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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Documetazione

Sorveglianze speciali delle malattie infettive - dati 2018

Pubblicato dalla Regione Veneto a febbraio 2020, questo documento contiene dati e approfondimenti su HIV e AIDS, IST, tubercolosi, influenza, morbillo, varicella, malaria, epatiti, legionella, arbovirosi e malattie batteriche invasive. Per maggiori informazioni scarica il testo completo (pdf 21 Mb).

 

XIX Relazione sull’attività del “canale verde”

La Regione Veneto pubblica annualmente dal 1993 una relazione sull’attività del Canale Verde il sistema di sorveglianza delle sospette reazioni avverse a vaccini somministrati nella Regione. Per maggiori informazioni, e per lo storico dal 1993 al 2015, scarica il documento completo (pdf 907 kb).

 

Tutto sui vaccini in parole semplici

Un corso di formazione on line sulle vaccinazioni: è la nuova offerta formativa della Regione Veneto per i cittadini. Si tratta di un percorso strutturato in tre sezioni: “Leggiti e informati” (contenente 8 schede sulle vaccinazioni e 13 sulle malattie prevenibili), “Mettiti alla prova” (cinque giochi enigmistici pensati per valutare le proprie conoscenze sul tema) e “Nei miei panni”, un serious game progettato per educare il giocatore, guidarlo ad apprendere informazioni e fornirgli la motivazione adeguata per adottare un certo tipo di comportamento. Per maggiori informazioni visita il sito dedicato (per navigare nel sito è necessario creare un account) e accedi alla sezione “Tutto sui vaccini in parole semplici”.

 

Vaccinazioni: dubbi e risposte. Un aiuto tra vere e false informazioni 

Alcune malattie infettive sembrano scomparse e i genitori a volte si chiedono per quale motivo è necessario continuare a vaccinare i propri figli. Negli ultimi decenni si è un po’ persa la percezione del rischio legata alla conoscenza dei danni determinati da alcune malattie infettive, mentre destano preoccupazione eventi avversi dovuti alla somministrazione di vaccino. È invece importante conoscere la probabilità di contrarre una certa malattia e le sue complicanze e confrontarla con la probabilità di sviluppare effetti collaterali causati dalla vaccinazione. Per aiutare i genitori a trovare le risposte di cui hanno bisogno, per garantire un futuro sereno e di salute ai propri figli e alla comunità la Regione Veneto e il progetto GenitoriPiù pubblicano (febbraio 2015) il documento “Vaccinazioni: dubbi e risposte. Un aiuto tra vere e false informazioni” (pdf 1 Mb). L’opuscolo è rivolto prevalentemente ai genitori che richiedono un approfondimento di informazione sulle vaccinazioni durante il colloquio con gli operatori dei servizi vaccinali.

 

Sorveglianze speciali delle malattie infettive. Dati 2012-2013 

Il rapporto pubblicato dalla Regione Veneto a gennaio 2015, fornisce un’analisi dettagliata sui casi regionali di infezione da virus Hiv, Aids, Tubercolosi, influenza stagionale, sui dati di copertura vaccinale, i casi di malaria, le malattie batteriche invasive, l’epatite, le malattie sessualmente trasmissibili, la legionella e le malattie trasmesse da vettori. Il documento (pdf 11,6 Mb) utilizza i dati ottenuti da una serie di flussi informativi interconnessi evidenziando un generale miglioramento della situazione epidemiologica: sono diminuite le notifiche per la tubercolosi e la varicella e si mantengono stabili malattie come malaria, legionella e infezioni da Hiv.

 

