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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Focolai di West Nile Disease in Italia: la situazione al 3 novembre 2011

Negli ultimi anni la malattia da virus West Nile (West Nile disease, Wnd) ha focalizzato l’attenzione degli operatori di sanità pubblica a livello internazionale. Infatti, numerosi focolai di Wnd sono stati riscontrati negli ultimi 15 anni in Europa (Romania, Ungheria) e in Paesi extra-europei (le vaste epidemie negli Stati Uniti d’America nel 2001-2003). L’anno scorso si sono verificati focolai epidemici, che hanno colpito i Paesi del bacino del Mediterraneo, quali la Grecia (Macedonia centrale), la Romania e alcune zone della Russia. Dal 2008, poi, si sono verificati casi di Wnd nell’uomo in Italia (Tabella 1).

 

Pertanto, è in atto un’azione congiunta sulle misure di prevenzione e sugli sforzi da effettuare sia in sanità pubblica veterinaria che in sanità pubblica umana per fronteggiare la diffusione di questa malattia.

 

Dal 2010 il ministero della Salute pubblica ogni anno una Circolare sulla sorveglianza della Wnd che nel 2011 è stata estesa ad altre malattie da Arborvirus: “Sorveglianza dei casi umani delle malattie trasmesse da vettori con particolare riferimento alla Chikungunya, Dengue e West Nile Disease” (pdf 905 kb).

 

Obiettivo principale della sorveglianza della malattia di West Nile in Italia è di identificare i casi umani di malattia neuroinvasiva da West Nile virus (West Nile neuroinvasive disease, Wnnd) per evidenziare, insieme alla sorveglianza animale ed entomologica attiva dal 2002, la circolazione del virus in un determinato ambito territoriale e di avere una stima della sua entità attraverso l’individuazione sistematica dei casi clinici emergenti.

 

La sorveglianza si basa sulla segnalazione dei casi possibili, probabili e confermati, da parte dei medici soprattutto ospedalieri, che devono considerare, nella diagnosi differenziale, anche le forme neuroinvasive da virus West Nile.

 

Le principali misure di controllo da attuare nei territori a dimostrata circolazione virale sono rappresentate dalla prevenzione delle punture di zanzare (uso di prodotti repellenti e zanzariere alle finestre e non esposizione negli orari a rischio), e dal contenimento della densità del vettore attraverso interventi di disinfestazione adeguati. È inoltre cruciale, in questi territori, adottare misure nei confronti delle donazioni di sangue e di organi e tessuti in quanto il virus può essere trasmesso anche attraverso la via parenterale.

 

La sorveglianza epidemiologica dei casi umani, nelle aree interessate da circolazione del West Nile virus (Wnv) negli animali, rappresenta un passo fondamentale per la prevenzione della trasmissione della malattia, in quanto consente la tempestiva identificazione dei casi umani, elemento cruciale per permettere di intervenire con le adeguate misure di controllo sopra descritte.

 

Le informazioni sulla sorveglianza veterinaria ed entomologica sono disponibili sul bollettino epidemiologico settimanale redatto dal Centro studi malattie esotiche (Cesme) dell’Istituto zooprofilattico di Teramo. Sul bollettino (pdf 2,8 Mb), pubblicato il 3 novembre 2011, sono riportati 50 focolai di Wnd negli equidi nelle Province di Venezia, di Pordenone, di Udine, di Oristano, di Matera, di Crotone, di Cagliari, di Gorizia, di Treviso, di Messina, di Palermo e di Nuoro.

 

Pertanto, il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Iss e il ministero della Salute hanno segnalato, per vie brevi, questi focolai alle autorità regionali, per la predisposizione delle attività di sorveglianza epidemiologica per la Wnd nell’uomo.

 

Nel 2011, fino a oggi, i casi umani di Wnnd segnalati in Italia sono 14, così distribuiti (Tabella 1):

  • 8 casi in Veneto (1 donna di 64 anni in Provincia di Venezia, 1 donna di 88 in Provincia di Treviso, deceduta, 1 uomo di 33 anni, trapiantato di rene, in Provincia di Treviso, 1 uomo di 83 anni in Provincia di Treviso, 1 uomo di 73 anni e 1 donna di 48 anni in Provincia di Treviso)
  • 1 caso in Friuli Venezia Giulia (1 uomo di 63 anni in Provincia di Udine)

  • 1 caso in Toscana (1 donna di 38 anni in Provincia di Pisa) confermata con il test di neutralizzazione dal Laboratorio di riferimento nazionale (potrebbe però trattarsi di infezione pregressa in quanto ha mostrato positività alle IgM e IgG per virus Toscana e alle IgG per il virus West Nile)
  • 4 casi in Sardegna (1 uomo di 75 anni e 1 uomo di 34 anni in Provincia di Oristano, entrambi deceduti, 1 uomo di 83 anni in Provincia di Oristano, 1 uomo di 73 anni in Provincia di Olbia).

Tabella 1. Distribuzione dei casi di malattia neuro-invasiva da West Nile in Italia, 2008-2011

 

Regione

2008

2009

2010

2011

Totale§

Emilia Romagna

3

9

0 [+1*]

0

12

Veneto

7

3 [+1*]

23

Friuli Venezia Giulia 0 0 0 1 1

Lombardia

0

2

0

0

2

Toscana

0

0

0

1^

1

Sardegna

0

0

0

4

4

Totale§

8

18

3

14

43

*Importato dalla Romania

°Questi casi non includono il caso di febbre da Wnv segnalato al sistema di sorveglianza epidemiologica della Regione Veneto che sorveglia anche le febbri di ndd.

§Non includendo i casi importati

^Caso confermato con IgG positive alla siero neutralizzazione (potrebbe trattarsi di infezione pregressa in quanto ha mostrato positività alle IgM e IgG per virus Toscana)

 

Inoltre è stato segnalato al Ministero della Salute e al Cnesps dell’Iss un caso di febbre da Wnv, in un uomo di 56 anni residente in Provincia di Ancona. Questa segnalazione non rientra nella definizione di caso prevista dalla Circolare sulla sorveglianza della Wnd, che prevede la segnalazione dei soli casi di malattia neuro invasiva. Tuttavia, questo caso risulta di particolare interesse in quanto è il primo caso descritto in Italia da Wnv appartenente al lineage 2, responsabile di casi di Wnd in uomini e animali in Europa dell’est (Grecia e Romania). In proposito leggi l’articolo pubblicato su Eurosurveillance il 27 ottobre 2011 “Human case of autochthonous West Nile virus lineage 2 infection in Italy, september 2011”.

 

Attualmente sono confermati casi di malattia da West Nile in Europa (Grecia, Italia e Romania) e in Paesi limitrofi (Albania, Israele e Russia) e sul sito dell’Ecdc è possibile scaricare la mappa aggiornata del rischio del Wnv nei Paesi della Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità.

 

Data di creazione della pagina: 3 novembre 2011

Autori: Pasquale Salcuni - Ministero della Salute, Caterina Rizzo - Cnesps, Iss