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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


Archivio 2015



(22 dicembre 2015) Dal Piemonte il documento “Vaccinazioni: i dubbi degli operatori”

La Regione Piemonte ha realizzato una breve guida per il personale sanitario impiegato nel campo delle vaccinazioni. Il testo, basato su una serie di domande e risposte, vuole essere un supporto di rapida consultazione durante il lavoro quotidiano e, per questo, si basa sulle migliori evidenze attualmente disponibili (la fonte principale è la Immunization Action Coalition, un’istituzione che opera in partnership con i Centers for Disease Control di Atlanta negli Stati Uniti). Il documento presenta alcune domande relative alle vaccinazioni in generale (la loro somministrazione, le schedule, precauzioni/controindicazioni della vaccinazione e problematiche varie legate ai vaccini), e dedica un focus specifico per ognuna delle malattie prevenibili da vaccino (difterite, tetano, pertosse, pneumococco, papilloma virus, epatite A e B, morbillo, parotite, rosolia, varicella e rotavirus). Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 736 kb).

 

(3 dicembre 2015) Modello decisionale per scelte vaccinali: l’esperienza della Lombardia

Un modello di assunzione delle scelte vaccinali, basato sulla completezza e trasparenza delle conoscenze che informano la decisione politica. Così la Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia offre il suo contributo al sistema, fornendo uno strumento per i decisori che sono chiamati a compiere scelte circa l’introduzione, o la modifica, dell’offerta vaccinale. Si tratta di un framework multidimensionale che organizza e sintetizza le informazioni necessarie a supportare il processo decisionale, in un modello inclusivo, trasparente e sostenuto da criteri di evidenza. La presentazione di Maria Gramegna e Alessandra Piatti (pdf 224 kb), UO Prevenzione, Direzione Generale Welfare, Regione Lombardia.

 

(3 dicembre 2015) VaccinarSì Raid Puglia 2014: opinioni, sentimenti e bisogni informativi della gente sulle vaccinazioni

Sviluppare l’attitudine a modulare gli strumenti e i contenuti informativi tenendo in considerazione le opinioni e i sentimenti della gente sulle vaccinazioni emerge come un approccio imprescindibile per tutti i professionisti del “sistema vaccinazioni”. In questa ottica, nell’ambito delle attività del progetto Ccm 2013 (Ministero della Salute) “Strategie e interventi di comunicazione sanitaria multi-obiettivo sulle malattie infettive prevenibili e sulle vaccinazioni per aumentare le coperture vaccinali nella popolazione”, coordinato dalle Università di Firenze e di Foggia, è stato realizzato a Bari un Open Day Vaccinazioni nel corso del quale è stato raccolto il punto di vista dei cittadini. Un modo diretto di promuovere le vaccinazioni che ha coinvolto anche chi non usa il computer e i social media. L’evento si è svolto a giugno 2014, in occasione e a sostegno dell’iniziativa VaccinarSì Raid, tour in bici da corsa nelle zone di maggior interesse turistico della Puglia organizzato dal team dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia e dal Dipartimento di prevenzione della Asl Bari, in collaborazione con la Siti (Società italiana di igiene) apulo-lucana. Leggi l’approfondimento (pdf 201 kb).

 

(26 novembre 2015) Coperture vaccinali Azienda sanitaria di Firenze – anno 2014

Nell’anno 2014, nell’Azienda sanitaria di Firenze, le coperture vaccinali per polio, morbillo, meningococco pneumococco e HPV hanno mostrato un decremento rispetto agli anni precedenti, mantenendosi al di sotto degli obiettivi previsti dal Piano nazionale vaccini. Questo decremento riscontrato nell’Azienda sanitaria si inserisce nel quadro generale che ha visto un calo anche in Italia e nella Unione europea. Tra i principali motivi di mancata o non completata vaccinazione per la coorte dei nati nel 2012, risultano i “rintracciati ma non presentatisi”, i “non rintracciabili/contattabili” e i “dissensi definitivi”. Le azioni di miglioramento intraprese, descritte nel report, non hanno ottenuto i risultati attesi anche perché dovrebbero essere inserite in un contesto generale molto più ampio che va ben oltre i confini territoriali della Asl e che investe realtà quanto meno regionali se non appunto nazionali/europee. Per maggiori informazioni consulta il documento completo “Coperture vaccinali Azienda Sanitaria di Firenze – anno 2014” (pdf 1,2 Mb).