Sorveglianze speciali delle malattie infettive. Dati 2011 

In Veneto, i dati aggiornati all’anno 2011 confermano il trend decrescente del numero di nuove infezioni e dei relativi tassi di incidenza, per le principali malattie infettive quali: Hiv, Aids, tubercolosi ed epatiti virali acute. Nel corso del 2011 sono stati 230 circa le nuove infezione da Hiv nella Regione Veneto e sono stati diagnosticati 37 nuovi casi di Aids. Come noto, la Tbc sembra riguardare maggiormente gli stranieri rispetto agli italiani, con un tasso di notifica rispettivamente di oltre 47 e di 3,5 casi ogni 100.000 residenti). Il tasso di incidenza per le epatiti virali acute è sceso a 2,4 ogni 100.000 residenti. Sono queste sono alcune delle informazioni fornite dal sistema di sorveglianza delle malattie infettive della Regione Veneto, costituito da una serie di flussi informativi interconnessi tra loro il cui livello di approfondimento è diverso a seconda delle caratteristiche della malattia, delle informazioni necessarie e del tipo di programmi di controllo che vengono condotti. Il volume “Sorveglianze speciali delle malattie infettive. Dati 2011” (pdf 5,3 Mb), pubblicato ad aprile 2013 dalla Regione Veneto, raccoglie l’analisi dei dati regionali (convalidati al 2011) che emergono dai flussi delle sorveglianze delle malattie infettive. La particolarità di questa edizione è l’aver dato maggior spazio alle malattie trasmesse da vettori (Chikungunya, Dengue e West Nile) e, in particolare, all’attività di sorveglianza delle febbri estive condotta nel corso dell’estate 2012.

 

Indagine sui determinanti del rifiuto dell’offerta vaccinale nella Regione Veneto

Utilizzare il nuovo clima di distensione fra le famiglie che rifiutavano le vaccinazioni e i servizi vaccinali (favorito dalla legge regionale n. 7 del 23 marzo 2007) per riuscire a capire in modo più approfondito le motivazioni di questo rifiuto e verificare se il modello interpretativo utilizzato fino a quel momento potesse continuare a spiegare i determinanti delle scelte della popolazione di fronte all’offerta vaccinale. È questa l’intenzione alla base della ricerca “Indagine sui determinanti del rifiuto dell’offerta vaccinale nella Regione Veneto” terminata, dopo due anni di lavoro, il 31 maggio 2011. Il modello prevedeva che fosse possibile suddividere la popolazione in tre sottogruppi, secondo le diverse convinzioni rispetto alle vaccinazioni (aderenti totali, parziali o rifiutanti), per orientare di conseguenza le modalità di approccio da parte dei servizi. Tutto il percorso, dalla metodologia alla raccolta e discussione dei dati, sono presentati nel report di ricerca e nei 26 allegati, a cui si aggiunge una raccolta bibliografica della principale letteratura internazionale sull’argomento. Leggi il commento di Massimo Valsecchi, Leonardo Speri, Lara Simeoni, Paola Campara, Mara Brunelli (Ulss 20 Verona).

 

Andamento dell’epidemia di morbillo nel 2011 

Durante il 2011, nella Regione Veneto, sono stati segnalati un totale di 250 casi di morbillo, di cui 147 (59%) segnalati tra persone adulte con più di 19 anni di età. Il 55% dei casi è stato confermato in laboratorio. L’incidenza maggiore è stata riscontrata tra i bambini sotto l’anno di età (15 casi/100.000), troppo piccoli per essere vaccinati. Il picco delle segnalazioni è avvenuto nel mese di aprile 2011 (67 casi). Sono alcuni dei dati che emergono dalla relazione “Andamento dell’epidemia di morbillo nella Regione Veneto nell’anno 2011 – aggiornamento al 31/12/2011” (pdf 110 kb), pubblicato a seguito del monitoraggio sull’epidemia di morbillo cominciata a dicembre 2009. Dal documento emerge inoltre che l’88% dei casi notificati si è verificato tra persone non vaccinate e che per il 23% dei casi è stato necessario il ricovero ospedaliero.

 

Sorveglianze speciali delle malattie infettive. Dati 2010 

Nel 2010, nella Regione Veneto, sono stati diagnosticati 43 nuovi casi di Aids e si è assistito a 5 decessi per questa patologia. Sul fronte tubercolosi i dati disponibili indicano che nel 2010 si è osservata una riduzione tendenziale del numero di casi tra gli italiani raggiungendo il minimo storico (3,5 casi ogni 100 mila abitanti). In Veneto viene diagnosticato un quinto dei casi di malaria registrati in Italia e, con l’85,7% delle segnalazioni tra cittadini stranieri, anche nel 2010 si è confermato il trend decrescente del numero e della proporzione di casi di malaria tra gli stranieri. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto “Sorveglianze speciali delle malattie infettive. Dati 2010” (pdf 6,7 Mb), pubblicato a gennaio 2012 dal Servizio sanità pubblica e screening delle Regione Veneto.

