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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Settimana europea delle vaccinazioni 2007: la situazione in Europa



La Settimana europea delle vaccinazioni coinvolge nove Paesi dell’Unione Europea: Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Malta, Romania, Slovacchia, Ungheria e Italia (limitatamente alla Provincia autonoma di Bolzano).

 

Nell’Unione Europea le vaccinazioni hanno eliminato, o almeno messo sotto controllo, malattie altamente contagiose o malattie infettive mortali. Tuttavia, con l’eccezione del vaiolo che è stato eradicato, gli alti livelli di vaccinazione devono essere mantenuti per evitare che malattie come il tetano, la difterite, il morbillo o la poliomielite possano riprendere a diffondersi, causando morti, disabilità e costi economici ingenti per i sistemi sanitari

 

Inoltre la disponibilità di nuovi vaccini, sicuri ed efficaci, può offrire nuove opportunità contro malattie come la pertosse, la meningite batterica e l’epatite virale, che potrebbero essere facilmente controllate con le vaccinazioni.

 

Gli obiettivi dell’Oms per l’eradicazione della polio e l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita sono stati punti di riferimento importanti per i sistemi sanitari dei Paesi dell’Unione Europea.

 

L’ultimo caso in Europa di paralisi flaccida causata dalla polio è stato riportato in Turchia nel 1998, e nel giugno 2002 la regione è stata dichiarata libera dalla polio. Rimane però il rischio che il virus della polio possa venire importato da Paesi dove è ancora presente.

 

Per quanto riguarda il morbillo, l’incidenza è diminuita notevolmente negli ultimi 10 anni grazie alla diffusione della strategia della vaccinazione con due dosi. Tuttavia non è stato raggiunto l’obiettivo dell’eliminazione, e pochi Paesi sono riusciti a mantenere l’incidenza sotto il tasso di 1 su 1 milione negli ultimi anni. Nonostante sia in calo ovunque, in alcuni Paesi è stata osservata una recrudescenza dell’infezione: in Polonia (1998), nei Paesi Bassi (1999-2000), in Spagna (2001-2002) e in Lituania (2002). Negli ultimi due anni sono stati riportati focolai di morbillo in vari Paesi dell’Unione Europea.

 

 

I progetti comunitari

Il successo di un programma di vaccinazione non è necessariamente legato al livello socioeconomico di un Paese: a volte, per ragioni complesse, Paesi ricchi con investimenti consistenti nel settore sanitario riportano coperture vaccinali più basse rispetto a Paesi più poveri, e hanno incidenze più alte di malattie prevenibili con vaccini.

A volte il motivo per cui la copertura vaccinale diminuisce in un Paese è l’assenza della malattia, che porta a sottostimare il pericolo reale.

Paradossalmente, quindi, il successo dei vaccini può diventare la causa della sfiducia nelle vaccinazioni: in assenza di una diffusione ampia ed evidente della malattia, spesso la fiducia nei confronti dei vaccini viene superata dai timori per gli eventi avversi.

 

Per questo motivo fornire informazioni chiare e scientificamente fondate sulla sicurezza dei vaccini rimane un tema prioritario per l’Unione Europea, che finanzia diversi progetti in corso:

  • Venice (Vaccine European New Integrated Collaboration Effort): il progetto ha lo scopo di favorire la diffusione di conoscenze e best practice relative ai vaccini, e di sviluppare ulteriormente la collaborazione fra i vari Stati membri
  • Euvac.Net: l’obiettivo è creare una rete di sorveglianza comunitaria per le malattie prevenibili con i vaccini (morbillo, rosolia, rosolia congenita, pertosse, varicella e orecchioni) mediante l’uso di metodi di sorveglianza epidemiologica e di laboratorio. Inoltre il progetto si propone di migliorare negli Stati membri i sistemi di sorveglianza delle malattie prevenibili con i vaccini
  • Vacsatc: lo scopo del progetto è di migliorare i programmi di vaccinazione per quanto riguarda la conoscenza sull’attitudine ai vaccini e alla formazione del personale medico e paramedico.

I vaccini e l’Ecdc

Le vaccinazioni sono un tema prioritario anche per l’Ecdc, le cui azioni principali sono:

  • fornire consigli basati sull’efficacia delle politiche vaccinalio
  • rafforzare la sorveglianza delle malattie prevenibili con i vaccini nell’Unione Europea e fornire maggiori informazioni per decisioni sulle vaccinazioni
  • migliorare la sorveglianza degli eventi avversi delle vaccinazioni, per fornire le prove migliori possibili della sicurezza dei vaccini ai cittadini e ai decisori
  • promuovere la formazione sui temi riguardanti i vaccini e le malattie prevenibili con i vaccini nell’Unione Europea
  • migliorare la risposta ai focolai delle malattie prevenibili con i vaccini nell’Unione Europea
  • migliorare la comunicazione sulla sicurezza dei vaccini e fornire al pubblico la migliore informazione possibile sulle malattie prevenibili con i vaccini.

 

Data di creazione della pagina: 19 aprile 2007