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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Coperture vaccinali a 24 mesi: dal Ministero i dati 2013



La copertura vaccinale (CV) è il migliore indicatore per valutare i risultati delle attività di vaccinazione e fare confronti tra diverse aree o scenari. La CV rappresenta la proporzione di soggetti che ha aderito all’offerta nella popolazione target del programma vaccinale ed è l’indicatore primario nello stimare la quota di soggetti suscettibili nella popolazione, predittiva della diffusione delle malattie.

 

Annualmente le Regioni e le Province Autonome inviano i dati relativi al numero di cicli vaccinali completati e i denominatori al ministero della Salute, che aggrega le informazioni arrivate da tutte le Regioni per stimare le coperture nazionali.

 

Ad agosto 2014, il ministero della Salute ha pubblicato le coperture vaccinali a 24 mesi d’età, relative all’anno 2013 (coorte di nascita 2011). Queste coperture si riferiscono alla maggior parte delle vaccinazioni offerte attivamente e gratuitamente alla popolazione italiana, in accordo con il Piano nazionale della prevenzione vaccinale (Pnpv) 2012-2014 (poliomielite, tetano, difterite, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae b, morbillo, parotite e rosolia). Le coperture vaccinali contro HPV e influenza invece, sono reperibili, rispettivamente, su una pagina dedicata del portale di EpiCentro e su una pagina dell’area tematica “Influenza” del portale del Ministero. Le coperture per meningococco e pneumococco sono in corso di pubblicazione da parte del ministero della Salute.

 

Coperture medie nazionali in calo

Il mantenimento di CV elevate è fondamentale per proteggere la popolazione contro importanti malattie infettive, prevenire epidemie e evitare che si ripresentino malattie che sono state eliminate in Italia. È con preoccupazione quindi che si nota, confrontando le coperture attuali con quelle degli anni precedenti, una flessione delle coperture medie nazionali per quasi tutte le vaccinazioni, con valori che raggiungono il livello più basso degli ultimi 10 anni.

 

Le coperture vaccinali nazionali contro la poliomielite, il tetano, la difterite, l’epatite B e la pertosse rilevate nel 2013 sono di poco superiori al 95%, che è il valore minimo previsto dall’obiettivo del Pnpv 2012-2014. La copertura per Haemophilus influenzae b è pari al 94,5% e non raggiunge l’obiettivo fissato dal Piano.

 

Anche la CV per morbillo, parotite e rosolia (MPR) è diminuita nel 2013 (CV pari all’88,1%), rispetto a quella rilevata nel 2012 (90%) nonostante sia in corso un Piano nazionale che prevede di raggiungere l’eliminazione del morbillo e della rosolia entro il 2015. Alla luce di questi dati è evidente che l’obiettivo di eliminazione non potrà essere conseguito nei tempi previsti, poiché per interrompere la circolazione del morbillo è necessario raggiungere coperture vaccinali del 95% sia a livello nazionale che regionale e di Asl.

 

Analizzando i dati per Regione, si evidenzia che nel 2013 le coperture vaccinali per le malattie prevenibili con il vaccino esavalente rimangono stazionarie, o in lievissimo rialzo solo in Piemonte e in Sardegna, mentre nelle rimanenti Regioni si nota un calo delle coperture, più o meno accentuato, rispetto al 2012. In Valle d’Aosta, Abruzzo, Molise e Calabria si registra un calo di oltre 1,5 punti percentuali nelle coperture per polio, DTP ed epatite B. In Abruzzo, nonostante il calo, le coperture rimangono superiori al 95%. In otto Regioni, che complessivamente hanno una popolazione target pari al 26% del totale, le coperture vaccinali sono inferiori al 95%.

 

Il calo delle coperture vaccinali per MPR è più marcato rispetto alle altre vaccinazioni ed è stato registrato in tutte le Regioni ad eccezione di Abruzzo, Piemonte e Sardegna, dove la copertura è uguale o in lieve aumento rispetto al 2012. È da sottolineare che in 10 Regioni il calo è superiore a 1,5% punti percentuali.

 

L’andamento in netta diminuzione delle coperture a 24 mesi non può essere ignorato anche alla luce delle recenti recrudescenze di malattie ritenute sotto controllo o eliminate. È fondamentale quindi indagare a fondo i motivi di questo fenomeno (errata percezione nella popolazione dell’importanza delle vaccinazioni, effetto della incessante campagna mediatica in atto contro le vaccinazioni da parte dei cosiddetti anti-vaccinatori?), analizzando i dati anche a livello micro (Asl, distretto) per identificare situazioni di maggior rischio, capirne le ragioni e mettere in atto interventi in grado di contrastare questa tendenza. In particolare, la costatazione che la copertura per il vaccino MPR è diminuita in maniera più consistente rispetto agli altri vaccini, rende indispensabile interventi urgenti.

 

Data di creazione della pagina: 25 settembre 2014

Revisione a cura del: Reparto di Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss