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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Ospedalizzazione in Italia: analisi preliminare relativa all’anno 2008

19 novembre 2009 - Attraverso l’analisi delle schede di dimissione ospedaliera (Sdo) è stata pubblicata un’analisi preliminare (pdf 200 kb) sull’attività di ricovero ospedaliero relativa all’anno 2008. La copertura delle strutture ospedaliere, pubbliche e private, del flusso informativo 2008 è superiore al 95%.

 

L’attività ospedaliera

Come nel 2007, anche nel 2008 l’Italia registra un calo del numero di degenze. Nel corso del 2008 i ricoveri all’interno dei confini nazionali sono stati più di 12 milioni, l’1,7% in meno rispetto al 2007. Le giornate di degenza sono state pari a circa 76 milioni, un valore inferiore dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Fanno eccezione a questa tendenza i reparti per i lungodegenti, che accrescono il numero delle dimissioni, con un incremento del 3%.

 

Il tasso di ospedalizzazione è poco inferiore al 195 ogni mille abitanti, in diminuzione rispetto al 198 del 2007 e al 209 del 2006. Persiste come negli anni precedenti una certa variabilità regionale nella composizione del ricovero tra modalità diurna e ricovero ordinario e nei volumi di prestazioni. In Campania, Lazio, Abruzzo, Molise e Sicilia, i tassi di ospedalizzazione per acuti sono superiori o prossimi a 200 ogni mille abitanti, ma per tutte le Regioni si registra un importante processo di de-ospedalizzazione.

 

Complessità, efficienza e appropriatezza

Le dimissioni con Drg chirurgico raggiungono complessivamente il 40,7%, una percentuale in lieve aumento rispetto al 40% del 2007 e al 39,9% del 2006. I ricoveri chirurgici eseguiti in day surgery sono il 35,6% delle dimissioni con Drg chirurgico, contro il 35,2% del 2007.

 

Sostanzialmente stabile è la degenza media, ferma a 6,7 giorni, con differenze regionali che oscillano tra i 6,26 giorni della Campania e i 7,76 giorni della Provincia Autonoma di Trento. La degenza media pre-operatoria, considerata un indice dell’efficienza organizzativa delle strutture, rimane praticamente stabile (1,97 giorni nel 2008, contro 1,99 giorni nel 2007). I valori più elevati di questo tipo di degenza si registrano nel Lazio (2,59 giorni), nel Molise (2,58), in Liguria (2,47) e in Basilicata (2,45). I valori più bassi, invece, si osservano nelle Marche (1,37) e in Friuli Venezia Giulia (1,53).

 

Sostanzialmente stabili anche i tassi di ospedalizzazione per asma, diabete e scompenso cardiaco, considerati dei validi indicatori proxy per la valutazione dell’efficacia dell’assistenza primaria e dell’assistenza specialistica territoriale. Per il diabete il tasso di ospedalizzazione passa da 91 a 89 ricoveri ogni 100 mila abitanti, per l’asma da 32 a 33 e per lo scompenso cardiaco da 320 a 322, con significative variazioni regionali.

 

In leggera diminuzione è l’incidenza dei parti cesarei, in Italia particolarmente diffusi. La percentuale sul totale dei parti è pari al 38,3%, contro il 38,5 del 2007. I valori massimi si registrano in Campania (61,9%), in Sicilia (52,9%), in Puglia (47,9%) e in Molise (47,3%). È interessante notare come in tutte le Regioni meridionali la percentuale di parti cesarei sia superiore al 40%, fatta eccezione della Sardegna.

 

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