 

(19 novembre 2015) Emilia-Romagna: l’impatto delle disuguaglianze sull’adesione alle vaccinazioni

Analizzare l’impatto delle disuguaglianze sull’adesione alle vaccinazioni nei primi due anni di vita e valutare le caratteristiche socio-economiche dei genitori i cui figli non hanno eseguito alcuna vaccinazione o hanno calendari vaccinali incompleti o interrotti. Questo l’obiettivo dello studio condotto dalla Regione Emilia-Romagna e pubblicato nel documento “Studio di valutazione d’impatto delle disuguaglianze sull’adesione alle vaccinazioni” (pdf 676 kb). Dallo studio emerge che i determinanti sociali agiscono sull’adesione alle vaccinazioni in modo discordante rispetto ad altri fenomeni studiati in sanità pubblica. Infatti, il livello socio-economico e culturale più elevato agisce come fattore ostacolante, mentre per esempio l’essere stranieri favorisce l’adesione ai programmi vaccinali. Sono proprio le madri italiane più istruite, in età più avanzata e non sposate a vaccinare di meno i propri figli in Emilia-Romagna. Il fenomeno dell'esitazione verso le vaccinazioni è diventato talmente importante e preoccupante che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha costituito un gruppo di studio dedicato alla cosiddetta esitazione vaccinale (vaccine hesitancy) e ha ribadito l’importanza che ciascun Paese proceda all’analisi del fenomeno al proprio interno proprio perché le cause del rifiuto vaccinale possono essere diverse e possono cambiare a seconda dei periodi e delle differenti realtà geografiche. Su questi temi si è espresso da poco anche il National Vaccine Advisory Committee statunitense pubblicando su Public Health Reports i risultati di un’indagine relativa alla fiducia vaccinale negli Usa. L’articolo “Assessing the State of Vaccine Confidence in the United States: Recommendations from the National Vaccine Advisory Committe” sottolinea l’importante ruolo degli operatori sanitari nel migliorare la fiducia e dunque la tempestiva accettazione delle vaccinazioni.

 

(19 novembre 2015) Emilia-Romagna: coperture vaccinali nell’infanzia e nell’adolescenza

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato il nuovo rapporto “Coperture vaccinali nell’infanzia e nell’adolescenza. Anno 2014”. Per la prima volta le coperture al 24° mese delle vaccinazioni “obbligatorie” (antipolio, antidifterite, antitetano, antiepatite B) sono scese al di sotto del 95%; solo l’antitetanica si mantiene al 95,1%. Il trend, ormai in costante calo da anni, ha mostrato una forte decrescita sul territorio regionale fra il 2013 e il 2014, in linea con quanto evidenziato al livello nazionale, con differenze tra le diverse Aziende Usl con range di copertura che oscillavano tra l’89,0% e il 96,8% a 12 mesi e l’87,8% e il 96,1% a 24 mesi. Riguardo la copertura vaccinale a 6-7 anni di età, nel 2014 la copertura per morbillo con almeno una dose nei bambini di 7 anni risulta pari a 96,3%. Se consideriamo la vaccinazione trivalente MPR la copertura appare lievemente più bassa rispetto al solo morbillo: 95,9%. I tassi di copertura a questa età mostrano valori elevati e stabili. Anche nell'adolescenza le coperture vaccinali sono stabili o in lieve aumento. Questo trend, differente rispetto a quello che si osserva per i primi due anni di vita, è dovuto probabilmente a una continua azione di recupero, per cui alcuni bambini vengono vaccinati dopo i 24 mesi in occasione dei successivi appuntamenti vaccinali. All’interno del rapporto sono disponibili diverse elaborazioni relative alle coperture vaccinali in Emilia-Romagna (con dati al 31/12/2014) e i trend storici delle coperture a livello regionale. Per maggiori informazioni consulta il documento completo “Coperture vaccinali nell’infanzia e nell’adolescenza. Anno 2014” (pdf 1,5 Mb).

 

(12 novembre 2015) Guida intergalattica per genitori dubbiosi: dai social media un esempio di comunicazione tra pari

Il calo delle coperture vaccinali (CV) pediatriche all’età di 24 mesi, che emerge dagli ultimi dati pubblicati dal ministero della Salute, ha riacceso il dibattito tra sostenitori e oppositori alle vaccinazioni. Un dibattito che ha preso forma su diversi media e che ha coinvolto in modo diretto il web. In questo contesto, ed in particolare nel mondo dei social media, nasce la “Guida intergalattica per genitori dubbiosi” (pdf 628 kb), rivisitazione in forma comunicativa del documento “Vaccinazioni pediatriche: le domande difficili” (pdf 914 kb) di Franco Giovanetti (Asl Cn2 Alba Bra, Regione Piemonte), pubblicato a gennaio 2015 su EpiCentro. La nuova stesura deriva dall’esigenza di poter condividere un documento semplice e graficamente accattivante che possa aiutare i genitori a fugare le proprie paure e i propri timori verso le vaccinazioni. Il documento rappresenta un prodotto efficace di comunicazione tra pari: a sostenere la pubblicazione sono state infatti alcune mamme che da qualche mese sono attive sui canali social nel promuovere la vaccinazione. Leggi l’approfondimento a cura di Daniel Fiacchini (Dirigente medico, Dipartimento di prevenzione, Asur Marche Fabriano. Coordinatore Gruppo tecnico Vaccini, Regione Marche).

