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Oms: il rapporto 2013 sulla sicurezza stradale

21 marzo 2013 - Nel 2010 gli incidenti stradali hanno causato, nel mondo, 1,24 milioni di morti. Questo dato, che emerge dall’analisi dei dati provenienti da 182 Paesi e pubblicati a marzo 2013 nel report Oms “Global status report on road safety 2013”, sono la prova della persistenza di legislazioni nazionali insufficienti. Infatti, solo 28 Paesi (che comprendono il 7% della popolazione globale), hanno al loro interno leggi sulla sicurezza stradale che affrontano i 5 fattori di rischio implicati negli incidenti (guida in stato di ebbrezza, eccessiva velocità, uso errato dei caschi e delle cinture di sicurezza, trasporto sbagliato dei bambini). La sezione del report dedicata ai profili nazionali mostra una riduzione del numero dei decessi per 88 Paesi e un suo aumento per 87.

 

Il report a colpo d’occhio

  • 59 Paesi (in cui abita il 39% della popolazione mondiale) hanno imposto il limite di velocità urbano di 50 km/orari e abilitato le autorità locali a ridurre ulteriormente questo valore
  • 89 Paesi (che coprono il 66% della popolazione) hanno una legislazione sulla quantità di alcol consentita per la guida, che fissa il limite di concentrazione ematica a un massimo di 0,05 g/dl
  • 90 Paesi (che coprono il 77% della popolazione) hanno elaborato leggi sull’uso dei dispositivi di sicurezza nei motocicli
  • 111 Paesi (che coprono il 69% della popolazione) hanno una legislazione chiara sull’uso delle cinture di sicurezza in macchina
  • 96 Paesi (che coprono il 32% della popolazione) hanno restrizioni sul trasporto dei bambini.

Il report sottolinea inoltre come la maggior parte dei Paesi, tra cui alcuni di quelli che hanno tra le migliori legislazioni in termini di sicurezza stradale, le giudichi inadeguate.

 

L’analisi dei dati sui decessi evidenzia la maggiore concentrazione di vittime tra le persone di età compresa tra i 15 e i 44 anni (59%, di cui il 77% uomini), tra i pedoni e ciclisti (sino al 75%) e nella Regione africana dell’Oms (24,1 decessi per 100.000 abitanti).

 

Un’opportunità da sfruttare

Il report dell’Oms si inserisce all’interno della “Decade of Action for Road Safety 2011-2020” fornendo le informazioni necessarie per progredire nell’azione di questa campagna delle Nazioni Unite avviata nel 2011 per gestire la sicurezza stradale, migliorare la sicurezza di strade e veicoli a motore, influenzare il comportamento delle persone alla guida e migliorare le cure per le vittime di incidenti.

 

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