 

Vaccinazioni, superare il divario tra obbligo e scelta: l’esempio del Veneto

Massimo Valsecchi (Dipartimento di prevenzione, Ulss 20 di Verona) racconta il percorso affrontato in Veneto con la scelta di sospendere l’obbligo di vaccinazione per l’età evolutiva (sancito dalla legge regionale n. 7 del 23 marzo 2007) e gestire un’offerta che ha comunque indotto la popolazione regionale a vaccinarsi e a far vaccinare i propri figli senza vincoli legislativi. La copertura vaccinale regionale rilevata al 30 settembre 2011 (relativa alla coorte di nati nel primo semestre del 2011) è di poco inferiore all’obiettivo del 95% anche se, nei tre anni trascorsi dalla  sospensione dell’obbligo (2008, 2009, 2010) si nota una diminuzione delle coperture. Per migliorare la qualità del sistema regionale e sostenere le coperture, il Servizio vaccinale dell’Ulss di Verona (diretto da Giambattista Zivelonghi) ha prodotto, nell’ambito del Piano regionale di miglioramento vaccinale, cinque procedure per l’accreditamento degli ambulatori vaccinali e del sistema vaccinale del Veneto e una scheda di rilevamento delle difformità che costituiscono il nucleo del programma di Formazione sul campo destinato a tutto il personale che si occupa di vaccinazioni nella Regione Veneto. Leggi l’approfondimento e scarica i materiali dell’Ulss 20 di Verona.

 

Malattie infettive: sorveglianze speciali

Standardizzare le procedure operative e migliorare le fasi di notifica e raccolta dati sono gli obiettivi del documento “Malattie infettive: sorveglianze speciali” pubblicato dalla Direzione Prevenzione - Servizio Sanità pubblica e screening della Regione del Veneto e rivolto agli operatori sanitari. Le informazioni disponibili sono divise in tre sezioni: nella prima sono presentati i dati generali sulle malattie prese in esame, nella seconda vengono sintetizzate le istruzioni operative per alcune malattie di particolare rilievo e per le quali è necessario intraprendere adeguate misure di prevenzione, e nella terza viene riportata la decisione della Commissione delle Comunità europee del 28 aprile 2008 che stabilisce la definizione dei casi ai fini della dichiarazione delle malattie trasmissibili alla rete di sorveglianza comunitaria. In particolare, per ogni malattia analizzata, è disponibile una scheda su aspetti clinici, tempi di notifica, provvedimenti da adottare nei confronti degli utenti e dell’ambiente, norme di profilassi e flusso di segnalazione. Per maggiori informazioni scarica il rapporto (zip 4,6 Mb)

 

Sorveglianze speciali malattie infettive Veneto, anno 2010

Secondo il rapporto sulle sorveglianze speciali delle malattie infettive in Veneto, il tasso d’incidenza dell’Hiv nella Regione si è stabilizzato, a partire dal 2005, intorno ai 6-7 casi ogni 100 mila abitanti (nel 2009, 7 casi e 2 casi ogni 100 mila abitanti per uomini e donne rispettivamente). In sensibile calo rispetto all’andamento degli ultimi anni la tubercolosi (con 422 i nuovi casi nel 2009), soprattutto per quanto riguarda la popolazione autoctona. In netta diminuzione anche il numero dei casi di varicella notificati (che nel 2009 sono quasi 3200) e i casi di malaria. Nel rapporto sono presenti anche i dati sull'epidemia influenzale della stagione 2009-2010, sulle vaccinazioni, su meningite ed epatite. Per saperne di più scarica il rapporto “Sorveglianze speciali delle malattie infettive” (pdf 3,9 Mb).

 

Sorveglianza delle malattie infettive: il rapporto 2009 del Veneto

In Veneto, nel 2008 sono stati 340 i nuovi casi d’infezione da Hiv e 544 quelli da tubercolosi. Nella stagione 2008-2009 il numero di soggetti vaccinati contro l’influenza stagionale è aumentato del 5,4% e il livello di copertura per il vaccino esavalente nel 2008 ha superato il 95%. Dal 2006 a oggi, il numero di casi di varicella si è più che dimezzato (125 casi ogni 100 mila residenti nel 2008) e nel secondo semestre del 2007 il livello di copertura vaccinale per questa malattia nei nuovi nati ha raggiunto il 77%. Un quinto dei casi di malaria registrati in Italia viene diagnosticato in Veneto e riguarda per i due terzi stranieri che si ammalano poco dopo aver raggiunto l’Italia dal Paese di provenienza o durante il soggiorno nel Paese d’origine. I dati emergono dal rapporto della Regione Veneto “Sorveglianze speciali delle malattie infettive, Anno 2009”, uno strumento sintetico e funzionale per tutti coloro che operano nel settore sanitario e che consente l’analisi delle dinamiche e lo studio di interventi efficaci di sanità pubblica. Scarica il rapporto (pdf 4 Mb).

