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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Documetazione

Analisi delle segnalazioni delle infezioni da Hiv nei residenti della provincia di Chieti negli anni 2006-2012

Nel periodo 2006-2012, i Centri clinici regionali ed extraregionali relativi ai residenti nella Provincia di Chieti hanno segnalato 93 casi di infezione da virus Hiv. Di questi, il 15% sono cittadini stranieri e il 22% sono donne. L’età mediana dei casi alla prima positività è di 38 anni, più bassa nelle donne (34 anni) rispetto agli uomini (39 anni), e nei cittadini stranieri (36 anni) rispetto agli italiani (39 anni). Per quanto riguarda i fattori di rischio, in oltre 8 casi su 10 si riscontrano comportamenti sessuali a rischio e in circa 1 paziente su 5 sono presenti anche altre infezioni (Hbv, Hcv, Hpv e sifilide). Notevole, per tutte le sue conseguenze clinico-assistenziali, è il problema del ritardo diagnostico dato che 4 casi su 10 al momento della diagnosi hanno livelli di linfociti cd4 inferiori a 350 per μl. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 213 kb).

 

Analisi delle notifiche delle malattie infettive nella Regione Abruzzo negli anni 2008-2011

Tra il 2008 e il 2011, i Sevizi igiene, epidemiologia e sanità pubblica abruzzesi hanno ricevuto 7566 segnalazioni di malattie infettive, di cui 7239 tra residenti. La malattie più frequentemente notificate nelle varie classi sono tetano (5 casi, classe I), varicella e salmonellosi (rispettivamente 4311 e 305 in classe II). Tra le malattie prevenibili con vaccino in classe II sono stati notificati, tra i residenti, 91 casi di morbillo e 165 casi di rosolia. Da segnalare anche i 189 casi di Tubercolosi tra i residenti (classe III), 90 focolai epidemici (di cui 4 di dermatofitosi, 18 di tossinfezioni alimentari, 48 di pediculosi e 20 di scabbia) per la classe IV e 1246 notifiche dei residenti per “gastroenteriti” (232) e casi di mononucleosi infettiva (284) per la classe V. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 996 kb).

 

Epidemiologia delle infezioni da Hiv nella Regione Abruzzo negli anni 2006-2011 

I centri clinici di malattie infettive di Teramo, L’Aquila, Avezzano, Pescara, Chieti e Vasto, incaricati di segnalare i nuovi casi di sieropositività in Regione, nel periodo 2006-2011, hanno riferito 253 nuovi casi di infezione Hiv, di cui 211 tra residenti in Abruzzo. Tra questi ultimi, il 22% sono cittadini stranieri e il 25% donne. L’età mediana della diagnosi è 33 anni per le donne 41 anni per gli uomini. L’analisi dei fattori di rischio rivela che nel 91% dei casi l’infezione è causata da comportamenti sessuali a rischio (eterosessuali e omosessuali) e solo per il 4% legata all’uso di droghe per via iniettiva. A causa della frequente trasmissione sessuale del virus, il 30% dei casi presenta coinfezioni da patologie come Hbv, Hcv, Hpv e sifilide. Inoltre appare molto importante il fenomeno dei late presenters, persone che arrivano alla diagnosi con bassi livelli di linfociti Cd4 e/o un quadro di Aids conclamato. Il 39% dei pazienti a cui viene riferita una diagnosi di sieropositività ha infatti valori inferiori a 200 Cd4 per μl e il 16% una concentrazione compresa tra i 200 e 349 Cd 4 per μl. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 472 kb), presentato a novembre 2012.

Fad: “Stili di vita salutari nei bambini in età scolare”

È partito il programma di Formazione a distanza (Fad) sull’alimentazione rivolto ai pediatri e a tutti i professionisti sanitari delle Asl della Regione Abruzzo. Questa Fad è parte integrante del Programma “A scuola… di salute”, previsto nell’ambito del Prp 2014-2018 della Regione Abruzzo. Il corso è formato da un dossier, strutturato in capitoli, realizzato sulla base di una revisione aggiornata della letteratura scientifica evidence based, da una serie di casi sceneggiati e di domande di verifica. Il corso deve essere completato entro il 31 dicembre 2017. Per maggiori informazioni consulta il sito dedicato.

 

Uso e abuso di sostanze stupefacenti in Abruzzo (anno 2006)

Consumo di psicostimolanti e di alcol in aumento tra i giovani, insieme all’assunzione combinata di più sostanze. È quanto emerge dall’analisi sul fenomeno di uso e abuso di sostanze stupefacenti in Abruzzo nel 2006, presentata nel rapporto a cura dell’Osservatorio epidemiologico regionale sulle tossicodipendenze. La familiarità è il principale fattore di rischio associato all’uso di cannabis, alcol e tabacco. Attorno a Pescara e Teramo e nei pressi della costa meridionale si registra la maggior concentrazione di consumatori di sostanze stupefacenti. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.

 

Avezzano: la qualità della vita vista dai giovani (2005) 

Il Comune di Avezzano presenta uno studio di prevalenza sulla qualità della vita degli adolescenti. L’analisi è stata fatta intervistando un campione rappresentativo degli studenti delle scuole medie superiori (521 interviste su una popolazione complessiva di 2152 ragazzi). Il 79% degli intervistati dichiarata di aver fumato almeno una volta nella vita, con un’età media di iniziazione di 15 anni per le femmine e 16 per i maschi. Il numero dei consumatori di bevande alcoliche tende a crescere con l’età, con una prevalenza del sesso femminile. Il 49% dei ragazzi dichiara di fare uso di sostanze stupefacenti e di non temere la dipendenza. L’età del primo rapporto sessuale è tra i 16 e i 17 anni, il preservativo è il metodo anticoncezionale più usato. L’indagine relativa alle abitudini alimentari rivela che il 70% dei ragazzi è normopeso. Per maggiori informazioni scarica il rapporto completo (pdf 850 Kb).