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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Documentazione

Un primo bilancio della stagione influenzale 2015/16 nella Regione Marche. Aggiornamento alla settimana 2016-10

La stagione influenzale 2015-2016, si registra una attività dei virus influenzali di media intensità (aggiornamento al 13 marzo 2016). Nella decima settimana del 2016 (7-13 marzo 2016) il livello di incidenza totale risulta pari a 12,5 casi/1000 assistiti mentre la settimana precedente il tasso risultava 10,7 casi/1000. Lo riferisce il documento “Un primo bilancio della stagione influenzale nella Regione Marche: Stagione 2015-2016. Aggiornamento alla settimana 2016-10 (dal 7 al 13 marzo 2016)” (pdf 544 kb) pubblicato dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale – Agenzia Regionale Sanitaria Regione Marche il 24 marzo 2016. Per approfondire consulta il documento completo (pdf 544 kb).

 

Le malattie infettive nella ex Zona Territoriale 7 di Ancona 2002-2009 

Il rapporto analizza le notifiche di malattie infettive per le 5 classi previste dal Decreto Ministeriale del 1990, nel periodo 2002-2009. In particolare, per la Classe 1 vengono presentate le notifiche relative al periodo 2003–2009; per la Classe 2 al periodo 2002–2009; per la Classe 3 al periodo 2002–2010 e per la Classe 4 al periodo 2002–2008. Per la Classe 1 sono stati notificati 9 casi di sospetto tetano e per la Classe 5 risaltano le morsicature di animali in quanto a frequenza di segnalazione. Per quanto riguarda la maggior parte delle e patologie incluse in Classe 2, l’incidenza maggiore si è registrata in età pediatrica (4-14 anni) e, per quelle soggette a vaccinazione, si è assistito a una riduzione dei tassi medi di notifica dall’inizio della campagna di eliminazione di morbillo e rosolia, nel 2003. Rispetto alla tubercolosi (classe 3) si rileva un tasso medio di notifica in lieve ma tendenziale aumento. Relativamente alla Classe 4 si registra una maggiore incidenza di casi di pediculosi su tutte le altre patologie della classe. Dal flusso informativo del Seieva, dedicato alle epatiti virali acute, si conferma la distribuzione delle notifiche con picchi di incidenza nell’età adulta (soprattutto nella fascia d’età 25-64 anni), la prevalenza nel sesso maschile e una forte associazione con i fattori di rischio specifici per tipo di epatite virale. Complessivamente, comunque, si rileva un andamento nel tempo in lenta ma costante diminuzione per l’epatite B e C, mentre per l’epatite A vi è molta variabilità. Per maggiori informazioni scarica il documento “Le malattie infettive nella ex Zona Territoriale 7 di Ancona 2002-2009” (pdf 987 kb).

 

Piano di monitoraggio della zanzara tigre e sorveglianza di chikungunya e dengue

Per l’anno 2010, la Regione Marche ha esteso a tutto il territorio regionale il Piano di monitoraggio e lotta della zanzara tigre (Aedes Albopictus) e sorveglianza di Chikungunya e Dengue, già attivo nel 2008-2009 nella Provincia di Pesaro e Urbino. Attraverso la collocazione di 513 ovitrappole distribuite in 28 Comuni, Asur e Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) valuteranno l’andamento della popolazione della zanzara tigre e la presenza di agenti patogeni per l’uomo, fornendo ai Comuni informazioni indispensabili per la messa a punto di un piano di disinfestazione. Consulta i risultati del monitoraggio disponibili settimanalmente.

 

Schema per i piani pandemici locali

In seguito all’approvazione del Piano di preparazione e controllo di una pandemia influenzale (pdf 704 kb) della Regione Marche, è stato elaborato lo “Schema per i piani pandemici locali” (pdf 489 kb). L’obiettivo è facilitare le zone territoriali Asur e le Aziende ospedaliere nel processo di stesura dei piani pandemici locali e stabilire chiare indicazioni per facilitare la stesura di piani. Il documento è stato elaborato dal gruppo di coordinamento dei Comitati pandemici zonali e aziendali, che si è avvalso della collaborazione di cinque gruppi di lavoro, ciascuno responsabile della stesura di parti specifiche del testo. Lo schema è stato approvato il 2 febbraio 2009 in Conferenza di consenso regionale ad Ancona. Il documento presenta sezioni dedicate alle indicazioni per la compilazione (in corsivo tra parentesi quadre) e sezioni di testo elaborate per costituire lo scheletro comune dei piani locali.