 

(5 novembre 2015) Sicurezza vaccinale. I Cdc americani aggiornano il sito web

I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie americani (Centers for Disease Control and Prevention, Cdc) rinnovano, nella grafica e nei contenuti, le pagine dedicate alla sicurezza vaccinale. Testi e risorse aggiornati al fine di migliorare il servizio offerto dall’Immunization Safety Office e dedicato a operatori e cittadini. Per maggiori informazioni consulta il sito Cdc “Vaccine Safety website”.

 

(5 novembre 2015) Le vaccinazioni in Piemonte. On line i dati 2014

I dati delle coperture vaccinali (CV) registrati nel 2014 mostrano che le medie piemontesi sono tutte superiori alle medie nazionali. Lo riferisce il rapporto regionale “Le vaccinazioni in Piemonte. Anno 2014” (pdf 1 Mb), pubblicato a novembre 2015 dal Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Seremi), che riporta le analisi e le valutazioni sull’attività vaccinale condotta in Piemonte nel 2014 da parte dei servizi vaccinali.

 

(5 novembre 2015) Vaccinazione antinfluenzale: la campagna dell’Oms Europa

«Ogni anno, nel mondo, quasi 500 mila persone muoiono a causa di complicanze dell’influenza. Il 10% circa riguarda l’Europa. Tuttavia, molte di queste vite potrebbero essere salvate da una semplice azione: vaccinarsi contro l’influenza». Caroline Brown – Programme Manager all’Oms Europa su “Influenza e altri patogeni respiratori” – sottolinea il grave impatto della non vaccinazione sulla popolazione europea. «Ogni anno, oltre 30 milioni di persone residenti nella Regione europea dell’Oms decidono di vaccinarsi contro l’influenza stagionale» continua Caroline Brown ricordando che la vaccinazione dovrebbe interessare tutti gli over 65enni, le persone con patologie pregresse, le donne incinte e gli operatori sanitari. Per sostenere le campagne vaccinali antinfluenzali, l’Oms ha prodotto alcuni materiali che possono essere di supporto a operatori e cittadini: quattro depliant (Flyers - Flu Awareness Campaign) e quattro poster (Posters - Flu Awareness Campaign), divisi in base alla categoria a rischio, per cui la vaccinazione è raccomandata.

 

(29 ottobre 2015) Vaccinare o non vaccinare? Questo è il problema! …O forse no

È sempre più frequente in questo periodo imbattersi in dibattiti che hanno come argomento i vaccini. In particolare quelli sul “se” e sul “come” dovremmo vaccinare i nostri figli. Una questione senza dubbio importante in cui i media da un lato, e le autorità sanitarie dall’altro, giocano un ruolo fondamentale. Volendo supportare azioni di sanità pubblica basate su evidenze scientifiche, nell’ambito delle malattie prevenibili da vaccino, l’Ecdc ha condotto due studi per investigare la vaccine hesitancy (esitazione vaccinale), i cui risultati sono stati pubblicati a ottobre 2015 in due report: “Vaccine hesitancy among healthcare workers and their patients in Europe”, dedicato alla esitazione vaccinale tra gli operatori sanitari e i loro pazienti e “Rapid literature review on motivating hesitant population groups in Europe to vaccinate”, revisione di letteratura incentrata sul come motivare i gruppi di popolazione che mostrano esitazione vaccinale. Leggi il commento di Lucia Pastore Celentano e Irina Dinca (Ecdc).

 

(22 ottobre 2015) Pertosse in Europa: carenza di vaccino acellulare e impatto sui programmi di vaccinazione

All’inizio del 2015 l’Ecdc è stato informato della carenza di vaccino acellulare in alcuni Paesi dell’Unione europea (Ue) e dello Spazio economico europeo (See), causa di variazioni nelle politiche nazionali di vaccinazione in questi Stati. La carenza può essere dovuta a una ridotta capacità produttiva dell’antigene acellulare della pertosse (aP) usato nella formulazione finale dei vaccini combinati somministrati nei Paesi Ue/See, come anche a un aumento della domanda mondiale di vaccini combinati. Poiché esistono in commercio diversi tipi di vaccini combinati che contengono l’antigene aP è importante considerare le potenziali ricedute che una vaccinazione discontinua e in ritardo potrebbe avere nella prevenzione della pertosse e di tutte le altre malattie verso cui i vaccini combinati proteggono. Inoltre, visto il parallelo aumento della domanda vaccinale per la popolazione migrante e richiedente asilo in arrivo in Europa, è fondamentale programmare al meglio le strategie vaccinali. L’Ecdc ha pubblicato una valutazione del rischio. Il documento rapid risk assement Ecdc “Shortage of acellular pertussis-containing vaccines and impact on immunisation programmes in the Eu/Eea” (pdf 549 kb), pubblicato a ottobre 2015, suggerisce come prioritizzare le strategie vaccinali per ridurre la minimo l’impatto della malattia considerando la carenza di vaccino aP.

