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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Epidemiologia per la sanità pubblica - ISS


Documenti e link

Parere dell’Efsa su carne di pollo e campilobatteriosi nell’uomo (2009): un parere scientifico dell’Efsa conferma che la carne di pollo è una delle principali cause di campilobatteriosi nell’uomo, infatti tra il 20 e il 30% dei casi di infezione da Campylobacter sono riconducibili direttamente alla manipolazione, alla preparazione e al consumo di carne ottenuta dai broiler (tipologia di pollo allevato in modo specifico per la produzione di carne). La campilobatteriosi è la più comune malattia infettiva trasmissibile dagli animali agli essere umani attraverso l’ingestione degli alimenti e l’analisi dell’Efsa costituisce la prima parte di un più ampio lavoro in questo settore che mira a identificare le possibili opzioni di controllo e le azioni per ridurre la presenza di Campylobacter nelle diverse fasi della filiera della carne ottenuta dai broiler. Scarica la sintesi (pdf 31 kb) e il parere scientifico (pdf 821 kb) dell’Efsa.

 

Relazione Efsa su zoonosi ed epidemie di origine alimentare nell'Unione europea (2008): secondo quanto riporta il documento, pubblicato da Efsa ed Ecdc, nel 2008 nell’Unione europea è calato il numero di casi di infezione provocati dalle tre zoonosi più diffuse. Al primo posto per numero d’infezioni si conferma il Campylobacter (oltre 190 mila casi), seguito dalla Salmonella (oltre 131 mila casi).

 

Cdc-Zoonosi. Il sito dei Cdc americani dedica questa sezione a tutte le zoonosi: ricco di consigli e descrizione delle pratiche preventive per evitare una lunga lista di possibili malattie.

 

Oms-Zoonosi. Sezione del sito dell’Oms dedicata alle zoonosi.

 

Direttiva Ue. Il link porta alla pagina dell’Unione Europea dedicata alla Direttiva 92/117/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1992, riguardante le misure di protezione dalle zoonosi specifiche e la lotta contro agenti zoonotici specifici negli animali e nei prodotti di origine animale allo scopo di evitare focolai di infezioni e intossicazioni alimentari.