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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2010

(22 dicembre 2010) La salute nei Paesi Ocse: il rapporto Health at a Glance 2010

Nel 2007 l’aspettativa di vita alla nascita nei Paesi dell’Ue ha raggiunto i 78 anni. Sono diminuiti alcuni fattori di rischio (consumo di tabacco e di alcol), ma ne sono aumentati altri. Particolarmente preoccupante la crescita dell’obesità: il tasso di persone obese è più che raddoppiato negli ultimi 20 anni nella maggior parte dei Paesi Ue. Eccetto Italia e Francia, il numero dei medici è in aumento, e lo stesso si può dire degli infermieri. Le spese sanitarie sono aumentate in tutta Europa, spesso a un tasso più rapido della crescita economica, ma le percentuali del Pil investite nella sanità variano sensibilmente da Paese a Paese: Cipro e Romania investono il 6%, Francia, Germania, Svizzera e Austria il 10%. Leggi l’approfondimento.

 

(25 novembre 2010) Annuario Istat 2010: in calo le strutture sanitarie

Secondo l’Annuario statistico italiano pubblicato il 19 novembre 2010, sette italiani su dieci si sentono in buona salute, e gli uomini di più delle donne (75% contro 66,5%). Secondo i dati Istat, a soffrire di malattie croniche è 38,6% dei cittadini, una percentuale che sale all’86,7% tra le persone con più di 65 anni. Artrite (17,3%), ipertensione (16%), malattie allergiche (9,8%), osteoporosi (7%), bronchite cronica e asma bronchiale (6,1%) e diabete (4,9%) le patologie croniche più diffuse. L’annuario segnala il calo delle strutture sanitarie presenti sul territorio nazionale. I medici di base sono circa 47 mila (dato che conferma un’offerta di assistenza sanitaria territoriale di 8 medici ogni 10 mila abitanti), i pediatri sono circa 7700 e gli ambulatori e i laboratori pubblici e privati sono circa 17 ogni 100 mila abitanti, un numero in lieve calo negli ultimi tre anni. Leggi l’approfondimento.

 

(18 novembre 2010) Salute dei bambini e degli adolescenti: il report dell’Oms Europa

Negli ultimi anni gli Stati membri della Regione europea dell’Oms hanno fatto importanti progressi nello sviluppo di servizi sanitari adatti alle esigenze dei più giovani. Per mettere in luce le strategie che i vari Paesi hanno adottato per rispondere ai bisogni sanitari e di sviluppo di bambini e adolescenti, l’Oms Europa ha pubblicato il rapporto Youth-friendly health policies and services in the European Region (pdf 5,1 Mb), un documento che mira a facilitare la condivisione di esperienze e a stimolare nuove idee e nuove iniziative. Scarica il rapporto completo (pdf 5,1 Mb) e consulta la pagina dell’Oms Europa dedicata al rapporto.

 

(9 settembre 2010) Rapporto interministeriale sulla non autosufficienza

Il “Rapporto 2010 sulla non autosufficienza in Italia”, presentato da ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e ministero della Salute, fotografa la situazione italiana delle persone non autosufficienti, prendendo in esame le politiche messe in atto anche nel resto d’Europa. I non autosufficienti nel nostro Paese sono 2,6 milioni, di cui 2 milioni anziani. Il problema della non autosufficienza riguarda una famiglia su 10 e inevitabilmente sarà sempre più rilevante viste le previsioni sul progressivo invecchiamento della popolazione e sul futuro aumento dei costi sanitari. L’assistenza domiciliare oggi raggiunge il 5%, contro il 9,6% della Germania e il 7,9% del Regno Unito. Dal rapporto emerge, inoltre, un’elevata disomogeneità territoriale che vede le Regioni del Sud e le Isole maggiormente concentrate sull’assistenza ospedaliera che su quella a domicilio. L’obiettivo del documento è quello di promuovere modelli socio-sanitari che garantiscano una più efficace inclusione delle persone non autosufficienti. Scarica il documento originale (pdf 7,3 Mb) e leggi il dossier sul sito del Governo italiano.

 

(22 luglio 2010) Costi eccessivi per la salute nei Paesi Ocse: i dati 2010

I dati 2010 sulla salute dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) mettono in evidenza che, sebbene il loro prodotto interno lordo sia diminuito, i Paesi membri sostengono spese per la sanità sempre maggiori, dovute a: invecchiamento della popolazione, innovazione tecnologica e maggiori richieste, in termini di salute, da parte dei cittadini. Il rapporto tra spese sanitarie e prodotto interno lordo è passato dal 7,8% del 2000 al 9% del 2008 (l’Italia si attesta leggermente sopra la media, al 9,1%). In media, la percentuale della spesa di un Paese destinata alla salute è passata dal 12% del 1990 al 16% del 2008. I nuovi dispositivi medici stanno migliorando diagnosi e trattamenti, ma comportano anche un aumento della spesa pubblica: per esempio, nella classifica dei Paesi in cui si compiono più risonanze magnetiche, l’Italia è tra i primi tre, insieme a Stati Uniti e Giappone. Leggi l’articolo sul sito dell’Ocse, dal quale è possibile scaricare il documento con tutti i dati dei Paesi (xls 182 kb).