 

Vaccinazioni in Veneto: i dati sulle reazioni avverse. Relazione “Canale verde” 2007

È on line la decima relazione del “Canale verde”, sistema di sorveglianza sulle reazioni avverse alle vaccinazioni in Veneto. Nella relazione annuale sono riportati i dati relativi al 2007 sulle consulenze pre-vaccinali e sulle schede di segnalazione degli eventi avversi a vaccini. Sono state esaminate le schede pervenute al 31 marzo 2008. In totale sono state raccolte 336 schede di segnalazione (per un totale di 623 eventi). L’analisi ha chiaramente evidenziato differenze nel numero di segnalazioni pervenute dalle diverse aziende sanitarie. La maggior parte delle segnalazioni riguarda i vaccini diretti contro difterite, tetano e pertosse (17%), seguiti dall’esavalente (16,5%) e dalla varicella (16%). I più colpiti da reazioni avverse sono risultati i bambini nella classe di età 1-5 anni (47%). Più del 42% delle reazioni riguarda la prima inoculazione del vaccino. Per quanto riguarda le consulenze pre-vaccinali, nel 2007 sono state 115. L’idoneità alla vaccinazione o alla prosecuzione del percorso vaccinale è stata accordata nel 76,5% dei casi. Per maggiori informazioni, scarica il documento completo (pdf 260 kb).

 

Infezioni da Hiv e Aids: il punto della situazione al 2007

Dal 1988 in Veneto sono state segnalate 8933 diagnosi di Hiv: è quanto emerge dal Rapporto Hiv 2007 della Regione Veneto (pdf 347 kb) aggiornato al 31 dicembre 2007. Dal 2005, i tassi di incidenza delle infezioni da Hiv sono stabili intorno ai 6-7 casi per 100 mila abitanti. La diffusione del virus si conferma più rilevante tra gli uomini, con un rapporto oscillante tra 2-3 maschi infettati per ogni donna. Dal rapporto emerge che nel triennio 2005-2007 la maggior parte dei nuovi casi riguarda persone appartenenti alle fasce di età 35-44 anni (37%) e 25-34 (35%). Si rileva quindi un aumento di dieci anni dell’età media dei nuovi infetti: dai 27 anni iniziali ai 37 attuali. I casi di notifica di Aids dal 1984 al 31 dicembre 2007 sono in totale 3270 per i residenti nella Regione Veneto, con un tasso di mortalità complessiva nel periodo del 70,4%. Fino al 1994 si ha un costante incremento del numero di casi segnalati e dei decessi mentre dopo il questa data si assiste a una riduzione, particolarmente accentuata tra il 1996 e il 1998 quando ha iniziato a diffondersi in Italia la terapia Haart (Highly Active Antiretroviral Therapy), combinazione simultanea di due o tre farmaci antiretrovirali. I dati del Rapporto Aids 2007 della Regione Veneto (pdf 236 kb) mostrano, inoltre, una riduzione di frequenza dei casi di Aids in tutti i gruppi di rischio, a eccezione della trasmissione eterosessuale: la tossicodipendenza come fattore di rischio è diminuita, mentre è progressivamente aumentata la proporzione relativa di casi attribuibili a trasmissione eterosessuale.

 

Piano regionale 2008 per la lotta alla zanzara tigre

Documento pubblicato dalla Regione Veneto per sostenere le attività di controllo della zanzara tigre. Gli obiettivi sono ridurre l’infestazione da zanzara tigre e individuare precocemente l’eventuale presenza di casi sospetti di malattia per favorire misure di controllo coordinate e veloci. Il documento contiene anche un quadro epidemiologico (sia a livello nazionale che regionale), l’attuazione della sorveglianza, della pianificazione e della gestione degli eventuali casi sospetti. Il piano tiene conto delle disposizioni (nazionali e internazionali) con riferimento al sistema di notifica obbligatoria, sorveglianza e controllo della malattia. Leggi il documento (pdf 1,9 Mb).

