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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2015

(17 dicembre 2015) Infezione umana da virus Zika: il risk assessmentdell’Ecdc

A seguito del focolaio di infezione umana da virus Zika (Zikv) – in rapida evoluzione nel continente americano e nel Pacifico meridionale – e a seguito della potenziale associazione del virus con microcefalia, sindrome di Guillan-Barré e altri complicanze neurologiche, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato un aggiornamento della valutazione del rischio sulla trasmissione dell’infezione all’interno dell’Unione europea e sui viaggi di cittadini Ue in zone endemiche. Dal risk assessment emerge che il rischio di casi di importazione nell’Ue è in aumento mentre il rischio di trasmissione locale, nonostante la presenza del vettore competente (Aedes spp), rimane estremamente basso durante la stagione invernale. L’Ecdc consiglia le autorità sanitarie nazionali di rafforzare le attività di sorveglianza e controllo e raccomanda a coloro che si recano in zone endemiche di prendere misure di prevenzione personale contro le punture di zanzara. Per approfondire scarica il documento completo “Rapid risk assessment: virus Zika epidemic in the Americas: potential association with microcephaly and Guillain-Barré syndrome” (pdf 917 kb), pubblicato il 10 dicembre 2015, e consulta le pagine Ecdc dedicate agli epidemiological updates sul Zikv.

 

(17 dicembre 2015) Dall’Oms la lista delle principali malattie emergenti che possono causare grandi epidemie

Quali sono i microrganismi che potrebbero causare epidemie nel prossimo futuro (per le quali esistono poche misure di controllo)? A questa domanda ha lavorato un team, composto da scienziati ed esperti di sanità pubblica, riunitosi alla sede Oms di Ginevra. La lista delle malattie identificate comprende: febbre Congo-Crimea, Ebola, febbre emorragica di Marburg, febbre di Lassa, Mers, Sars, infezione da virus Nipah e Febbre della Rift Valley. Sono state identificate come “gravi” altre tre infezioni (Chikungunya, Severe fever with thrombocytopenia syndrome e virus Zika). Non sono state incluse nella lista quelle malattie che pur avendo un elevato potenziale epidemico sono già al centro di programmi di controllo e ricerca specifici (come Hiv/Aids, tubercolosi, malaria, influenza aviaria e febbre dengue). Per maggiori informazioni consulta il sito Oms.

 

(10 dicembre 2015) Infezione umana da virus Zika: l’Alert di Paho e Oms

Il 1 dicembre, la Pan American Health Organization (Paho) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno rilasciato un’allerta epidemiologica sull’infezione umana da virus Zika. Nell’Alert si afferma che, dato l’aumento di anomalie congenite, di casi di sindrome di Guillan-Barré e di altri sindromi neurologiche e autoimmuni in aree in cui sta circolando lo virus Zika e vista la loro possibile correlazione all’infezione, si raccomanda agli Stati membri del Paho di stabilire e mantenere la capacità di individuare casi di infezione da virus Zika e preparare le proprie strutture sanitarie al possibile aumento della domanda di assistenza e cura relativamente alle sindromi neurologiche e anche di rafforzare la cura prenatale. Inoltre gli Stati coinvolti da casi autoctoni dovrebbero ridurre la presenza di zanzare attraverso una strategia di controllo del vettore e attraverso una corretta comunicazione verso il pubblico. Al 4 dicembre non si segnalano casi autoctoni di Zica virus negli Stati membri Ue. Per approfondire consulta l’epidemiological update dell’Ecdc (4 dicembre 2015) l’epidemiological alert di Paho/Oms “Neurological syndrome, congenital malformations and virus Zika (ZIKV) infection. Implications for public health in the Americas” (1 dicembre 2015).

 

(3 dicembre 2015) Infezione umana da virus Zika: aggiornamento epidemiologico

L’infezione umana da virus Zika (Zikv) continua a diffondersi in aree del mondo precedentemente non colpite dalla malattia. È dal 2014, infatti, che il Sud America sta segnalando circolazione autoctona del virus e, alla settimana 47 di novembre 2015, l’Oms riporta casi in Brasile, Colombia, Suriname, El Salvador e Guatemala. Inoltre, secondo quanto riportato dai media, il 26 novembre le autorità nazionali messicane hanno confermato i primi due casi autoctoni di infezione da Zikv in Messico. Anche altre zone del mondo sono interessate dallo virus Zika come per esempio: Capo Verde, la Repubblica delle Isole Figi, la Repubblica di Vanuatu, le Samoa, la Nuova Caledonia, le isole Salomone e l’Indonesia. Lo riferisce l’Ecdc nell’epidemiological update pubblicato il 27 novembre. Vista l’ampia diffusione dei due potenziali vettori del virus (Aedes Aegypti, Aedes Albopictus) e la raccomandazione dell’Ecdc di rafforzare le misure di sorveglianza sui possibili casi importati, il Ministero della Salute raccomanda con la Circolare annuale sulla “Sorveglianza dei casi umani di Chikungunya, Dengue, West Nile Disease ed altre arbovirosi e valutazione del rischio di trasmissione in Italia – 2015” (pdf 797 kb) di mantenere le attività di sorveglianza per i casi importati di virus Zika durante tutto l’anno e soprattutto nel periodo di massima attività del vettore (giugno-ottobre). Inoltre, attraverso il Centro nazionale sangue, consiglia di mantenere in essere la sorveglianza anamnestica del donatore di sangue per i viaggi nelle aree sopra indicate. Anche i Cdc americani raccomandano precauzioni contro le punture di zanzare ai viaggiatori diretti in Colombia, Suriname e Brasile. Infine, l’Ecdc segnala nuove complicazioni legate alla malattia: in Brasile è stato segnalato un incremento di casi di bambini nati con microcefalia da donne affette da virus Zika durante la gravidanza; malformazioni a livello del sistema nervoso centrale erano già state riportate nella Polinesia francese; sette casi di sindrome di Guillan-Barré si segnalano in pazienti brasiliani infettati da virus Zika.

 

(23 luglio 2015) Zanzare, zecche e flebotomi: ecco le mappe di distribuzione Ecdc

Sul sito dell’Ecdc sono disponibili per operatori e cittadini le mappe di distribuzione di zanzare, zecche e flebotomi. L’obiettivo è fornire a decisori e popolazione informazioni aggiornate sulla diffusione di questi vettori mostrando anche il livello di distribuzione regionale. Per maggiori informazioni consulta la pagina del sito Ecdc dedicata alle Vector Maps.