 

Piano pandemico della Regione Marche

Nel novembre 2007, la Giunta ha approvato (Dgr 1371) le linee guida relative al “Piano di preparazione e risposta a una pandemia influenzale” come previsto dalla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome. Tra gli obiettivi: identificare i casi di influenza causati da nuovi sottotipi virali, minimizzare il rischio di trasmissione, ridurre l’impatto della pandemia sui servizi sanitari e sociali, garantire informazioni aggiornate e tempestive. Leggi il documento (pdf 704 kb).

 

Provincia di Pesaro e Urbino: piano 2008 per la lotta alla zanzara tigre e la sorveglianza di chikungunya e dengue nell’uomo

La Regione Marche, in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, ha avviato nell’estate 2008, nella provincia di Pesaro-Urbino, un piano di sorveglianza della zanzara tigre (Aedes albopictus), chikungunya e dengue. Lo scopo è monitorare la presenza di Aedes albopictus nei Comuni aderenti al piano, coordinare le attività di lotta al vettore attraverso le disinfestazioni ed effettuare sorveglianza e prevenzione di chikungunya e dengue attraverso i dipartimenti di Prevenzione dell’Asur. Per ulteriori informazioni, visita il sito dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche.

 

Linee guida per la effettuazione delle vaccinazioni nelle Marche

La Regione Marche ha elaborato un documento di linee guida sulle vaccinazioni tratto dalle raccomandazioni dei Cdc (Mmwr 51 RR2, 2002) ma riscritto interamente e integrato per le esigenze regionali (e nazionali). Il documento è deliberato come decreto del dirigente del Servizio sanità pubblica della Regione (Decreto n. 27 del 30.6.03).

Gravidanze e nuove nascite nella regione Marche: analisi dei dati Cedap 2008

Nel 2008, con 14.279 parti da cui sono nati 14.508 bambini, il tasso di natalità della popolazione delle Marche (9,4 nati vivi per 1000 abitanti) e quello di fecondità totale (1,42 figli per donna) sono aumentati rispetto al passato: un risultato dovuto soprattutto alle donne immigrate, più giovani e prolifiche delle marchigiane (2,3 figli contro gli 1,2). È quanto emerge dal rapporto “Gravidanze e nuove nascite nella regione Marche” (pdf 3 Mb), relativo ai dati più recenti disponibili, quelli dell’anno 2008 e prima analisi regionale dei dati raccolti con il Certificato di assistenza al parto (Cedap), pubblicato dall’Osservatorio epidemiologico sulle diseguaglianze dell’Agenzia sanitaria regionale delle Marche. Tra le donne immigrate, le lavoratrici e quelle con un basso livello di istruzione, è stata tuttavia riscontrata una assistenza sanitaria non adeguata che si riflette sulla salute dei neonati, maggiormente esposti al rischio di basso peso alla nascita e sofferenza neonatale.

Rapporto dell'Area Vasta 2 delle Marche

Nel 2015 l'ONU ha approvato l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile contenente 17 obiettivi articolati in 169 Target da centrare entro il 2030. Per raggiungere questo traguardo è importante tenere presente le informazioni date dalle diverse sorveglianze di popolazione. Nell'Area Vasta 2 (AV2) delle Marche la sorveglianza bambini 0-2 anni ha raccolto dati sul consumo di alcol nel periodo compreso tra dicembre 2018 e aprile 2019 su un campione di 2090 mamme. Dai dati è emerso che il 28,2% delle future mamme ha assunto durante la gestazione bevande alcoliche almeno 1-2 volte al mese. Dalla sorveglianza HBSC è stato rilevato che, su un campione di 2206 ragazzi, il 52,2% beve con frequenza alcolici. In base alla sorveglianza PASSI tra il 2015 e il 2018 tra gli adulti di età compresa fra 18 e 69 anni il 65,5% ha affermato di bere con regolarità bevande alcoliche. Infine, in base al sistema PASSI d'Argento nel periodo 2014-2015 il 52,1% degli anziani ha dichiarato di assumere abitualmente alcol. Per approfondire consulta la scheda tematica “Il consumo di alcol. Dati dei Sistemi di sorveglianza bambini 0-2 anni, PASSi, PASSI d’Argento e HBSC Italia” (pdf 3,9 Mb), pubblicata dall’Unità Operativa di Epidemiologia-Dipartimento di Prevenzione Area Vasta 2 dell’Azienda Sanitaria Unica Regione Marche.

