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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Documentazione

Modello decisionale per scelte vaccinali: l’esperienza della Lombardia

Un modello di assunzione delle scelte vaccinali, basato sulla completezza e trasparenza delle conoscenze che informano la decisione politica. Così la Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia offre il suo contributo al sistema, fornendo uno strumento per i decisori che sono chiamati a compiere scelte circa l’introduzione, o la modifica, dell’offerta vaccinale. Si tratta di un framework multidimensionale che organizza e sintetizza le informazioni necessarie a supportare il processo decisionale, in un modello inclusivo, trasparente e sostenuto da criteri di evidenza. La presentazione di Maria Gramegna e Alessandra Piatti (pdf 224 kb), UO Prevenzione, Direzione Generale Welfare, Regione Lombardia.

 

Sorveglianza delle malattie infettive in Lombardia. Report 2014

Nel 2013, in Lombardia, le patologie infettive più frequentemente notificate sono state quelle le malattie esantematiche caratteristiche dell’infanzia, in particolare la varicella (243 casi per 100.000 abitanti) e la scarlattina (76 casi per 100.000 abitanti). In termini di frequenza seguono le patologie gastrointestinali, con le salmonellosi non tifoidee (15 casi per 100.000 abitanti) e le diarree infettive (41 casi per 100.000 abitanti). Sono alcuni dei dati presenti nel rapporto “Sorveglianza delle malattie infettive in Lombardia” (pdf 2,2 Mb) pubblicato a luglio 2014. Il report descrive il quadro della malattie infettive soggette a notifica relativo all’anno 2013 e fornisce alcuni approfondimenti relativi alla tubercolosi. In allegato è riportato un estratto del documento “Interventi strategici per la prevenzione dell’infezione, la sorveglianza e il controllo della malattia tubercolare in Regione Lombardia” di cui alla Dgr 4489 del 13 dicembre 2012 “Revisione ed aggiornamento degli interventi di sorveglianza, prevenzione, profilassi e controllo delle malattie infettive".

 

Sorveglianza delle malattie infettive in Lombardia. Report 2012

Nel 2012, in Lombardia, sono state notificate soprattutto malattie esantematiche infantili (in particolare varicella e scarlattina) e patologie gastrointestinali tra le quali le salmonellosi non tifoidee (16 per 100.000 abitanti) e le diarree infettive (61 per 100.000 abitanti). Tra le patologie rilevanti in termini di gravità clinica, le malattie invasive meningococciche si attestano a 32 casi nel 2012 e le malattie invasive pneumococciche a 288 casi. Sono questi alcuni degli aspetti evidenziati nel report 2012 della Regione Lombardia “Sorveglianza delle malattie infettive in Lombardia” (pdf 988 kb) in cui è vi inoltre un approfondimento sul tema della listeriosi.

 

Malattie infettive in Lombardia: la situazione al mese di novembre 2009

Secondo il report della Regione Lombardia sulle malattie infettive, i casi di Aids si sono ridotti nel tempo, anche grazie alle terapie antiretrovirali che rendono cronico lo stato di sieropositività. Sono circa 45 mila i lombardi sieroposotivi, il 65% dei quali maschi e il 71% compreso nella fascia di età 25-54 anni. Per quanto riguarda l’influenza pandemica da virus A/H1N1v, la percentuale di ospedalizzazione è risultata bassa e del tutto simile a quella dell’influenza stagionale. La malattia invasiva pneumococcica è progressivamente aumentata a partire dal 2006, a carico soprattutto delle fasce di età 0-4 anni e oltre i 70 anni. Scarica il rapporto (pdf 740 kb).

 

Malattie infettive in Lombardia: segnalazioni e notifiche a dicembre 2007 e maggio 2008

La Regione Lombardia presenta due nuovi rapporti sulla situazione epidemiologica delle malattie infettive soggette a notifica segnalate da ospedali, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. I dati sono provvisori, ma rappresentano comunque indicazioni utili per verificare trend ed eventuali emergenze. Scarica il report sulla situazione aggiornata a dicembre 2007 (pdf 137 kb) e quello sulla situazione aggiornata a maggio 2008 (pdf 128 kb).

