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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Notiziario - 9 settembre 2010

Secondo l’approfondimento epidemiologico dell’Ecdc pubblicato il 3 settembre 2010, la diffusione del virus West Nile è presente in diversi Stati membri dell’Unione europea e in altri Paesi della zona euro-mediterranea, al di fuori della Ue.

 

Trasmissione all’interno dell’Unione europea

Nel 2010, in luglio, è stato riportato un unico caso probabile nell’uomo in Portogallo.

 

I dati forniti dal Centro ellenico per la prevenzione e il controllo delle malattie, riferiscono che, al 8 settembre 2010, in Grecia sono stati riportati 200 casi di West Nile virus di cui 20 mortali. Il focolaio è limitato principalmente alla regione della Macedonia centrale, con pochissimi casi nel vicino distretto di Larissa. Per informazioni aggiornate sulla situazione greca consulta: il sito del Centro ellenico per la prevenzione e il controllo delle malattie da cui è possibile scaricare i report giornalieri sull’epidemia all’interno del Paese.

 

Al 3 settembre 2010, le autorità sanitarie nazionali della Romania hanno riportato un totale di 13 casi confermati e 2 probabili di infezione da virus West Nile, negli ultimi due mesi. Due persone sono morte (entrambe di età superiore ai 75 anni). I casi hanno un’età mediana di 50 anni (con un intervallo che va dai 18 ai 79 anni) e sono distribuiti geograficamente in undici distretti del Paese. La sorveglianza è stata implementata su tutto il territorio nazionale sia per quanto riguarda le trasmissioni tra gli esseri umani sia per quelle tra gli animali.

 

Tre casi confermati sono stati riportati il 2 settembre dalle autorità sanitarie dell’Ungheria. Uno vive vicino al confine con la Romania mentre gli altri due casi sono stati identificati nella zona centrale del Paese. Le indagini epidemiologiche sono in corso e la sorveglianza è stata rafforzata.

 

La situazione in Italia

In Italia la sorveglianza per malattie neuro invasive da West Nile è attiva nella stagione in cui si attende la massima probabilità di circolazione (15 giugno – 15 novembre). Ad oggi in tutto il 2010 non sono stati registrati casi di malattia neuroinvasiva.

 

La Regione Veneto ha segnalato un’infezione confermata da virus West Nile, durante il mese di agosto 2010. Il modesto quadro clinico associato all’infezione (febbre) non risponde alla definizione di caso riportata nella circolare del ministero della Salute.

 

Negli animali, al 6 settembre 2010, l’Istituto zooprofilattico di Teramo (laboratorio di referenza Oie per la febbre West Nile) riporta positività per: una ghiandaia catturata in Provincia di Modena, 5 pool di insetti catturati in Provincia di Venezia e Rovigo e 5 casi clinici di malattia in cavalli (4 in Provincia di Trapani e uno in Provincia di Venezia).

 

Trasmissione al di fuori dell’Ue

Tra luglio e agosto, in Russia, sono stati riportati un totale di 231 casi di West Nile nell’uomo. Tra questi, 6 letali (5 nella regione di Volgograd e 1 nella regione di Rostov). La maggior parte dei casi sono stati segnalati nella regione di Volgograd, ma negli ultimi giorni ne sono stati riportati altri 35 nella regione di Rostov. Inoltre, alcuni casi sporadici sono stati segnalati durante l’estate dalle regioni di Astrakhan e Voronezh, dal Kraj del Krasnodar e dalla Repubblica di Kalmykia.

 

Al 10 agosto, Israele ha riportato 24 casi confermati e 6 presunti di infezione da virus West Nile nell’uomo. La maggioranza dei casi provengono dalla regione centrale e da Tel Aviv, mentre casi isolati sono stati riportati dalla regione di Haifa.

 

Secondo Eurosurveillance, in Olanda, è stata confermata l’infezione in due turisti di ritorno da Israele.

 

Secondo l’Ecdc, al 24 agosto 2010, in Marocco non sono ancora stati registrati casi nell’uomo ma l’infezione da virus West Nile è stata confermata tra gli equini per un totale di 18 casi e 8 decessi. La maggior parte dei casi è stata riportata nella parte settentrionale del Paese.