 

(22 ottobre 2015) Un evento previsto: il calo delle coperture vaccinali in Italia nel 2014

Negli ultimi anni si sta osservando un diffuso fenomeno di “vaccine esitancy” da parte dei genitori che si preparano ad affrontare le vaccinazioni per i loro figli. Questo si trasforma in una riduzione della copertura vaccinale (CV) nei bambini entro i 24 mesi di età con conseguente rischio di andare incontro alle malattie infettive prevenibili con la vaccinazione. Luciano Pinto, Giuseppe Di Mauro e Gianni Bona (Società italiana di pediatria preventiva e sociale, Sipps) commentano il calo delle CV pediatriche all’età di 24 mesi che emerge dagli ultimi dati pubblicati dal ministero della Salute. Leggi la riflessione (pdf 670 kb).

 

(8 ottobre 2015) Asset: la necessità di un nuovo approccio alla comunicazione nell'ambito della salute pubblica

Il calo delle coperture vaccinali registrato in Italia rivela la necessità di un nuovo approccio alla comunicazione nell'ambito della salute pubblica. Questa l'opinione che Stefania Salmaso, direttore del Cnesps-Iss, esprime nell’articolo “Numbers and evidence for a better health communication” sul sito del progetto europeo Asset, di cui l'Iss è partner, che si occupa di comunicazione del rischio in caso di epidemie e pandemie. Salmaso sottolinea l'importanza di una comunicazione concordata e pianificata con cura, basata su numeri e dati confermati, che eviti proclami eccessivi e che punti al coinvolgimento di tutte le persone coinvolte, dai medici ai pazienti. Senza dimenticare l'importante ruolo dei pediatri come mediatori fra le istituzioni sanitarie e i cittadini.

 

(8 ottobre 2015) Weekly epidemiological record: due articoli sulle vaccinazioni

Sul Weekly epidemiological record del 25 settembre 2015 due articoli interessanti affrontano il tema delle vaccinazioni. Il primo “Reducing pain at the time of vaccination: WHO position paper – September 2015” è il primo position paper dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dedicato all’attenuazione del dolore durante la somministrazione dei vaccini per via iniettiva. Il dolore associato alle iniezioni è causa di ansia e di notevole disagio per molti bambini che debbono essere vaccinati e anche per i loro genitori e per il personale sanitario che deve somministrare la vaccinazione, in particolare quando devono essere somministrati più vaccini nella stessa seduta vaccinale. Inoltre, la paura del dolore può portare a una riduzione dell’adesione alle vaccinazioni. Esistono strategie basate sulle evidenze per ridurre il dolore durante la vaccinazione che sono efficaci, praticabili, e non costose. Pertanto, l’Oms integra le informazioni disponibili, basandosi su una revisione sistematica di 55 interventi selezionati per la loro potenziale implementazione a livello globale, e presenta le strategie efficaci, generali ed età-specifiche, raccomandate per tutti i Paesi, identificando anche quelle che invece non sono efficaci.

Il secondo articolo “Rubella and congenital rubella syndrome control and elimination – global progress, 2000–2014” fa il punto sui progressi fatti a livello mondiale nell’eliminazione di rosolia e rosolia congenita durante il periodo 2000-2014. Dal documento emerge che nel periodo esaminato, la percentuale di Stati membri dell’Oms che ha introdotto la vaccinazione antirosolia è aumentata dal 51% (99 Paesi) al 72% (140 Paesi) e il numero di casi di rosolia notificati è diminuito da 670.894 a 33.068 casi. Nonostante questi importanti progressi, sono necessari ulteriori sforzi per migliorare le attività di sorveglianza e raggiungere l’eliminazione della malattia.

Per maggiori informazioni consulta il Weekly epidemiological record del 25 settembre 2015.

 

(1 ottobre 2015) Le coperture vaccinali in Italia nel 2014: qualche riflessione

Un’analisi retrospettiva delle coperture vaccinali nazionali dal 2000 al 2014 evidenzia la presenza di due fasi temporali: il periodo 2000-2012, con coperture sostanzialmente stabili ad eccezione di quelle per l’Hib e il morbillo per le quali si registra un incremento fino al 2007, e il periodo 2012-2014, in cui si evidenzia un decremento di tutte le coperture vaccinali, ma più accentuato per MPR. Il ministero della Salute ha, infatti, recentemente pubblicato le coperture vaccinali (CV) a 24 mesi d’età relative all’anno 2014 (coorte di nascita 2012). Leggi la riflessione a cura del reparto di Epidemiologia delle malattie infettive del Cnesps-Iss e consulta le infografiche sulle CV in Italia (dati dal 2000 al 2014).

 

(17 settembre 2015) Vaccinazioni: nuovi materiali dall’Oms

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) mette a disposizione di operatori e cittadini nuovi strumenti sul tema delle vaccinazioni: la review con i dati sul prezzo dei vaccini “Review of vaccine price data” presentati dagli Stati membri dell’Oms Europa e il video sull’European Action Plan 2015-2020. Anche di interesse il rapporto “Vaccination in acute humanitarian emergencies: a framework for decision making” pubblicato nel 2013.

