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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2013

(19 dicembre 2013) Dall’Ue un rapporto sulle disuguaglianze di salute

Nel 2010 le diseguaglianze relative all’aspettativa di vita tra i Paesi dell’Ue sono diminuite del 10% per le donne, ma solo del 3% per gli uomini, in confronto a dieci anni fa. Non c’è però evidenza del declino delle diseguaglianze relative all’aspettativa di vita tra le Regioni europee. Questi cambiamenti riflettono la diminuzione della mortalità infantile e dei bambini sotto i 15 anni, e sono stati annullati parzialmente nelle donne e totalmente negli uomini, a causa dell’aumento nelle diseguaglianze dai 15 anni in poi (soprattutto tra i 15-24 anni). Infatti, sebbene le diseguaglianze relative alla mortalità infantile tra i Paesi dell’Ue siano diminuite del 26% tra il 2000 e 2010, le diseguaglianze relative alla mortalità tra i 15-24 anni sono aumentate dal 2003. Sono alcuni dei dati che emergono dal documento “Health inequalities in the Eu” (pdf 4,5 Mb), pubblicato a dicembre 2013 dalla Commissione europea, che dimostra anche marcate differenze dei determinanti sociali di salute tra i Paesi europei che inaspriscono le diseguaglianze di salute tra i vari gruppi sociali. Il documento prosegue con una dettagliata analisi delle cause delle diseguaglianze di salute incluso un monito sulla crisi finanziaria, economica e sociale e il rischio che possa influenzare negativamente le politiche sanitarie inasprendo le disuguaglianze di salute. Numerosi sono i riferimenti anche alle diseguaglianze di salute in Italia, per le quali si rimanda anche agli Atti del XXXV Congresso annuale Aie (pdf 7,7 Mb). Sulla base dei dati riportati, il documento conclude con delle raccomandazioni per i Governi nazionali e la Commissione europea.

 

(19 dicembre 2013) Politiche sanitarie e austerity: il convegno Amref

Si è svolto a Roma, il 12 dicembre 2013, il convegno “Politiche di austerity in sanità: quale impatto sulle carenze di personale sanitario?” organizzato da Amref Italia per discutere del lavoro e delle professioni sanitarie alla luce delle misure di restrizione della spesa pubblica imposte nei Paesi del sud del Mediterraneo con conseguenze sulle politiche di prevenzione e della protezione sociale. Per maggiori informazioni visita il sito di Amref e leggi il resoconto della giornata.

 

(12 dicembre 2013) Programma Ccm 2013: concluso l’iter di valutazione

Il 19 novembre scorso si è concluso l’iter di valutazione dei progetti di attuazione del programma Ccm 2013. In virtù della graduatoria conclusiva e tenuto conto degli importi dei singoli progetti e della disponibilità economica dell’area progettuale del programma Ccm 2013, pari a 10.760.000 euro, il Comitato scientifico del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattia (Ccm) ha ritenuto finanziabili 32 progetti esecutivi (su 292 lettere d’intenti inviate dagli Enti partner e su 52 inizialmente ritenute congrue). Al via le procedure amministrative per la stipula dei relativi accordi di collaborazione. Per maggiori dettagli visita il sito del Ccm.

 

(5 dicembre 2013) Pubblicato il rapporto dell’Ocse “Health at a Glance”

Settima edizione del rapporto sui sistemi sanitari europei “Health at Glance. Europe 2013” (pdf 3,6 Mb). Il documento, pubblicato a novembre 2013 dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – Organization for economic co-operation and development, Oecd) affronta costi, attività e risultati nazionali ottenuti nel 2012 da 34 Paesi membri e presenta i dati comparabili (in relazione a indicatori di salute selezionati) di sei Paesi emergenti: Brasile, Federazione russa, India, Indonesia, Cina e Sud Africa. Dai dati emerge che parallelamente all’aumento dell’aspettativa di vita, aumenta anche il carico di malattie croniche. Inoltre, anche se alcuni indicatori suggeriscono una situazione di generale miglioramento, le disuguaglianze socio-economiche hanno ancora un forte impatto sullo stato di salute e sull’accesso ai servizi. Per maggior informazioni scarica il documento completo (pdf 3,6 Mb) e visita il sito Ocse.

