Macellazione a domicilio: migliorare la qualità
Francesco Lovaria - direttore Area di sanità pubblica
veterinaria A.S.S. n. 2 “Isontina”, Friuli Venezia Giulia
Secondo gli indirizzi contenuti nelle “Linee guida per la prevenzione
sanitaria e per lo svolgimento delle attività del Dipartimento di
prevenzione” (approvate dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 25
luglio 2002), il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda per i servizi
sanitari n.2 “Isontina” del Friuli Venezia Giulia ha attivato un processo di
valutazione delle proprie attività e relative procedure applicative, come
strumento di revisione, semplificazione o eliminazione delle medesime.
In particolare l’Area di sanità pubblica veterinaria del Dipartimento di
prevenzione ha sottoposto a valutazione la procedura sanitaria della
macellazione a domicilio per il consumo privato familiare delle carni,
mediante il sistema di analisi del rischio.
La revisione della procedura tiene conto dell’esigenza di migliorare, a
parità di efficacia, il livello di efficienza di questa specifica attività
preventiva di sanità pubblica veterinaria, tenuto conto dell’attuale
favorevole profilo epidemiologico delle malattie infettive della specie
suina, anche a carattere zoonosico, compresa la trichinellosi.
In buona sostanza, si tratta di un percorso culturale e comportamentale
fortemente innovativo indirizzato verso un miglioramento della qualità delle
carni macellate e dei prodotti alimentari da esse derivati, utilizzando al
meglio le risorse disponibili, in modo da superare la vetusta precedente
organizzazione operativa.
La proposta di revisione della procedura è particolarmente attuale in questo
momento in cui è fatto carico alle Regioni di intervenire sul tema dell’appropriatezza
delle prestazioni erogabili, perseguendo un percorso di miglioramento della
qualità che coinvolga i diversi attori interessati al fine di garantire
uniformità di contenuti e di interventi.
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