 

(10 settembre 2015) L’Oms aggiorna le fact sheet sulla vaccinazione

Ogni anno, grazie ai vaccini, si evitano tra i due e i tre milioni di decessi nel mondo, eppure sono stimati in circa 18,7 milioni i bambini che non hanno ricevuto le vaccinazioni principali: sono alcuni dei dati presenti nell’aggiornamento Oms delle fact sheet sulla vaccinazione. Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

 

(3 settembre 2015) Politiche vaccinali: in California cade l’esenzione per opinioni personali e la rivista Vaccine affronta il tema dell’esitazione vaccinale

Alla fine di luglio scorso lo Stato della California (Usa) ha sancito che i convincimenti personali non sono motivo accettabile di esenzione dalle vaccinazioni e ha rinforzato il filtro scolastico, rendendo non legalmente ammissibile il rifiuto delle vaccinazioni per motivi religiosi o filosofici. In uno Stato tradizionalmente liberale come la California, l’adozione di una direttiva come questa è stata accolta da un vivace dibattito e un editoriale sul New England Journal of Medicine sottolinea la rilevanza dell’evento. Anche la prestigiosa rivista Vaccine offre, in questi giorni, uno spunto di riflessione pubblicando una monografia dedicata interamente alla cosiddetta esitazione vaccinale e intitolata “WHO Recommendations Regarding Vaccine Hesitancy”. Dunque, per aiutare gli operatori a confrontarsi con queste tematiche EpiCentro propone il commento di Stefania Salmaso (direttore Cnesps-Iss) sulla decisione della California e la presentazione redazionale della monografia sulla Vaccine Hesitancy.

 

(30 luglio 2015) L’Ema da parere positivo al primo vaccino antimalaria da utilizzare, al di fuori dell’Unione Europea, in combinazione con le altre misure di prevenzione

L’Agenzia europea del farmaco (European Medicines Agency, Ema) ha espresso parere positivo sul Mosquirix, il primo vaccino contro Plasmodium falciparum. Il vaccino è stato costruito con tecniche di ingegneria genetica utilizzando proteine del virus dell’epatite B ed induce protezione anche contro HBV. La valutazione Ems è stata formulata per l’utilizzo del vaccino al di fuori dell’Unione Europea, in zone endemiche per la malaria, per l’immunizzazione di bambini di età compresa tra le 6 settimane e i 17 mesi. Leggi l’approfondimento.

 

(16 luglio 2015) Vaccini anti-pneumococcici: l’utilizzo nei soggetti a rischio e l’eventuale ampliamento dell’offerta ai soggetti anziani

I dati relativi alle malattie invasive da pneumococco indicano frequenze poco elevate in Italia, con circa 750 casi segnalati annualmente negli ultimi 5 anni. Le fasce di età più colpite sono quelle 0-4 anni e ≥ 65 anni. Questi i principali dati che emergono dal rapporto Istisan 15/13 “Vaccini anti-pneumococcici: dati ed evidenze per l’utilizzo nei soggetti a rischio di qualsiasi età e per l’eventuale ampliamento dell’offerta ai soggetti anziani”, pubblicato dall’Iss a luglio 2015. Il documento sottolinea che nella consapevolezza delle scarse evidenze di efficacia di questi vaccini nei soggetti a rischio, le raccomandazioni per la vaccinazione variano da Paese a Paese: alcuni Paesi suggeriscono la somministrazione di PCV13 seguita dal vaccino polisaccaridico 23-valente (PPV23), sebbene i vantaggi della schedula sequenziale PCV13 + PPV23 non siano ancora definiti; altri (in particolare Francia, Germania e Regno Unito) raccomandano solo l’uso del PPV23. Per approfondire consulta il rapporto Istisan , che pubblica l'istruttoria tecnico-scientifica condotta da un gruppo di lavoro del Cnesps incaricato a giugno 2013 dal Ministero della Salute, su richiesta del Coordinamento inter-regionale della prevenzione. Tale istruttoria è stata conclusa a dicembre 2013.

 

(11 giugno 2015) Calendari vaccinali, il software Ecdc che mette a confronto le strategie dei Paesi Ue

Una piattaforma che permette di paragonare le politiche vaccinali dei Paesi europei: è il “Vaccine schedule”, il software messo a disposizione dall’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc). Il confronto può essere fatto tra i calendari vaccinali di due Paesi o per singola malattia tra più nazioni europee. Per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata sul sito dell’Ecdc.