 

(28 novembre 2013) E-learning: esperienze di oggi, prospettive di domani

Un momento di confronto e di discussione tra formatori, tecnici ed amministratori sulle reali applicazioni dell’e-learning nelle organizzazioni pubbliche di quattro ambiti principali: pubblica amministrazione, sanità, scuola e università. È questo ciò che ha rappresentato – e che si proponeva di offrire – il convegno “E-learning: esperienze di oggi, prospettive di domani”, che si è svolto lo scorso 21 novembre a Bologna. L’evento, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna (in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’educazione GM Bertin dell’Università di Bologna, Scienter Europa, Solaris e Green Team) ha visto la partecipazione di relatori internazionali, del mondo accademico e degli enti locali. Leggi l’approfondimento.

 

(21 novembre 2013) Salute della popolazione e legislazione europea

Con la Decisione 1082/2013 e l’abrogazione della 2119/98/EC (pdf 807 kb), il Parlamento e il Consiglio europeo hanno rafforzato le misure di sicurezza sanitaria per chi entra in Europa. Si tratta di strumenti di prevenzione in linea con quanto richiesto dall’International Health Regulations del 2005, focalizzati su sorveglianza epidemiologia e capacità di risposta ai potenziali rischi per la salute pubblica. L’incontro “European meeting on generic and pandemic preparedness”, in programma nei giorni 20 e 21 novembre, tra Oms Europa, Ecdc e i rappresentanti di 39 Paesi è occasione per fare il punto sulla situazione. Per maggiori informazioni visita il sito dell’Oms Europa.

 

(7 novembre 2013) Studio Voect: i risultati

Nel nostro Paese, nel 2007, circa 318 mila persone avevano problemi di salute legati all’uso di sostanze psicoattive (escluso l’alcol). Di questi, quasi 180.500 persone sono state trattate dai Servizi per le tossicodipendenze (SerT). Le sostanze d’abuso riscontrate erano soprattutto eroina e altri oppiacei (74%), cocaina (16%) e cannabis (8%). In Italia, a fronte della crescente richiesta di assistenza socio-sanitaria correlata all’uso di queste sostante o a comportamenti di dipendenza, si è sviluppata negli anni una rete di servizi socio-sanitari composta da servizi pubblici e privati variamente organizzati e coordinati. Ogni anno circa 18.000 soggetti ricevono un trattamento per dipendenza presso le comunità terapeutiche, tuttavia le informazioni disponibili sulle caratteristiche della popolazione trattata, le tipologie di trattamento offerto e gli esiti a breve e lungo termine sono molto limitate. Per questo motivo il ministero della Salute ha finanziato, nel 2007, lo studio Valutazione dell’offerta e dell’esito dei trattamenti in Comunità Terapeutica (Voect) che ha coinvolto 8 Regioni italiane per descrivere le caratteristiche organizzative, l'orientamento teorico e metodologico di un campione di comunità terapeutiche italiane; descrivere le persone che si rivolgono a queste strutture per problemi di abuso di sostanze, in termini di tipologia di abuso/dipendenza, caratteristiche socio-demografiche e cliniche, tipologia di trattamento; stimare il tasso di abbandono del trattamento e le variazioni intervenute nello stato psicopatologico; analizzare i potenziali determinanti dell’abbandono del trattamento e dei cambiamenti dello stato psicopatologico. Per maggiori informazioni scarica il documento “Studio “Valutazione dell’offerta e dell’esito dei trattamenti in comunità terapeutiche” (Voect)” (pdf 1,5 Mb) pubblicato a novembre 2013.

 

(24 ottobre 2013) Certificati medici per l’attività sportiva: il punto sulla situazione

Il decreto “Fare” ha abrogato l'obbligo di elettrocardiogramma per l’attività fisica non agonistica e del certificato per quella ludico motoria. Ma le accelerazioni e le frenate che si sono alternate in questi mesi hanno generato confusione, non solo tra gli addetti ai lavori. Azioni quotidiane, nel dossier “Il certificato salva davvero la vita?” ricostruisce la vicenda, fa il punto sulla normativa, analizza il rapporto tra attività agonistica e attività motoria, propone una riflessione sugli aspetti etici e dà voce a chi si trova ad affrontare sul campo conseguenze e contraddizioni di scelte che hanno un impatto significativo sulla vita di milioni di cittadini.