Analisi dei percorsi diagnostico-terapeutici in oncologia: i tumori del colon, del retto e della mammella

Come vengono assistite e curate le persone con tumore del colon-retto? Le Asl Milano 1 e Milano 2 hanno cercato di rispondere a questa domanda raccogliendo le informazioni disponibili in diverse banche dati relative ai residenti delle due Aziende. Le Asl condividono l’attività di registrazione dei tumori tramite la struttura unica del Registro Tumori delle Asl della Provincia di Milano. I risultati dell’indagine sono raccolti nella monografia “Analisi dei percorsi diagnostico-terapeutici in oncologia: i tumori del colon e del retto”, pubblicata a ottobre 2015 e disponibile sul sito di Epidemiologia & Prevenzione. Il documento costituisce la continuazione della precedente ricerca sugli indicatori del tumore della mammella condotta in sei Asl lombarde i cui risultati sono raccolti e pubblicati (nel 2014) nel documento “Analisi dei percorsi diagnostico-terapeutici in oncologia: i tumori della mammella”.

 

Situazione nutrizionale ed eccesso ponderale nella Asl di Milano

Si stima che nella Asl di Milano il 30% degli adulti di età compresa tra i 18 e i 69 anni, presenti un eccesso ponderale che comprende sovrappeso (23%) e obesità (7%). I dati sul consumo di frutta e verdura evidenziano il consumo di 3-4 porzioni al giorno da parte del 40% degli intervistati mentre solo il 10% consuma le 5 porzioni quotidiane raccomandate. Inoltre i dati di OKkio alla Salute sui bambini indicano che l’eccesso ponderale è un problema che interessa il 27% degli intervistati. Sono alcuni dei dati della Asl di Milano ottenuti dagli studi OKkio alla Salute e Passi e pubblicati in occasione dell'Obesity day 2011. Per maggiori informazioni scarica le schede Passi “Sovrappeso e obesità Asl di Milano” (pdf 242 kb) e “Rapporto sullo stato nutrizionale dell'Asl di Milano” (pdf 240 kb), i risultati dell’indagine 2010 della Asl di Milano di OKkio alla Salute (pdf 1,5 Mb) e il depliant “Per una crescita sana: informazioni utili per genitori e bambini” (pdf 1,3 Mb).

 

Trattamento del tabagismo: linee di indirizzo in Lombardia

Il fumo è la prima causa evitabile di morte nei Paesi occidentali e in Lombardia il numero complessivo di decessi per patologie fumo correlate è stimabile intorno a 26 mila. I Centri per il trattamento del tabagismo (Ctt) in Lombardia sono 49 e hanno trattato oltre 2 mila persone (dati 2006). Gli approcci metodologici e clinici dei Ctt lombardi sono molto eterogenei e a questo proposito la Regione, con la Dgr 12408 del 24 novembre 2009 (pdf 88 kb), ha approvato le linee d’indirizzo “Centri per il trattamento del tabagismo: Requisiti metodologico-organizzativi e raccomandazioni cliniche” (pdf 1 Mb). Tra le indicazioni per il miglioramento del servizio dei Ctt sono state approvate: la capacità di personalizzare l’intervento (approccio multidisciplinare); l’efficienza delle strutture (pochi giorni di attesa, orari di accesso favorevoli, ambienti che consentano la differenziazione dell’utenza, personale competente); l’adeguatezza della valutazione di dipendenza dal fumo (motivazionale e biomedica); il ricorso a trattamento farmacologico per gli utenti astinenti; l’accesso a counselling individuale e di gruppo; la presenza di interventi per prevenire le ricadute; la disponibilità di materiale di aiuto e di counselling telefonico e la promozione di esercizio fisico.

Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) - Regione Lombardia - Analisi dell’evento nascita - anno 2020

Rapporto pubblicato a febbraio 2022 che presenta i dati relativi ai 68.120 parti verificatisi in Lombardia nel 2020 e corrispondenti a 69.224 nati in 59 punti nascita. Per approfondire consulta il rapporto completo “Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) - Regione Lombardia - Analisi dell’evento nascita - anno 2020” e visita: la pagina del sito della Regione Lombardia dedicata agli Open Data – Osservatorio Epidemiologico e la pagina dell’Istituto Mario Negri dedicata alla salute materno infantile.