 

Vaccinazioni in Veneto: i dati sulle reazioni avverse. Dati 2003-2004

Presentata dalla Regione Veneto la settima relazione del “canale verde”, un sistema di sorveglianza sulle reazioni avverse alle vaccinazioni. Le consulenze pre-vaccinali hanno giudicato idonei alla vaccinazione i due terzi del campione, i casi di sospensione sono stati l’11%, gli esoneri il 3%. La frequenza media della segnalazione di eventi avversi nel 2003 è del 2,9 per 10 mila dosi: un dato vicino alla media dell’intero periodo 1993-2004.

Incidenza dei tumori in Ulss 9 oggi e tra dieci anni 

Rapporto (pdf 484 kb) pubblicato dalla Ulss 9 Treviso a febbraio 2014. Presenta la situazione attuale stimata (numero medio di casi annuo nel periodo 2012-2016) e le proiezioni dell’incidenza tra 10 anni (numero medio di casi annuo nel periodo 2022-2026). Per stimare il numero attuale e stilare una previsione per i prossimi 10 anni, è stato utilizzato un modello matematico che tiene conto delle previsioni Istat di crescita della popolazione, della sua composizione per età e sesso e dell’andamento temporale dell’incidenza di tumore.

 

Rischio cardiovascolare. Regione Veneto 2008-2011

Le malattie cardiovascolari, prima causa di morte nel mondo occidentale, in Veneto sono responsabili del 33% dei decessi maschili e del 41% di quelli femminili (dato 2009): è questo il dato che apre il report “Rischio cardiovascolare. Regione Veneto 2008-2011” realizzato dalla Regione Veneto per illustrare i risultati della sorveglianza Passi. Dai dati emerge che l’85% delle persone intervistate nel periodo 2008-2011 riferisce di aver misurato la pressione nei due anni precedenti e, di questi, il 21% ha avuto una diagnosi di ipertensione arteriosa. Tra i 50 e 69 anni, 4 persone su 10 dichiarano di essere ipertese e, tra coloro che riferiscono di essere stati sottoposti a misurazione del colesterolo, il 26,8% ha avuto una diagnosi di ipercolesterolemia. Inoltre, il fattore di rischio più diffuso risulta lo scarso consumo di frutta e verdura, che coinvolge 9 persone su 10. Per maggiori informazioni leggi il documento completo (pdf 565 kb).

 

Lo scompenso cardiaco in Veneto

Nella Regione Veneto lo scompenso cardiaco è la prima condizione morbosa che porta al ricovero ospedaliero (circa 20 mila ricoveri annui) e per il futuro si prevede che il numero di soggetti affetti da questo disturbo sia destinato ad aumentare. È quanto emerge dallo studio “Lo scompenso cardiaco nel Veneto” (pdf 2,1 Mb), promosso dal Sistema epidemiologico della Regione Veneto (Ser), volto a delineare un quadro preciso della situazione epidemiologica ed assistenziale inerente di questa condizione.

 

Veneto: un poster e un dépliant dedicati alle donne in gravidanza

Nell’ambito del progetto Ccm 2014 “Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo” le Regioni partecipanti (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Sicilia) e l’Istituto superiore di sanità, hanno realizzato dei materiali informativi sull’infezione da virus Zika per le donne in gravidanza o in età fertile. Il dépliant e il poster a cura del gruppo di lavoro – ideati e progettati dal Laboratorio comunicazione della scienza dell’IZSve (Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie) – danno indicazioni sulla malattia, le vie di trasmissione, le misure di protezione individuale. I materiali prodotti sono disponibili anche per le altre Regioni interessate. Scarica il dépliant (pdf 141 kb) e il poster (pdf 187 kb).

 

Disuguaglianze di salute: interventi in atto e strategie future

Riconoscere che le disuguaglianze sociali costituiscono (anche in Paesi evoluti e dotati di un Servizio sanitario nazionale) un potente fattore di disparità sanitarie ed essere consapevoli che a volte, paradossalmente, gli interventi di prevenzione incrementano le disuguaglianze invece di ridurle, è un primo passo per affrontare un tema tanto importante per le fasce deboli della popolazione quanto ignorato dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale. È per questo che l’Ulss 20 Verona con Delibera del 5 aprile 2012 ha predisposto una ricognizione complessiva degli interventi in corso (che fanno capo al Dipartimento di prevenzione) e che riguardano le disuguaglianze di salute. L’intento è di partire da questo primo atto e di allargare l’indagine a tutti gli altri settori di intervento dell’Azienda, per programmare un successivo piano organico di contrasto. Correda la Delibera una scheda sintetica (pdf 69 kb) che riassume le iniziative del Dipartimento su questo tema, espresse dalle diverse Unità Operative secondo i rispettivi obiettivi, sia come attività ordinaria che come progettualità specifiche. L’approfondimento di Massimo Valsecchi (Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 Verona).