 

(24 ottobre 2013) Le scuole come luogo di prevenzione: il nuovo divieto anti fumo

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 12-9-2013 è stato pubblicato il decreto legge 12 settembre 2013 n. 104 “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca” in cui, nell’art 4 c.1, si dice che l’art. 51 della legge 3 del 16 gennaio 2003 (legge Sirchia) è esteso «anche alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie». Il provvedimento, che vieta il fumo nei cortili, nei parcheggi e negli impianti sportivi di pertinenza delle scuole, è un passo molto importante verso una scuola che promuove salute. Diverse sono le ragioni. Leggi la riflessione di Fabrizio Faggiano (Università degli Studi del Piemonte Orientale «Amedeo Avogadro», Novara e Osservatorio epidemiologico delle dipendenze, Oed Piemonte, Asl TO3, Grugliasco, TO).

 

(24 ottobre 2013) Tumori e politiche sanitarie alla luce della monografia “Cancer Burden in Italian Regions”

Sono i tumori del colon-retto, della mammella e della prostata i più frequenti nella popolazione italiana. Quelli della cute (sia negli uomini che nelle donne) e del polmone (nelle sole donne) sono in costante aumento mentre si registra una riduzione per il tumore del polmone negli uomini, per lo stomaco in entrambi i sessi e per la cervice uterina nelle donne. A riferirlo è la rivista Tumori che, nel numero monografico “Cancer Burden in Italian Regions” (Volume 99, fascicolo 3 – 2013), pubblica le stime sui tumori più diffusi nella popolazione italiana dal 1970 al 2015. Questo studio, frutto della collaborazione di Istituto superiore di sanità, Istituto tumori di Milano e Associazione italiana dei registri tumori (Airtum), descrive incidenza, mortalità e prevalenza per tumore nelle 20 Regioni del Paese e rappresenta un riferimento fondamentale per tutti coloro che devono prendere decisioni di salute pubblica. Le indicazioni fornite a supporto dei policy maker riguardano principalmente la prevenzione primaria e secondaria, e pongono l’attenzione sulla necessità di una migliore definizione delle priorità sanitarie rispetto alle risorse economiche disponibili. La riflessione di Silvia Rossi e Roberta De Angelis - reparto di Epidemiologia dei tumori, Cnesps-Iss.

 

(12 settembre 2013) World Health Report 2013

Ripartire dal livello nazionale e orientare le linee di ricerca per realizzare una copertura sanitaria globale: è l’invito dell’Organizzazione mondiale della sanità ai Paesi di tutto il mondo contenuto nell’edizione 2013 del World Health Report. Il documento, pubblicato ad agosto scorso, identifica i benefici correlati a una maggiore attenzione alla ricerca, soprattutto per i Paesi a basso-medio reddito, utilizzando casi studio e proponendo modalità per rafforzare ulteriormente questo tipo di approccio. La letteratura ricorda che una copertura sanitaria universale, con pieno accesso a servizi di buona qualità non può essere raggiunta senza l’evidence che deriva dalla ricerca scientifica. Questa ha infatti la possibilità di indirizzare verso un’ampia gamma di problemi e dovrebbe dunque essere utilizzata per rafforzare le indagini accademiche e i programmi di sanità pubblica. Per approfondire leggi il documento completo “The World health report: research for universal health coverage”.

 

(5 settembre 2013) Oms Europa: disponibile il rapporto sulla politica Health 2020

Nel 2012, l’Ufficio dell’Oms Europa ha approvato due versioni (una breve e una lunga) della strategia politica regionale Health 2020. Oggi, entrambi i testi sono disponibili nel documento “Health 2020. A European policy framework and strategy for the 21st century”. La versione breve è stata pensata per i decisori politici e si focalizza sui principi della strategia e i suggerimenti per le azioni nazionali da intraprendere. La versione lunga è invece caratterizzata per la presenza di maggiori informazioni e dettagli sulle prove di efficacia considerate per la definizione della strategia. Gli obiettivi di questo documento ruotano attorno ai concetti di equità, diritti umani e miglioramento delle governance nazionali fornendo politiche pratiche e flessibili che possono essere integrate nei contesti dei singoli Paesi. Per maggiori informazioni visita il sito dell’Oms Europa.

