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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Vaccinazione universale contro la varicella in Sicilia

Da Eurosurveillance 2009;14(35)

(sintesi a cura della redazione di EpiCentro

revisione a cura di Cristina Giambi - Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps, Iss)

 

La varicella continua a essere una delle malattie dell’infanzia più diffuse in Europa. Di solito non è un’infezione grave ma, in alcuni casi, può essere causa di complicazioni tra cui infezioni batteriche secondarie, polmonite, encefalite, atassia cerebrale, mielite traversa. In Italia l’incidenza è pari a circa 5300 casi ogni 100 mila bambini al di sotto dei 15 anni e circa il 3,5-5% dei bambini che contraggono l’infezione sviluppano complicanze quali infezioni delle vie aeree superiori e infezioni cutanee.

 

La campagna di vaccinazione

A seguito dell’immissione in commercio del vaccino per la varicella Oka/Merck, a gennaio 2003 in Sicilia è stato avviato un programma di vaccinazione universale contro la varicella, che è stata inserita nel calendario vaccinale regionale insieme alle vaccinazioni contro difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse, Haemophilius influenzae di tipo b, morbillo, parotite e rosolia, offerte gratuitamente a tutti i bambini. Il vaccino VZV (virus varicella-zoster) viene offerto attivamente e gratuitamente in una dose unica a tutti i bambini nel secondo anno di vita (15° mese) e a tutti gli adolescenti nel dodicesimo anno ancora suscettibili alla malattia (non protetti contro il VZV); esso viene somministrato insieme al vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr), per aumentare la compliance alla vaccinazione.

Gli obiettivi prefissati sono una copertura vaccinale ≥ all’80% nei bambini nel secondo anno di vita e al 50% negli adolescenti suscettibili.

 

Il monitoraggio della campagna di vaccinazione

Due studi sono stati condotti parallelamente per monitorare la copertura vaccinale e l’incidenza della malattia.

La popolazione target per l’analisi dei dati nel periodo 2003-2007 ha incluso:

  • tutti i bambini compresi tra i 12 e i 23 mesi di età
  • tutti gli adolescenti di 11-12 anni suscettibili alla malattia.

Lo studio di copertura vaccinale ha previsto la raccolta dei dati demografici e vaccinali in tutti i servizi di vaccinazione della Regione, inviati mensilmente ai distretti della Asl e inseriti in un database online con accesso a livello locale e regionale.

I dati di sorveglianza, invece, sono stati raccolti tramite un network sentinella costituito da 30 pediatri selezionati random, ciascuno dei quali con una media di 800-1000 pazienti compresi tra 0 e 14 anni.

 

Risultati

Nel periodo di studio (gennaio 2003 - dicembre 2007) in Sicilia sono stati vaccinati 222.642 bambini. Il tasso di copertura della vaccinazione per i bambini nati nel 2005 è risultato del 70%, mentre quello per gli adolescenti nati nel 1995 e nel 1996 è stato del 45,1%. Nel 2007 il tasso complessivo di copertura è stato del 65,5% nei bambini di età compresa tra 12 e 23 mesi e del 12,1% negli adolescenti tra 11 e 12 anni.

 

Nel periodo di studio il tasso d’incidenza annuale della malattia ha avuto una drastica diminuzione in tutte le classi d’età ed è sceso da 95,7 ogni 1000 persone-anno (PY) nel 2004, a 9 ogni 1000 PY nel 2007.

 

Nel periodo in studio, sono stati riportati 22 casi di breakthrough varicella (casi di varicella in vaccinati) e 7 casi di herpes Zoster in vaccinati.

 

Discussione

Malgrado la disponibilità del vaccino VZV in almeno 14 Paesi europei, la vaccinazione contro la varicella non è diffusa in Europa e la Germania è l’unico Stato ad avere incluso il vaccino contro la varicella nel programma di immunizzazione nazionale da luglio 2004, con una singola dose all’età di 11-14 mesi.

 

La Sicilia è stata la prima Regione italiana a introdurre il vaccino contro la varicella nel proprio programma di vaccinazione. Il modello adottato dalla Sicilia ha tenuto conto dei dati nazionali di sieroprevalenza (prevalenza nel siero di anticorpi contro il VZV) specifici per età. Dati di sorveglianza sierologica hanno evidenziato una sieroprevalenza del 38% in bambini di 5 anni di età in Italia, un valore decisamente più basso rispetto a quello di altri Paesi europei (97% in Olanda, 81% in Belgio); la varicella risulta più diffusa nel Sud Italia e in Sicilia risulta colpire bambini più piccoli rispetto al resto della nazione. Questi dati hanno guidato la decisione della Regione Sicilia di avviare un programma di vaccinazione universale in due coorti e la scelta del 15° mese di vita per la somministrazione del vaccino.

 

La campagna di vaccinazione contro la varicella in Sicilia è stata efficace, ha portato a una sensibile riduzione della malattia nella Regione e pochi casi di breakthrough di varicella e di herpes Zoster si sono verificati. Il programma di vaccinazione e le azioni di monitoraggio presentate potrebbero costituire un modello molto utile per i Paesi europei che stanno considerando l’opportunità di introdurre la vaccinazione universale contro la varicella nella loro nazione.

 

Per una lettura più dettagliata, leggi l’articolo originale di Eurosurveillance: Universal varicella vaccination in the sicilian paediatric population: rapid uptake of the vaccination programme and morbidity trends over five years.