 

(11 giugno 2015) Coperture vaccinali: le nuove infografiche

Consulta le infografiche di EpiCentro sulle coperture vaccinali a 24 mesi per vaccino anti-pneumococccico coniugato in alcune Regioni/PP.AA, per anno di rilevazione (coorti di nascita 2005-2009) e quelle per le coperture vaccinali per vaccino antimeningococco C in alcune Regioni italiane, per anno di rilevazione (coorti di nascita 2005-2010). I dati sono stati raccolti dal reparto di epidemiologia delle malattie infettive del Cnesps-Iss, in accordo con il ministero della Salute e con le Regioni.

 

(11 giugno 2015) Vaccinazione anti-meningococco B: dati ed evidenze per l’introduzione in nuovi nati e adolescenti

Analizzare le evidenze scientifiche disponibili relative all’immunogenicità, persistenza della risposta immunitaria e sicurezza del nuovo vaccino coniugato a quattro componenti contro il meningococco B (4CMenB) e al suo possibile impatto sui quadri clinici causati da Neisseria meningitidis B; illustrare le posizioni assunte da alcuni Paesi europei ed extraeuropei in merito all’utilizzo del nuovo vaccino; fornire elementi utili ai decisori per valutare l’opportunità di includere il nuovo vaccino nel calendario vaccinale e definire le modalità di utilizzo e la popolazione target dell’offerta vaccinale. Questi gli obiettivi del lavoro alla base del rapporto Istisan 15/12 “Vaccinazione anti-meningococco B: dati ed evidenze disponibili per l’introduzione in nuovi nati e adolescenti”, pubblicato dall’Iss a maggio 2015. Dai dati emerge che, pur se l’incidenza della malattia invasiva da meningococco sierogruppo B in Italia non è elevata (3,44 per 100.000 nei bambini nel primo anno di vita e 1,07 per 100.000 in quelli di età 1-4 anni), si tratta comunque di una patologia con un alto tasso di letalità e rischio di complicanze. Il vaccino 4CMenB mostra, ad oggi, un buon profilo di immunogenicità nei confronti delle malattie invasive da meningococco B, ma rimangono aperti alcuni quesiti relativi all’efficacia clinica, la durata della risposta immunitaria nel tempo e l’effetto della vaccinazione sulla circolazione del patogeno. Per l’attuazione di una strategia di vaccinazione estesa devono essere considerati anche gli aspetti relativi alle possibili ricadute dell’introduzione di questa vaccinazione sull’organizzazione dei servizi vaccinali e sull’accettazione da parte delle famiglie. Sulla base di considerazioni sul rischio/beneficio individuale, ad oggi, sembra esserci consenso sull’uso di questo vaccino nel corso di focolai epidemici e sull’offerta a gruppi ad alto rischio (es. i soggetti immunodepressi). Per approfondire consulta il rapporto Istisan , che pubblica l'istruttoria tecnico-scientifica condotta da un gruppo di lavoro del Cnesps incaricato a giugno 2013 dal Ministero della Salute, su richiesta del Coordinamento inter-regionale della prevenzione. Tale istruttoria è stata conclusa a giugno 2014.

 

(21 maggio 2015) Vaccinazione antinfluenzale, i dati di copertura per la stagione 2014-2015

Sul sito del ministero della Salute sono stati pubblicati i dati di copertura vaccinale antinfluenzale relativi alla stagione 2014-2015. Dalla stagione pandemica 2009-2010 si è assistito a un progressivo calo delle coperture vaccinali antinfluenzali nella popolazione generale e soprattutto nelle categorie per cui è raccomandata la vaccinazione, per le quali l’obiettivo minimo fissato dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2012-2014 è pari al 75%. Leggi il commento a cura di Caterina Rizzo, Antonino Bella (reparto Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss).

 

(14 maggio 2015) L’Oms aggiorna le fact sheet sulla vaccinazione

Ogni anno, grazie ai vaccini, si evitano tra i due e i tre milioni di decessi nel mondo, eppure sono stimati in oltre 21 milioni i bambini che non hanno ricevuto le vaccinazioni principali: sono alcuni dei dati presenti nell’aggiornamento Oms delle fact sheet sulla vaccinazione. Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

 

(14 maggio 2015) Sicurezza del vaccino antinfluenzale pandemico adiuvato nelle donne gravide e nei neonati

Non si evidenziano associazioni statisticamente significative fra la vaccinazione (con vaccino antinfluenzale adiuvato pandemico A/H1N1pdm09) e gli esiti nella donna e nel neonato. Nelle donne vaccinate sono state osservate con maggiore frequenza condizioni di rischio pre-esistenti, evidenziando come la gravidanza da sola non abbia costituito un motivo sufficiente per la vaccinazione. Questi i principali risultati dello studio di coorte retrospettivo condotto dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e prevenzione della salute (Cnesps) dell’Iss in quattro Regioni italiane (Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Puglia). L’indagine ha coinvolto 100.332 donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e ha utilizzato i dati estratti dai database amministrativi e dai registri correnti disponibili nelle Regioni partecipanti. L’analisi statistica è stata condotta utilizzando il modello di Cox, controllando per il potenziale confondimento dovuto alle caratteristiche sociodemografiche e alla storia clinica e riproduttiva delle donne. In Italia sono stati condotti con metodologia simile altri 2 studi di coorte per valutare la sicurezza del vaccino pandemico, uno in Emilia-Romagna, che non ha evidenziato associazione fra vaccino pandemico ed eventi indesiderati a 6 settimane dalla vaccinazione nella popolazione generale pubblicato su Vaccine nel 2013 “A population based cohort study to assess the safety of pandemic influenza vaccine Focetria in Emilia-Romagna region, Italy - part two”. L’altro studio, condotto in Lombardia, ha valutato gli esiti e la sicurezza del vaccino pandemico nelle donne gravide e nei neonati. I risultati sono stati pubblicati a maggio 2014 sul BmjEvaluation of safety of A/H1N1 pandemic vaccination during pregnancy: cohort study”. Per maggiori informazioni consulta il Rapporto Istisan 15/7 in italiano “Vaccino antinfluenzale pandemico (A/H1N1pdm09): valutazione degli esiti nelle donne gravide e nei neonati” (pdf 1,5 Mb), pubblicato a maggio 2015 e l’articolo in inglese pubblicato sulla rivista Vaccine a maggio 2015: “A/H1N1 pandemic influenza vaccination: A retrospective evaluation of adverse maternal, fetal and neonatal outcomes in a cohort of pregnant women in Italy”.

 

(23 aprile 2015) Settimana mondiale e europea delle vaccinazioni

Colmare il divario e raggiungere l’equità nei livelli delle vaccinazioni come sottolineato dal Global Vaccine Action Plan (Gvap): questo il focus dell’edizione 2015 della World Immunization Week (24-30 aprile), iniziativa mirata a promuovere l’uso dei vaccini per proteggere le persone di ogni fascia d’età. In questi giorni (20-25 aprile), anche nel vecchio continente si celebra l’importanza delle vaccinazioni con il 10 anniversario dell’European Immunization Week (Eiw), iniziativa di pochi giorni sfalsata rispetto a quella mondiale. Per aiutare gli operatori e i cittadini ad avere maggiori informazioni sull’andamento delle coperture vaccinali, EpiCentro, pubblica in forma grafica i dati italiani di copertura vaccinale (per anno e per Regione) sulla base dei dati del ministero della Salute e quelli mondiali (per il 2013) sulla base dei dati Oms/Unicef e segnala l’articolo che riporta il numero di casi gravi e di decessi dovuto a influenza registrati nella stagione influenzale 2014-2015. Leggi l’approfondimento.

 

(26 marzo 2015) Vaccinarsi in Veneto

Diffondere una corretta informazione sulla prevenzione delle malattie infettive e fornire strumenti conoscitivi approfonditi agli operatori sanitari del Veneto: sono gli scopi del portale Vaccinarsi in Veneto, realizzato nell’ambito del Piano di comunicazione regionale sulla prevenzione delle malattie infettive. Il sito si propone anche di supportare i genitori nella scelta di vaccinare i propri figli per cui, insieme a documenti strategici, come le coperture vaccinali regionali, sono disponibili numerose informazioni sulle vaccinazioni (dalle malattie prevenibili con il vaccino, alle reazioni avverse e la disinformazione). Per maggiori informazioni visita il portale.

 

(12 marzo 2015) Vaccinazioni e policymaking in Europa: un report Ecdc

Il processo decisionale sulle vaccinazioni da raccomandare nei singoli Paesi è un processo complesso. Non deve infatti tenere in considerazione solamente i rischi-benefici del vaccino ma deve considerare anche i valori e gli orientamenti culturali locali. Il nuovo report “Current practices in immunisation policymaking in Europe”, pubblicato dall’Ecdc a marzo 2015, descrive e sintetizza i processi legislativi nazionali e il ruolo dei gruppi consultivi tecnici (national technical advisory groups, Nitags) degli Stati membri, valutandone il contributo. Il documento, basato su una survey effettuata su 28 Paesi, mira infatti a capire meglio i processi decisionali di ogni Nitag e a esplorare le possibilità per collaborazioni e scambi di risorse. Per maggiori informazioni scarica il documento completo “Current practices in immunisation policymaking in Europe” (pdf 1,4 Mb).

 

(12 marzo 2015) Composizione del vaccino antinfluenzale per la stagione 2015-2016: le raccomandazioni Oms per l’emisfero nord

Il 26 febbraio 2015, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato le raccomandazioni sulla composizione del vaccino trivalente e di quello quadrivalente per la stagione influenzale 2015-2016 nell’emisfero settentrionale. Riguardo al primo, l’Oms raccomanda che le componenti siano: A/California/7/2009 (H1N1)pdm09, presente anche nel vaccino 2014-2015; una nuova variante antigenica di sottotipo H3N2 (A/Switzerland/9715293/2013) e una nuova variante di tipo B (B/Phuket/3073/2013). Riguardo ai vaccini quadrivalenti, l’Oms raccomanda l’inserimento del virus B/Brisbane/60/2008, in aggiunta ai tre segnalati per il trivalente. Per maggiori informazioni consulta il documento dell’Oms completo “Recommended composition of influenza virus vaccines for use in the 2015-2016 northern hemisphere influenza season” (pdf 80 kb), il comunicato su Eurosurveillance del 5 marzo 2015 e un estratto in italiano (pdf 168 kb) riportato sul sito della sorveglianza virologica Influnet dell’Iss.