 

Certificato di assistenza al parto (CedAP) Analisi dell’evento nascita anno 2014

Continua il calo nel numero dei nati in Regione, con 85.625nati nel 2014 rispetto 87.581 nel 2013 e 95.408 nel 2012. Le madri con cittadinanza straniera costituiscono il 29,8% del totale delle madri mentre l’età media delle mamme al momento del parto è pari a 33,6 per le italiane e 30,1 per le straniere. Il 25,9% delle madri ha una scolarità medio‐bassa mentre il 31% risulta laureata o con diploma universitario. Il 65% delle madri ha un’attività lavorativa e l’8,3% risulta disoccupata.Sono alcuni dei dati del rapporto regionale della Lombardia “Certificato di assistenza al parto (CedAP). Analisi dell’evento nascita anno 2014”, realizzato in collaborazione con l’IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. Dai dati emerge anche che un numero di visite inferiori a 4, assunto quale indicatore di assistenza insufficiente, viene effettuato dal 9,2% delle donne; una prima visita in gravidanza a una età gestazionale ≥12 settimane, anch’esso assunto quale indicatore negativo di assistenza, si osserva nel 2,8% delle donne italiane e 12,8% delle donne straniere. Inoltre, il 73,5% dei parti, nel 2014, è avvenuto nei 32 punti nascita, sui 71 operanti in Regione, che assistono oltre 1000 parti/anno. Il tasso di gravidanze pretermine è il 6,9%, quello di gravidanze post-termine è 0,12%. Per maggiori dettagli consulta il documento completo “Certificato di assistenza al parto (CedAP) Analisi dell’evento nascita anno 2014” (pdf 740 kb).

 

Certificato di assistenza al parto (CedAP) Analisi dell’evento nascita anno 2012

Continua il calo nel numero dei nati in Regione, con 95.408 nati nel 2012 rispetto a 97.483 nel 2011 e 100.975 nel 2010. Le madri con cittadinanza straniera costituiscono il 28,9% del totale delle madri mentre l’età media delle mamme al momento del parto è pari a 33,5 per le italiane e 29,6 per le straniere. Il 29,2% delle madri ha una scolarità medio-bassa mentre il 27,5% risulta laureata o con diploma universitario. Il 67% delle mamme ha un’attività lavorativa e il 6,6% risulta disoccupata. Sono alcuni dei dati del rapporto regionale della Lombardia “Certificato di assistenza al parto (CedAP) Analisi dell’evento nascita anno 2012”, prima edizione che la Regione redige, in collaborazione con l’IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. Dai dati emerge anche che un numero di visite inferiori a 4, assunto quale indicatore di assistenza insufficiente, viene effettuato dall’11,7% delle donne; una prima visita in gravidanza a una età gestazionale ≥12 settimane, anch’esso assunto quale indicatore negativo di assistenza, si osserva nel 3,2% delle donne italiane e 14,1% delle donne straniere. Inoltre, il 72,4% dei parti, nel 2012, è avvenuto nei 33 punti nascita, sui 75 operanti in Regione, che assistono oltre 1000 parti/anno. Il tasso di gravidanze pretermine è il 6,8%, quello di gravidanze post-termine è 0,13%. Per maggiori dettagli consulta il documento completo “Certificato di assistenza al parto (CedAP) Analisi dell’evento nascita anno 2012” (pdf 823 kb).

 

Allattamento al seno: indagine 2012

Monitorare la prevalenza dell’allattamento al seno esclusivo al momento della dimissione, alla prima, alla seconda e alla terza vaccinazione e monitorare la prevalenza delle donne fumatrici durante e dopo la gravidanza: sono questi i due obiettivi specifici dello studio “Prevalenza, esclusività e durata dell’allattamento al seno in Regione Lombardia” condotto nel 2012 e confrontato con i dati del 2006. I risultati, emersi da 1898 interviste, rivelano che rispetto alla precedente rilevazione, i tassi di allattamento esclusivo sono aumentati alla prima (da 38,4% a 47,3%) e alla seconda vaccinazione (da 19,1% a 27%) e, alla terza vaccinazione, un bambino su tre è ancora allattato al seno. Rispetto al focus su allattamento al seno e fumo di sigaretta emerge che del 27% di donne che fumava prima della gravidanza solo il 4% prosegue durante la gestione.