 

I disturbi depressivi e il fenomeno suicidario nell'Area Vasta 2 dell'Asur Marche

Stimare la prevalenza dei disturbi depressivi e delle morti per suicidio nella popolazione residente nell’Area Vasta 2; fornire un profilo socio-demografico degli individui residenti che dichiarano di soffrire di sintomi depressivi e di quelli che si sono suicidati; studiare l’associazione tra depressione e alcuni fattori di rischio socio-economici e comportamentali: sono questi gli obiettivi del rapporto pubblicato a ottobre 2019, dall’Azienda sanitaria unica regionale –Area vasta 2. Il documento riporta i dati relativi al periodo 2014-2018 e utilizza come fonti informative i dati del sistema di sorveglianza Passi e le schede di morte Istat. Tramite Passi è stato stimato che la prevalenza di adulti residenti (18-69 anni) nell’Area Vasta 2 con sintomi che possono predisporre a una diagnosi di depressione sia del 4,6% pari a circa 14.900 persone. Il dato è di poco inferiore rispetto a quello nazionale. La frequenza dei sintomi depressivi aumenta con l'avanzare dell'età, nelle persone disagiate o poco istruite, nelle donne, nei precari o disoccupati, negli individui affetti da patologie croniche. I depressi sono a maggior rischio di obesità, sedentarietà e alcolismo. Nell’Area Vasta 2 il 52% delle persone con sintomi di depressione non ricorre all’aiuto di nessuno. A livello nazionale il dato scende al 39%. La depressione è un fattore contribuente nel determinare il rischio di suicidio. In Italia e nell’Area Vasta 2 il trend dei decessi per questa causa è però in diminuzione. Nell’Area Vasta 2 nel triennio 2014-2016 si sono verificati 142 suicidi con un'età media di circa 57 anni. Il numero di suicidi cresce all’aumentare dell’età. Si suicidano più di frequente gli uomini, i soggetti con basso livello d’istruzione e i divorziati. L'impiccagione e il soffocamento sono in entrambi i sessi i metodi più utilizzati. Per approfondire consulta il rapporto breve “I disturbi depressivi e il fenomeno suicidario nell'Area Vasta 2 dell'Asur Marche. Dati 2014-2018” (pdf 3,8 Mb).

 

Profilo di salute della popolazione della Regione Marche (anno 2019)

A gennaio 2018 la popolazione della Regione Marche era di 1.541.753 abitanti, con una variazione di -0,3% abitanti tra il 2014 e il 2015. I dati sulle coperture vaccinali nel 2018 attestano un costante e progressivo miglioramento della situazione regionale. Le malattie del sistema circolatorio rappresentano la principale causa di morte (37,4% dei decessi) e di ricovero (14,8%) mentre i tumori, nel loro complesso, rappresentano la seconda causa di morte e di ricovero (provocano il 27,3% del totale dei decessi e il 10,5% di tutti i ricoveri). Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto “Profilo di salute Regione Marche. Anno 2019”. Il report integra varie fonti informative per fotografare la salute della popolazione su stili di vita, vaccinazioni, screening, mortalità e condizioni di salute. Per approfondire consulta il rapporto completo “Profilo di Salute Regione Marche” (pdf 1,7 Mb).

 

Profilo di salute della popolazione dell’Area Vasta 1 (anno 2017)

Al novembre 2017 la popolazione dell’Area Vasta 1 (Pesaro-Urbino) era di 360.711 abitanti, con una crescita del 2,5% negli ultimi 15 anni e con una decrescita dell’1,7% dal 2010 al 2017. Il totale dei nati vivi (aggiornamento a dicembre 2017) è di 2717, il totale dei decessi è di 3846, il saldo naturale (nati vivi meno decessi) risulta essere negativo di -1129 unità con una prevalenza di 40-64enni (36,2% del totale): sono alcuni dei dati che emergono sul profilo di salute della popolazione dell’Area Vasta 2 pubblicato dall’Unità operativa di epidemiologia a luglio 2018. Il report integra varie fonti informative per fotografare la salute della popolazione su stili di vita, vaccinazioni, screening, mortalità e condizioni di salute. Per quanto riguarda gli stili di vita tra la popolazione adulta (18-64 anni) il 73% non svolge attività fisica con regolarità nel proprio tempo libero; il 37,8% è in sovrappeso e il 7% obeso (dati 2012-2015); il 19,9% fuma (dati 2012-2015) e l’11% è classificabile come consumatore di bevande alcoliche binge. Per approfondire consulta il rapporto completo “Profilo di Salute 2018 ASUR Area Vasta n.1 - (PU)” (pdf 4,6 Mb).