 

Salute degli anziani nel Veneto: rapporto regionale 2010

Rispetto al contesto nazionale i valori di mortalità nei maschi veneti non differiscono da quelli italiani mentre nelle femmine risultano inferiori. È quanto emerge dal rapporto "Anziani: profili di salute e di utilizzo dei servizi sanitari. Regione Veneto", pubblicato dal coordinamento del Sistema epidemiologico regionale (Ser) della Regione Veneto, che per la prima volta fornisce informazioni sulle condizioni di salute e sul ricorso alle strutture sanitarie da parte degli anziani a livello regionale. I dati sono stati ottenuti dai database dei ricoveri ospedalieri e delle schede di morte, dal Registro tumori del Veneto e dall’indagine multiscopo dell’Istat. Leggi il documento originale (pdf 2,6 Mb).

 

Rapporto di attività dell'Area vasta di epidemiologia del vicentino - 2006

Pubblicato il rapporto 2006 dell’Area vasta vicentina. Molti gli argomenti affrontati: progetto cure primarie, Passi, screening, vaccinazioni, malattie infettive, mortalità e indicatori di qualità ospedaliera. Scarica l’intero rapporto (pdf 556 kb).

 

Ulss 9 Treviso: il bilancio di salute 2006

Il Servizio di statistica ed epidemiologia dell’azienda lss 9 di Treviso presenta il nuovo Bilancio di salute 2006. La relazione analizza lo stato di salute dell’eterogenea popolazione locale (anziani, donne, bambini, immigrati), sotto diversi punti di vista, per fare appunto un bilancio sia dal punto di vista dell’efficacia dei servizi offerti sia dal punto di vista economico. Indicativo il dato sul carico sociale di disabilità: 40 milioni di euro in benefici economici relativi all’invalidità civile erogati nel 2005. Scarica l’intero documento (pdf 894 kb) e la sintesi (pdf 542 kb).

 

Profilo di salute 2002 della Ulss di Treviso

Dall’Osservatorio Epidemiologico di Treviso, un nuovo modello di profilo di salute (pdf 248 kb) messo a punto da Giuseppe Battistella, che tiene conto dei bisogni di salute e del loro grado di soddisfazione.

Regione Veneto e azioni attuate per il contenimento dell’infezione da COVID-19

A settembre 2020, la Regione Veneto ha pubblicato il documento “Combatti il coronavirus con l’organizzazione. Azioni attuate per il contenimento dell’infezione da COVID-19 nel Veneto. Fase 1 Gennaio 2020-Aprile 2020” in cui fa il punto sulle azioni attuate localmente nei primi mesi dell’epidemia da COVID-19. Per contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2, la Regione ha adottato, fin da gennaio 2020, una strategia di sanità pubblica volta a interrompere tutte le possibili catene d’infezione, intercettando e isolando i casi confermati e rafforzando le attività di indagine epidemiologica per la ricerca e la messa in quarantena di tutti i contatti. Nel documento vengono dunque analizzati i passaggi che hanno caratterizzato questa strategia; la sinergia tra i vari soggetti convolti (Task Force Regionale, Azienda Zero, Aziende ULSS, Protezione Civile, ecc); la definizione delle procedure operative destinate agli operatori sanitari, ma anche a Istituti penitenziari e RSA (residenze sanitarie assistenziali); il ruolo cruciale svolto dai sistemi informativi e di biosorveglianza. Infine, è presente anche un riepilogo delle attività destinate all’informazione e all’assistenza psicologica dei cittadini. Per approfondire consulta il documento completo “Combatti il coronavirus con l’organizzazione. Azioni attuate per il contenimento dell’infezione da COVID-19 nel Veneto. Fase 1 Gennaio 2020-Aprile 2020” (pdf 6,2 Mb).

