Impatto di un disastro ambientale sulla conservazione dei vaccini
(Traduzione e adattamento a cura della redazione di EpiCentro)
Quando si verifica una prolungata assenza di corrente elettrica a causa di un disastro ambientale, la conservazione dei vaccini può essere compromessa. Di seguito, sono elencate le linee guida per gli operatori sanitari:
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non aprire frigoriferi e congelatori finché non torna la corrente
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la maggior parte dei vaccini congelati sono stabili a temperatura ambiente solo per un periodo di tempo limitato. I vaccini più a rischio sono quello contro morbillo, orecchioni e rosolia (MMR) e quello contro la varicella (Varivax), sensibili alle temperature elevate
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controllare la temperatura; non buttare nulla; non somministrare alcun vaccino sospetto prima di averne discusso con le autorità sanitarie.
Se l'elettricità sta per tornare:
- mantenere frigoriferi e congelatori chiusi, per aiutare a mantenere bassa la temperatura dei vaccini
- continuare a controllare la temperatura, se possibile. Non aprire per controllare la temperatura durante l'assenza di corrente, ma quando l'elettricità viene ripristinata, segnando anche la durata del black-out. In questo modo sarà possibile stabilire la temperatura massima raggiunta e la durata massima di esposizione ad alte temperature
- se sono disponibili luoghi di conservazione alternativi, come per esempio un ospedale con un generatore di corrente, è bene considerare l’ipotesi di trasferire le scorte. In questo caso, va misurata la temperatura del congelatore o del frigorifero nel momento in cui il vaccino viene rimosso. Se possibile, trasportare i vaccini seguendo le corrette procedure della catena del freddo per la conservazione e la manipolazione. In caso contrario, registrare la temperatura a cui sono esposti durante il trasporto.
Una volta che l'elettricità è stata ripristinata:
- registrare la temperatura dell'unità il più presto possibile non appena torna la corrente monitorare le temperature finché non si raggiungono i valori normali (2-8° C per i frigoriferi, al di sotto dei 15° C per i congelatori). Registrare anche la durata dell'esposizione a temperature più alte e la massima temperatura raggiunta
- le autorità sanitarie locali forniranno informazioni adeguate sull'esposizione ad alte temperature dei vaccini in dotazione alle varie strutture sanitarie.