 

(5 marzo 2015) Corte d'Appello di Bologna: nessun nesso causale tra vaccinazione e autismo

La corte d'Appello di Bologna ha ribaltato la sentenza del giudice del lavoro di Rimini che, nel 2012, aveva riconosciuto il diritto all’indennizzo (previsto dalla L. 210/92) per la famiglia di un bambino vaccinato nel 2002 con il vaccino trivalente MPR (morbillo-parotite-rosolia) a cui era stato successivamente diagnosticato l’autismo. Per maggiori informazioni leggi anche il Primo Piano dell’Istituto superiore di sanità e consulta i principali approfondimenti pubblicati su EpiCentro relativi al tema vaccini-autismo (“Alle origini dell’autismo”, del 27 novembre 2014, “Vaccini e autismo: nessuna associazione” del 24 aprile 2013, “Vaccini e autismo: cronistoria di una frode scientifica” del 17 marzo 2014, “Vaccinazione MPR e autismo: una rassegna di letteratura” del 19 aprile 2012, “Il caso Wakefield: ecco com’è andata a finire” dell’11 febbraio 2010), e sull’importanza delle vaccinazioni (“Vaccinazioni e “spending review”: i costi evitabili delle malattie prevenibili” del 19 giugno 2014 e “Vaccini: troppo dimenticati i perché a loro favore” del 9 marzo 2014). Scarica il testo della Sentenza 1767/14 (pdf 201 kb) pubblicata il 13 febbraio 2015.

 

(19 febbraio 2015) Ancora a proposito di coperture vaccinali

In seguito alla pubblicazione da parte del ministero della Salute delle coperture vaccinali a 24 mesi d’età, relative all’anno 2013 (coorte di nascita 2011) ad agosto 2014, e al recente richiamo da parte dell’Oms circa la riduzione delle coperture vaccinali (CV) per morbillo nei bambini in Italia, molti organi di stampa hanno ripreso e amplificato le informazioni circa l’andamento delle coperture vaccinali in nel nostro Paese. L’argomento è certamente complesso e impone una riflessione più articolata e approfondita, per comprendere meglio l’accentuarsi di un clima di minore fiducia nei confronti delle vaccinazioni, che si registra da qualche anno in Italia, come in al­tre nazioni. Per questo, il Reparto di Epidemiologia delle malattie infettive, (Cnesps-Iss) ha analizzato le coperture vaccinali a 24 mesi per Regione dal 2006 al 2013 concentrandosi su due vaccini: l’antipolio e la prima dose di antimorbillo. Leggi l’approfondimento (pdf 328 kb).

 

(19 febbraio 2015) Veneto: vaccinazioni, dubbi e risposte

Alcune malattie infettive sembrano scomparse e i genitori a volte si chiedono per quale motivo è necessario continuare a vaccinare i propri figli. Negli ultimi decenni si è un po’ persa la percezione del rischio legata alla conoscenza dei danni determinati da alcune malattie infettive, mentre destano preoccupazione eventi avversi dovuti alla somministrazione di vaccino. È invece importante conoscere la probabilità di contrarre una certa malattia e le sue complicanze e confrontarla con la probabilità di sviluppare effetti collaterali causati dalla vaccinazione. Per aiutare i genitori a trovare le risposte di cui hanno bisogno, per garantire un futuro sereno e di salute ai propri figli e alla comunità la Regione Veneto e il progetto GenitoriPiù pubblicano il documento “Vaccinazioni: dubbi e risposte. Un aiuto tra vere e false informazioni” (pdf 1 Mb). L’opuscolo è rivolto prevalentemente ai genitori che richiedono un approfondimento di informazione sulle vaccinazioni durante il colloquio con gli operatori dei servizi vaccinali.

 

(29 gennaio 2015) Vaccinazioni pediatriche: le domande difficili

Il dipartimento di Prevenzione della Asl CN2 Alba Bra della Regione Piemonte mette a disposizione degli utenti un documento di supporto ai genitori che desiderano conoscere meglio il tema delle vaccinazioni pediatriche. Nelle quaranta pagine di testo si affrontano numerosi aspetti: dalla sicurezza dei vaccini all’obbligo vaccinale, con focus specifici su alcune patologie (come poliomielite, difterite, tetano e morbillo) e sui falsi miti che circolano sui vaccini. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 914 kb).

 


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Ultimo aggiornamento della pagina: 13 febbraio 2019