 

Gli screening oncologici in Lombardia. Report dei dati di attività 2017

Una fotografia delle attività dei centri screening per la diagnosi precoce del cancro della mammella, del colon retto e della cervice uterina operanti nel territorio lombardo, aggiornate ogni anno dalle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) e inviate al Ministero della Salute: questa la panoramica offerta dal rapporto “Gli screening oncologici in Lombardia. Report dei dati di attività 2017” pubblicato a novembre 2019 dalla Regione Lombardia. I programmi di screening mammografico e colorettale sono attivi dal 2007, mentre quello relativo alla cervice uterina è in fase di completamento. Dai dati emerge che, nel 2017 sono state invitate alla mammografia di screening 611.891 donne in età target 50-69 anni e hanno aderito in 363.193 (con un tasso di adesione pari a 67,1%). Di queste, 19.189 sono risultate positive, con un tasso di approfondimento del 5,3%. Nello stesso anno sono state invitate 1.260.441 persone (uomini e donne) di età compresa fra 50 e 69 anni all’esecuzione del test di screening per la prevenzione del tumore del colonretto con un'adesione pari a 576.399 (pari al 47,4%). Di queste 26.492 sono risultate positive, mentre 8459 hanno avuto una diagnosi di patologia. Infine 210.910 donne in età target sono state invitate a sottoporsi allo screening cervicale. Hanno aderito in 99.700 per il pap test e 3290 per l'HPV-DNA. Da ultimo 2658 sono state inviate a colposcopia dopo pap test positivo e 358 hanno avuto una diagnosi di CIN2+(neoplasia intraepiteliale cervicale di alti grado) o di tumore. Per approfondire consulta il documento completo “Gli screening oncologici in Lombardia. Report dei dati di attività 2017” (pdf 1 Mb).

 

Banca dati sul disagio psichico

Il 23 ottobre 2014 è stata pubblicata “Banca dati sul disagio psichico”, la prima monografia dedicata all’argomento nel territorio della Asl Milano 1, a cura dell’Osservatorio epidemiologico e dei registri specializzati. Si tratta di uno strumento che permette di indagare il fenomeno del disagio a partire dai dati provenienti dall’intero set dei flussi informativi amministrativi attraverso i quali vengono registrate tutte le prestazioni (come visite specialistiche e ricoveri) e i consumi di farmaci della popolazione assistita. Tramite procedura di record linkage, l’Osservatorio epidemiologico ha sviluppato specifici algoritmi che hanno portato alla realizzazione della Banca dati nella quale sono stati reclutati sia i soggetti a cui è stata individuata una diagnosi di disturbo mentale, sia coloro che, pur in assenza di specifico codice diagnostico a livello di flusso, presentano consumi in termini di prestazioni specialistiche e/o di farmaci che rimandano a un possibile disagio psichico. Per l’anno 2012, risultano inclusi nella Banca dati 85 mila soggetti, di cui 22 mila adulti con diagnosi psichiatrica.

 

La disabilità da gravi cerebrolesioni acquisite in Provincia di Bergamo. 2006-2011

L'Asl di Bergamo, in collaborazione con la Provincia, ha condotto uno studio epidemiologico, retrospettivo, sulle gravi cerebro lesioni acquisite (un danno cerebrale dovuto a trauma o ad altre cause tale da determinare una condizione di coma di durata non inferiore alle 24 ore, e menomazioni senso-motorie, cognitive o comportamentali permanenti). Il lavoro, messo a punto dal Servizio Epidemiologico per il periodo 2006-2011 attraverso l’analisi delle Schede di dimissione ospedaliera (Sdo), ha portato all’identificazione di quasi ventimila soggetti univoci con almeno un ricovero per questo problema con un trend annuale in leggero decremento e una prevalenza quantitativa del genere maschile (58%). Per maggiori informazioni consulta il sito dell’Asl di Bergamo e scarica il testo “Epidemiologia delle Gca in Provincia di Bergamo (2006-2011)” (pdf 130 kb).

 

I comportamenti relativi alla salute della bocca nei bambini dai 3 ai 6 anni

La scuola è in grado di influenzare in modo significativo alcuni comportamenti legati alla salute orale. In particolare, chi ha partecipato al programma didattico ha il doppio delle probabilità di lavarsi i denti rispetto a chi non lo ha fatto. E, inoltre, consuma più frutta a merenda e assume più fluoro dei coetanei. I risultati che emergono dal progetto “Promozione della salute orale in Lombardia” suggeriscono come interventi simili potrebbero essere inseriti in modo stabile nei programmi scolastici e condotti autonomamente dalle scuole in modo efficace, con un modesto supporto degli operatori sanitari nella formazione dei docenti. Per i dettagli, scarica lo studio (pdf 40 kb) e consulta il sito della Asl Milano 2.

