ministero della Salute decisa dal Parlamento con la Legge 138 del 2004 (art. 2 bis), oltre che da Governo e Regioni che d’intesa hanno dato vita al Piano nazionale della prevenzione

 

Queste raccomandazioni prevedono:

  • mammografia ogni due anni per le donne tra 50 e 69 anni per lo screening del tumore della mammella
  • Pap test ogni tre anni per le donne tra 25 e 65 anni per lo screening del tumore del collo dell’utero
  • ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni per le donne e gli uomini tra i 50 e i 70 o 74 anni, oppure una rettosigmoidoscopia per le donne e gli uomini tra 58 e 60 anni (da ripetere eventualmente ogni 10 anni) per lo screening del tumore del colon retto.

Nell’ambito dei programmi di screening, sia i test diagnostici sia gli eventuali accertamenti successivi sono offerti gratuitamente a tutte le persone che rientrano nelle fasce di popolazione a cui il programma è rivolto. Obiettivo specifico di questa campagna è perfezionare l’offerta dei programmi di screening, da una parte promuovendo l’adesione ai programmi già attivi, dall’altra incentivandone la diffusione in quelle Regioni dove non sono ancora stati avviati.