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Istituto Superiore di Sanità
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Cedap 2004: la fotografia del parto in Italia

In Italia, nel 2004, quasi il 37% dei parti viene effettuato con taglio cesareo: una percentuale che sale oltre il 50% nelle strutture private, fino a sfiorare addirittura il 75% nelle case di cura non accreditate. Solo nello 0,2% dei casi il parto avviene a casa della puerpera, mentre sono circa il 12% del totale i nati da mamma straniera. La terza edizione del rapporto Cedap (certificato di assistenza al parto) presenta la fotografia del parto in Italia aggiornata al 2004.

 

Se analizziamo nel dettaglio i dati (a cura dell’ufficio di Direzione statistica della direzione generale del Sistema informativo del ministero della Salute), l’88% dei parti è avvenuto in strutture di ricovero pubbliche, l’11,5% in case di cura private (accreditate e non) e solo lo 0,2% presso il domicilio della puerpera. Nel 2004, circa il 12,4% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana: Europa dell’est e Africa sono le aree geografiche di provenienza più rappresentate (rispettivamente pari al 40% e 26% delle madri non italiane).

 

L’età media della mamma è di 31,8 anni per le donne italiane, mentre scende a 28,5 anni per le straniere. Il 44,6% delle puerpere ha una scolarità medio alta, il 39,4% medio bassa, il 16% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (oltre il 54%). L’analisi della condizione professionale evidenzia che il 58,1% delle mamme ha un’occupazione lavorativa, il 33,6% sono casalinghe e l’8,3% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione.

 

Ricorso al cesareo e Pma

Si conferma il ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica. In media, il 36,9% dei parti avviene con taglio cesareo. Questa percentuale sale per i parti che avvengono in case di cura private (57,8% nelle accreditate e 74,2% nelle non accreditate), mentre negli ospedali pubblici si ricorre al cesareo nel 34% dei casi.

 

Nell’84,5% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4, mentre nel 72,4% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. In media, inoltre, sono state effettuate più di 17 amniocentesi ogni 100 parti. Circa la metà delle puerpere di età compresa fra 40 e 49 anni esegue questa indagine diagnostica.

 

Per circa 5.700 parti si è fatto ricorso a una tecnica di procreazione medicalmente assistita (Pma): in media, 1,2 ogni 100 gravidanze. La tecnica più utilizzata è stata la fecondazione in vitro e trasferimento di embrioni nell’utero, seguita dal trattamento farmacologico per induzione dell’ovulazione.

 

L’1% dei nati ha un peso inferiore a 1.500 grammi, il 5,7% tra 1.500 e 2.500 grammi.

Sono 1.415 i nati morti, per un tasso di natimortalità pari a 3,15 nati morti ogni 1.000 nati. Sono 2.969, invece, i nati con malformazioni.

 

Scarica il rapporto Cedap 2004 (pdf 290 kb).