 

Lo stato di salute della popolazione milanese

È disponibile sul sito della Asl di Milano l’Atlante 2005: ricoveri e mortalità a Milano, uno studio condotto dagli epidemiologi della Asl cittadina che raccoglie i dati sui ricoveri ospedalieri e i decessi tra il 1990 e il 2004. Si tratta del primo rapporto completo sullo stato di salute della popolazione milanese, uno strumento utile per calibrare e programmare gli interventi sanitari. Leggi il comunicato stampa.

Piano integrato locale di promozione della salute 2016

Documento della Regione Lombardia pubblicato a febbraio 2016, contenente le indicazioni relative alla stesura del “Piano integrato locale di promozione della salute 2016” (zip 589 kb), il testo annuale di programmazione integrata degli interventi finalizzati sia alla promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute, alla prevenzione dei fattori di rischio comportamentali nei contesti di comunità, e di raccordo/orientamento con tutti gli attori coinvolti. Le indicazioni, coerenti con quanto previsto dalla normativa, presidiano, dal punto di vista generale: l’esigenza di incrementare l’appropriatezza professionale e organizzativa degli interventi dando quindi continuità al percorso avviato nel 2008; la fase di riorganizzazione del Servizio socio-sanitario regionale, alla luce di quanto previsto dalla normativa regionale; l’obiettivo di sostenere una programmazione sistemica sul piano metodologico, operativo e valutativo, quindi coerente al Piano regionale della prevenzione 2015–2018.

 

5° Rapporto sulle attività di prevenzione collettiva e di promozione della salute. Anno 2013

Il rapporto 2014 della Asl di Lecco, è uno strumento utile a tutti gli operatori sanitari e i portatori di interesse per conoscere i dati di attività e i risultati ottenuti dalle azioni intraprese sul territorio della Asl. Il documento fornisce infatti un quadro generale sulla popolazione residente, sul sistema di informativo lecchese e sulle attività di promozione della salute. Ampio spazio viene inoltre dato alle azioni di prevenzione intraprese a tutela della salute dei lavoratori, ai dati sulla qualità dell’ambiente indoor e outdoor e all’epidemiologia delle malattie infettive sul territorio e le attività per prevenirle. Per maggiori informazioni consulta il documento completo (pdf 2,4 Mb).

 

Rapporto 2009 sulle attività di prevenzione della Provincia di Lecco

Secondo il rapporto 2009 sulle attività di prevenzione medica della Asl della Provincia di Lecco, tra i principali guadagni di salute per la popolazione locale si segnalano: il trend in riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari (34,6%) e dei tumori (32,3%); la progressiva riduzione del tasso annuo di incidenza degli infortuni sul lavoro nel corso dell’ultimo decennio, soprattutto nel comparto delle costruzioni edili e in particolare negli infortuni gravi; un costante miglioramento delle acque destinate al consumo umano; una tendenza costante alla riduzione delle salmonellosi non tifoidee; l’elevata adesione allo screening del tumore della mammella e la crescente adesione a quello del colon-retto (56% della popolazione target); l’elevata diffusione dell’attività fisica nella popolazione adulta (gruppi di cammino) e nei bambini delle scuole primarie (Piedibus). Scarica il rapporto (pdf 409 kb).

 

Promozione della salute in Lombardia: indirizzi per la programmazione 2010

A conclusione del progetto formativo regionale del biennio 2008-2009 “Laboratorio di valutazione dei piani integrati degli interventi di promozione della salute”, è stato prodotto il documento “Sintesi conclusive delle indicazioni formative” che raccoglie gli aspetti essenziali dei contenuti formativi sviluppati nel percorso partecipato tra U.O. Governo della Prevenzione, Asl e formatori del Dors Regione Piemonte. Il documento contiene le indicazioni per lo sviluppo integrato, efficace ed efficiente della pianificazione aziendale degli interventi di promozione della salute, che rappresentano le linee di indirizzo per l’aggiornamento dei Piani integrati locali degli interventi di promozione della salute per l'anno 2010 (pdf 335 kb).