 

Il Piano regionale prevenzione 2014-2018

La Regione del Veneto con DGR. n. 749 del 14 maggio 2015 ha approvato i documenti di programmazione del Piano regionale della prevenzione (Prp) 2014-2018 per dare attuazione ai Macro obiettivi definiti nel nuovo Piano nazionale per la prevenzione (Pnp). Sono stati predisposti i documenti di programmazione per dare attuazione ai Macro obiettivi definiti nel nuovo Pnp in integrazione e continuità del Piano sanitario regionale 2012-2016, Legge Regionale 29.6.2012, n. 23. La struttura del Prp – Area Sanità Pubblica è il risultato della visione di sistema del Piano, ragionata e condivisa tra il livello centrale, regionale e locale; tale sistema riflette la visione, i principi, le priorità e la struttura del Pnp, tiene conto di alcuni cardini nella direzione della Salute in tutte le politiche e degli obiettivi strategici di Health 2020 e garantisce allo stesso tempo la continuità con quanto realizzato in Veneto nel precedente PRP 2010-2012 e successive proroghe, la valorizzazione del knowhow acquisito e il rispetto della specificità territoriale. Leggi l’approfondimento (pdf 137 kb).

 

Buone abitudini per una vita sana

Buone abitudini per una vita” (pdf 8,6 Mb) è il titolo del report che la Regione Veneto ha preparato in occasione della manifestazione “Le sfide della promozione della salute: dalla sorveglianza agli interventi sul territorio”, svoltasi il 21 e 22 giugno 2012 a Venezia. Un titolo che non solo richiama la mission generale del programma Guadagnare Salute, promotore dell’evento, ma che in un certo senso rispecchia la filosofia della strategia preventiva regionale: mettere in evidenza le buone abitudini come esempio per chi può ancora ottenere risultati importanti. Il documento presenta i risultati della sorveglianza Passi relativi ai quattro ambiti di Guadagnare Salute: alcol, fumo, attività fisica e alimentazione. I dati sono fanno riferimento all’anno 2011 ma vengono presentati anche i trend di alcuni comportamenti. Leggi anche la riflessione di Federica Michieletto (direzione regionale prevenzione Regione del Veneto) e Silvia Milani (dipartimento di Prevenzione Aulss 13).

 

PreVento: tutto su sanità pubblica e prevenzione in Veneto

Rivista trimestrale realizzata dal 2004 e redatta a cura della direzione regionale della Prevenzione, PreVento si occupa di temi legati ai servizi di Sanità pubblica e screening, Igiene pubblica e ambiente e Tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’obiettivo è evidenziare le attività, i risultati e le innovazioni raggiunte nell’ambito della prevenzione, valorizzando le collaborazioni avviate sul territorio. La rivista, a carattere divulgativo e informativo, si rivolge ai dirigenti e agli operatori sanitari delle aziende sanitarie e ospedaliere regionali (in particolare dei dipartimenti di prevenzione), ai Medici di medicina generale, ai Pediatri di libera scelta, ai decisori e al mondo della scuola. È disponibile anche una versione elettronica di PreVento, per garantirne una maggiore diffusione.

 

La mortalità nel Veneto dal 2000 al 2007

Tracciare lo stato di salute della popolazione del Veneto che emerge dall’analisi dei dati di mortalità per causa, descrivendone le principali caratteristiche quantitative, analizzandone l’evoluzione temporale e confrontando i dati a livello intraregionale e interregionale: questo l’obiettivo del rapporto La mortalità nel Veneto dal 2000 al 2007 pubblicato dal Sistema epidemiologico Regione (Ser) Veneto. La principale fonte dei dati della pubblicazione è l’archivio regionale delle schede di morte relative al periodo dal 2000 al 2007, che fa parte del datawarehouse Sanità del Veneto. Per i confronti con le altre Regioni italiane, è stato utilizzato principalmente il database Health for all a cura dell’Istat (versione di dicembre 2008). Il rapporto è diviso in 11 capitoli e un’appendice metodologica. Nel primo sono presentati e analizzati i principali aspetti demografici della popolazione: età media, indice di invecchiamento, indice di vecchiaia e tasso di incremento demografico. Il secondo è dedicato alla descrizione generale della mortalità nella Regione: vengono presentati i dati sul numero dei decessi e i tassi di mortalità sia a livello generale che per fasce di età e per causa, con un approfondimento sulla mortalità infantile. Dal terzo al decimo vengono presentati i dati relativi alle cause specifiche di mortalità e il capitolo undicesimo riporta l’analisi relativa agli anni di vita persi per mortalità precoce (PYLLs).