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Zoonosi e tossinfezioni alimentari: da Ecdc ed Efsa il nuovo report annuale

Luca Busani, Caterina Graziani, Gaia Scavia - Dipartimento di Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, reparto di Epidemiologia veterinaria e analisi del rischio, Iss

 

22 dicembre 2015 – In aumento costante i casi di campilobacteriosi e listeriosi in Europa, che benché con ordini di grandezza molto diversi (circa 200 mila casi l’anno per la prima e circa 2000 per la seconda) hanno ormai un trend in ascesa dal 2008. Lo riferisce il nuovo report europeo sulle zoonosi e sugli episodi epidemici di tossinfezione alimentare “The European Union summary report on trends and sources of zoonoses, zoonotic agents and food-borne outbreaks in 2014” (pdf 7,1 Mb), pubblicato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) il 17 dicembre scorso.

 

Il documento – che presenta i dati sulla sorveglianza delle infezioni da agenti zoonotici nell’uomo ed il relativo monitoraggio nelle fonti alimentari e nei serbatoi animali relativi al 2014 – sottolinea inoltre che quest’anno, a livello europeo, anche dalle salmonellosi giungono notizie in controtendenza rispetto al trend in diminuzione osservato negli scorsi anni. Quest’infezione, in costante calo negli ultimi 5 anni, ha mostrato, infatti, una lieve inversione di tendenza.

 

Il report presenta anche l’analisi degli episodi di tossinfezione alimentare, evidenziando un quadro simile a quello degli anni precedenti (circa 5000 episodi epidemici, con 45.000 casi circa coinvolti, di cui il 10-11% ospedalizzati).

 

In generale, i Paesi europei forniscono un quadro piuttosto variegato dei casi di infezione umana relativi alle situazioni nazionali, cosa che rende difficile la comparazione tra i diversi Stati. Questo quadro può essere approfondito per quanto riguarda le Salmonellosi e le infezioni da E. coli produttori di Verocitotossina (Vtec) anche consultando il nuovo atlante on line, pubblicato dall’Ecdc.

 

I dati di monitoraggio negli alimenti e negli animali confermano per le contaminazioni da Salmonella un trend generalmente favorevole con un ulteriore calo, nella filiera avicola, conseguente all’applicazione dei Programmi nazionali di controllo, mentre si osserva un dato in leggera controtendenza circa le percentuali di alimenti positivi che rimangono comunque contenute >4%).

 

Il riscontro di Listeria negli alimenti pronti al consumo appare stabile mentre per gli altri patogeni occorre sempre richiamare cautela nell’interpretazione dei trend temporali e geografici dal momento che i dati rispecchiano schemi di campionamento non armonizzati tra i diversi Paesi e nel tempo. Quest’anno un elemento di novità riguarda l’ulteriore approfondimento dell’analisi dei dati sulla distribuzione dei sierotipi/sierogruppi dei principali patogeni a trasmissione alimentare nelle filiere produttive. Per i Vtec, tale analisi è stata curata con il supporto dell’Eurl (European Union Reference Laboratory) per E.coli presso l’Istituto superiore di sanità (Iss). Riguardo alle zoonosi a trasmissione non alimentare le infezioni da virus West Nile sono quelle maggiormente riportate. Nel 2014 si è osservata una diminuzione del tasso di notifica in Europa, con la conferma di alcuni Paesi in cui la circolazione della malattia si è mantenuta. Tra questi l’Italia che ha continuativamente segnalato casi di infezione nel corso degli ultimi sette anni.

 

La sorveglianza in Italia

Per quanto riguarda la sorveglianza nell’uomo delle zoonosi a trasmissione alimentare la situazione italiana è caratterizzata, per il terzo anno di seguito, da una carenza di informazioni che non consentono valutazioni rappresentative e complete del quadro nazionale.

 

I dati sui casi di salmonellosi, Listeriosi e infezione da Vtec che provengono dal sistema speciale di sorveglianza Enter-Net, basato sulla partecipazione volontaria di alcuni laboratori di microbiologia e dal Registro italiano della sindrome emolitico uremica. Per quanto riguarda le Salmonellosi, non considerando il 2014 per cui i dati sono provvisori, la situazione è incerta e non permette di valutare se i casi siano diminuiti come nel resto d’Europa. Considerando che alla fine degli anni ’90 il sistema di notifica del ministero della Salute raccoglieva circa 10.000 casi/anno di salmonellosi mentre Enter-Net (attivo già da allora) ne raccoglieva circa la metà (cifra simile a quanto raccoglie oggi), il quadro degli ultimi 3-4 anni può essere considerato paragonabile a quello degli anni Novanta. Il settore veterinario mostra una riduzione del trend delle infezioni da salmonella nel settore avicolo, anche se si mantengono elevati i livelli di positività, (8% e 20%) nei broiler (polli) e nei tacchini.

 

Per le restanti zoonosi e per gli episodi di tossinfezione alimentare (1 soltanto riportato nel 2014) la scarsità dei dati rappresenta un elemento critico che rende difficoltosa la valutazione dell’impatto delle malattie nel nostro Paese.

 

Risorse utili

Per approfondire consulta il documento completo “The European Union summary report on trends and sources of zoonoses, zoonotic agents and food-borne outbreaks in 2014” (pdf 7,1 Mb) e i comunicati stampa sul sito dell’Ecdc (in inglese) e dell’Efsa (in italiano).