 

(20 maggio 2010) Scuole promotrici di salute: la risoluzione di Vilnius

Le scuole rappresentano un contesto privilegiato per la riduzione delle disuguaglianze di salute. Il network Schools for Health in Europe nasce nel 1992 per volere di Consiglio d’Europa, Commissione europea e Oms Europa, con lo scopo di sfruttare maggiormente le potenzialità delle strutture scolastiche come canale strategico di promozione della salute. Sulla base di quanto discusso alla terza conferenza delle scuole promotrici di salute, tenutasi nella capitale lituana dal 15 al 17 giugno 2009, i partecipanti hanno elaborato richieste rivolte alle organizzazioni governative, non governative e a tutte le altre a livello nazionale, internazionale e regionale, contenute nella risoluzione di Vilnius. Leggi l’approfondimento.

 

(6 maggio 2010) Sicurezza dei pazienti: le guide del ministero della Salute

Sono disponibili sul sito del ministero della Salute le guide elaborate dal Gruppo di lavoro sulla sicurezza dei pazienti. Si tratta di fogli informativi volti a rendere l’assistenza sanitaria più sicura, il cui scopo è fornire indicazioni precise, provenienti dalla letteratura e dalle esperienze nazionali e internazionali, a cittadini, familiari, volontari, pazienti degli studi odontoiatrici, operatori e aziende sanitarie per concorrere alla sicurezza delle cure. Nove le guide ad oggi disponibili:

(1 aprile 2010) Telesalute: a che punto è l’Italia? Risponde l’indagine Litis

Ticket via web, prenotazioni on-line, telemedicina o semplicemente condivisione delle conoscenze. Sono queste le innovazioni tecnologiche sanitarie che stanno prendendo piede, seppur con un po’ di ritardo, anche in Italia. Le potenzialità di sviluppo della sanità elettronica nel nostro Paese sono moltissime e anche se gli effetti sulla vita quotidiana dei pazienti e degli operatori sono ancora pochi, il tema richiama sempre maggiore attenzione. L’interesse arriva prima di tutto dalle istituzioni e a testimoniarlo è la ricerca sui Livelli di innovazione tecnologica in sanità (Litis), realizzata da Federsanità Anci su incarico del Dipartimento per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio. Obiettivo dello studio, supportato a livello metodologico dal Cnr, è quello di fare il punto sulla diffusione della sanità elettronica in Italia, per potere poi pianificare le opportune strategie d’innovazione per il futuro. Leggi l’approfondimento.

 

(25 febbraio 2010) Lo stato di salute dei Paesi Ocse: rapporto Health at a Glance 2009

All’inizio della seconda metà del 2008 i Paesi Ocse sono entrati in un periodo di grave crisi economica, verso le fine del 2009 il prodotto interno lordo è sceso del 4% e si prevede che entro il 2010 la disoccupazione raggiunga tassi del 10%. In questa situazione i ministeri della Salute e le strutture sanitarie pubbliche sono sottoposti a crescenti pressioni per dimostrare l’efficienza dell’allocazione delle risorse. Il rapporto sullo stato di salute dei Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) costituisce uno strumento importante per la valutazione dei sistemi sanitari. Leggi l’approfondimento.

 

(28 gennaio 2010) La salute degli europei: il rapporto Oms 2009

Negli ultimi decenni la salute degli abitanti della Regione europea dell’Oms è migliorata, la speranza di vita alla nascita si è alzata e varia dagli 82 anni della Svizzera ai 66,4 anni del Kazakistan. La mortalità infantile è scesa a 7,3 morti ogni mille nati vivi e quella materna a 12,9 ogni 100 mila parti. Le malattie del sistema circolatorio continuano a essere la prima causa di morte (48% dei decessi), seguite da cancro (20%), incidenti (8%) e malattie respiratorie (6%), mentre le infezioni, responsabili del 16% dei decessi a livello globale, sono complessivamente responsabili del 2% dei decessi (con punte dell’8% in alcuni Paesi dell’Est europeo). Sono alcuni dei dati pubblicati nel rapporto 2009 dell’Oms Europa: “The European health report 2009. Health and health systems”. Leggi l’approfondimento.