 

(29 agosto 2013) Programma Ccm 2013

Sul sito del Centro nazionale di prevenzione e controllo delle malattie (Ccm) del ministero della Salute è disponibile l'elenco delle 52 lettere di intenti ritenute idonee dal Comitato scientifico del Ccm e le linee guida per la redazione dei progetti che devono essere inviati entro il 10 ottobre 2013. Leggi l’aggiornamento sul sito del Ccm.

 

(25 luglio 2013) La valutazione della performance del Ssr Ligure. Il report 2011

Dall’Ars Liguria uno studio che intende mettere a nudo i risultati della sanità regionale, enfatizzando le diversità che emergono dal territorio e tra le aziende e, in particolare, sottolineando le criticità. Realizzato in collaborazione con il Laboratorio Manage­ment e sanità della Scuola Superiore di Pisa, il report ha come argomenti principali: stili di vita (sulla base dei dati della sorveglianza Passi), screening e vaccinazioni, governo della domanda, efficienza e appropriatezza, qualità clinica, rischio clinico, materno infantile, integrazione ospedale-territorio, efficacia assistenziale per le patologie croniche, appropriatezza prescrittiva diagnostica, salute mentale, pronto soccorso, efficienza prescrittiva farmaceutica e spesa farmaceutica. Leggi il documento completo “La valutazione della performance del Servizio Sanitario Regionale Ligure. Report 2011” (pdf 20 Mb).

 

(11 luglio 2013) Oms Europa: firmata la dichiarazione di Vienna

Puntare sul coinvolgimento dei cittadini per uno slancio alla strategia comunitaria Health 2020 e contrastare il dilagare delle disuguaglianze di salute. È quanto emerge dalla dichiarazione comune “Vienna Declaration on Nutrition and Noncommunicable” (pdf 95 kb), sottoscritta al termine della conferenza “Who European Ministerial Conference on Nutrition and Noncommunicable Diseases in the Context of Health” (Vienna, 4-5 luglio 2013). Si tratta di un impegno concreto alla realizzazione di politiche e interventi di contrasto all’obesità e alle malattie croniche correlate agli stili di vita in tutto il territorio dell’Ufficio europeo dell’Oms. Per maggiori informazioni visita il sito dell’Oms Europa e leggi la notizia sul sito AzioniQuotidiane.

 

(20 giugno 213) Il programma Ccm 2013

Approvato il programma annuale di attività per il 2013 (pdf 103 kb) del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm). Il documento, trasmesso ufficialmente alle Regioni l'11 giugno, ribadisce l’iter procedurale adottato negli ultimi anni e fornisce sostegno al Piano nazionale della prevenzione, a Guadagnare Salute e ai progetti strategici di interesse nazionale. Per avvicinare gli interventi promossi alle esigenze del territorio, anche quest’anno gli accordi di collaborazione necessari alla realizzazione dei progetti saranno direttamente stipulati tra il ministero della Salute e le singole Regioni e Province Autonome, Iss, Inail ed Agenas. Gli Enti sono chiamati a raccogliere e sottoporre al Direttore operativo del Ccm le proposte di progetto per il 2013, che dovranno pervenire sotto forma di lettera d’intenti, redatta secondo il formato 2013 (doc 36 kb), entro e non oltre il prossimo 25 luglio.

 

(30 maggio 2013) World No Tobacco Day 2013: abolire pubblicità, promozione e sponsorizzazione dei prodotti del tabacco

Eliminare la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione dei prodotti del tabacco è il tema dell’edizione 2013 del World No Tobacco Day. È ormai provato, infatti, che abolendo qualsiasi forma di pubblicitaria di questi prodotti si contiene sia l’iniziazione al fumo sia il mantenimento dell’abitudine. Su EpiCentro uno speciale dedicato con riflessioni, dati, approfondimenti. Leggi in particolare: “La lotta al fumo nei Piani regionali di Prevenzione” a cura di Stefania Vasselli, Daniela Galeone, Lorenzo Spizzichino, ministero della Salute.

 

(24 aprile 2013) Calabria: si potenzia la rete epidemiologica regionale

Professionalità e lavoro d’equipe: sono le due parole chiave del progetto biennale “Costituzione e sperimentazione di una rete epidemiologica regionale, basata sulle unità operative di epidemiologia aziendali, per la sorveglianza della salute della popolazione e la realizzazione degli interventi di prevenzione e il monitoraggio dei risultati” (pdf 466 kb) realizzato dalla Regione Calabria in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e l’Università degli studi di Tor Vergata per formare 30 operatori delle Aziende sanitarie provinciali calabresi e del dipartimento regionale di Tutela della salute al fine di creare i nodi di una rete in grado di realizzare l’osservatorio epidemiologico regionale e potenziare i servizi di epidemiologia delle Aziende sanitarie provinciali. Per saperne di più leggi il commento di Rubens Curia (dipartimento Tutela alla salute e politiche sanitarie).