 

Profilo di salute della popolazione dell’Area Vasta 2 (anno 2015)

Al 1 gennaio 2016 la popolazione dell’Area Vasta 2 (AV2) era di 489.070, persone con una prevalenza di 40-64enni (36,2% del totale): è il primo dato che emerge sul profilo di salute della popolazione dell’Area Vasta 2 pubblicato dall’Unità operativa di epidemiologia. Il report integra varie fonti informative per fotografare la salute della popolazione su stili di vita, vaccinazioni, screening, mortalità e condizioni di salute. Per quanto riguarda gli stili di vita tra la popolazione adulta (18-64 anni) il 73% non svolge attività fisica con regolarità nel proprio tempo libero; il 37,8% è in sovrappeso e il 7% obeso (dati 2012-2015); il 19,9% fuma (dati 2012-2015) e l’11% è classificabile come consumatore di bevande alcoliche binge. Per approfondire consulta il rapporto completo “Profilo di salute della popolazione dell’Area Vasta 2 (anno 2015)” (pdf 1,6 Mb) e la versione breve (pdf 264 kb).

 

Profilo di salute della popolazione dell’Area Vasta 2 (anno 2014)

La popolazione dell’Area Vasta 2 (AV2) al 1 gennaio 2014 era di 492.459 persone con una prevalenza di 40-64enni. Dal profilo di salute della popolazione dell’Area Vasta 2, pubblicato dall’Unità operativa di epidemiologia a dicembre 2015, emerge che il 77,8% della popolazione residente, in età compresa tra i 18 ed i 69 anni, non svolge attività fisica con regolarità nel proprio tempo libero. Questo problema è presente anche negli adolescenti (11-15 anni) tra i quali il 60% limita la propria attività fisica a tre o meno giorni alla settimana. Tra i più giovani (bambini, 8-9 anni) circa il 45% fa un’ora di attività fisica per 2 giorni la settimana, il 4% neanche un giorno e solo il 15% fa attività fisica da 5 a 7 giorni la settimana. Dai dati raccolti per il 2013 nell’AV2 si stima che il 40,4% degli adulti era in sovrappeso e l'8,3% obeso. Rispetto all’abitudine al fumo di sigaretta, nel periodo 2010-2013, il 22,1% della popolazione tra i 18 e i 69 anni dichiara di fumare, il 26,2% di aver fumato in passato e il 51,7% di non aver mai fumato. Questa abitudine è significativamente più alta tra gli uomini rispetto alle donne. La quota di persone tra i 18 e i 69 anni che non fa mai uso di bevande alcoliche si aggira intorno al 34,5% in media, con una marcata differenza tra la componente femminile (51,1%) e quella maschile (18,8%). Per approfondire consulta il rapporto completo “Profilo di salute della popolazione dell’Area Vasta 2 (anno 2014)” (pdf 1,8 Mb) e la versione breve (pdf 592 kb).

 

Ancona, Zona territoriale 7: il profilo di salute 2006

Il rapporto nasce come uno strumento di conoscenza dello stato di salute, dello stato di attuazione e di valutazione delle attività sanitarie svolte e del collegamento tra queste e le scelte programmatiche, strategiche e di bilancio. È composto da diverse sezioni che descrivono le caratteristiche del territorio e della popolazione, le patologie prevalenti, le cause di morte, la presenza di determinati per la salute (o per la malattia) e alcuni problemi emergenti. Scarica il rapporto completo (pdf 1,12 Mb) e la sintesi (pdf 56 Kb).

 

Ancona: la qualità della vita, secondo i giovani

L’Osservatorio epidemiologico della zona territoriale 7 di Ancona (Asur Marche) presenta i dati di uno studio effettuato nel corso di epidemiologia di campo che si è svolto ad Ancona nel 2004. Scopo dell’indagine è stato analizzare la percezione che i giovani (ragazzi delle ultime classi delle scuole superiori del capoluogo marchigiano) hanno della propria salute, quali problemi sentono di più sulla propria pelle e, in definitiva, quale giudizio danno al proprio stato di salute psicofisico. I risultati dimostrano che è possibile creare valide ed efficaci sinergie di lavoro tra diversi enti e organismi che, seppur con metodologie diverse, sono tutti impegnati nella tutela e promozione della salute dei cittadini. Scarica il rapporto (pdf, 1,6 Mb).