 

(18 aprile 2012) Migliorare l’assistenza sanitaria: il progetto “Health workers for all”

Per sopperire alla carenza di personale sanitario che colpisce oltre 50 Paesi, soprattutto in Africa e Asia meridionale, ma anche in Europa, dove l’invecchiamento generale della popolazione richiede più  assistenza a lungo termine, prende il via il progetto “Health workers for all”. L’iniziativa, promossa dalla società civile di 8 Paesi Ue (Italia, Romania, Polonia, Gran Bretagna, Belgio, Spagna, Germania e Olanda) e finanziata dall'Unione Europea, vuole contribuire a garantire una presenza sostenibile e adeguata di personale sanitario a livello globale. Inoltre, attraverso l’analisi politica e la comunicazione, il progetto mira al coinvolgimento di politici e stakeholder nell’implementazione del Codice globale di condotta per il reclutamento internazionale del personale sanitario dell’Oms (pdf 51 kb). In Italia il capofila del progetto è Amref (African Medical and Research Foundation). Per maggiori informazioni visita il sito dedicato al progetto.

 

(4 aprile 2013) Registro nazionale Gemelli

Nel mese di aprile il Registro nazionale Gemelli (Rng) invierà ai gemelli residenti nei Comuni con più di 8000 abitanti del Friuli Venezia Giulia la richiesta di adesione al Registro, corredata da nota informativa sulle sue finalità. Il Rng, in collaborazione con la Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali e con le Direzioni sanitarie delle Aziende per i servizi sanitari, ha già informato tutti i medici di base e i pediatri di libera scelta della Regione sulle attività di ricerca in corso. L’informazione è avvenuta attraverso l’invio di materiale dedicato, utile a rispondere a eventuali dubbi dei gemelli o dei genitori gemelli che a loro si dovessero rivolgere. Scarica la locandina (pdf 218 kb).

 

(28 marzo 2013) La vecchia Europa fa il check-up

A 3 anni di distanza dal precedente, è stato pubblicato il rapporto 2012 dell’Oms Europa, The European health report 2012. Charting the way to well-being, un documento che rappresenta ormai un punto di riferimento sulla salute (e sul benessere, secondo l’accezione più ampia di salute auspicata dall’Oms) del vecchio continente. La peculiarità del rapporto 2012 sta nel fatto che, oltre a fare il punto sulla salute degli europei con una particolare attenzione alle situazioni di disuguaglianza, il documento guarda alle prospettive future ed è chiaramente orientato a disegnare uno scenario in grado di garantire a tutti i cittadini europei adeguati standard di salute. Leggi in proposito l’approfondimento  a cura della redazione di EpiCentro e anche l’approfondimento “Una nuova Europa” a cura di Silvia Declich e Flavia Riccardo (reparto Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss

 

(14 marzo 2013) Global Burden of Disease Study 2010: promossa la sanità italiana

Già nello scorso mese di dicembre la rivista The Lancet ha dedicato un ampio spazio al Global burden of Disease Study 2010, l’indagine che valuta l’impatto delle patologie in termini di mortalità e disabilità. All’inizio di marzo 2013, poi, la rivista inglese ha pubblicato anche i risultati nazione per nazione, suscitando vivo interesse e anche qualche sorpresa. Tra i profili per Paese pubblicati da The Lancet all’inizio di marzo c’è, naturalmente, anche quello dell’Italia (pdf 217 kb), che si colloca in ottima posizione per risultati di salute. Il nostro Paese è ancora al secondo posto come aspettativa di vita. Ancora più importante il fatto che la longevità (circa 81,5 anni) si accompagna a condizioni di salute buone, ovvero a periodi limitati di disabilità. I maggiori fattori di rischio restano quelli legati alle abitudini alimentari, all’ipertensione arteriosa e al fumo di tabacco. Leggi l’approfondimento con il commento di Stefania Salmaso (direttore Cnesps-Iss).