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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Notiziario - 21 gennaio 2010

FluNews: il dodicesimo aggiornamento del Cnesps-Iss

È on line il numero 12 di “FluNews”, l'aggiornamento epidemiologico settimanale a cura del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che fa il punto della situazione relativa all’attuale pandemia di influenza, con una lettura integrata dei dati raccolti. Scarica il numero 12 di “FluNews” (pdf 1,6 Mb). Del bollettino è anche disponibile un’edizione in inglese.

 

La sorveglianza virologica dell'influenza in Italia

È on line l'aggiornamento del 20 gennaio 2010 sulla sorveglianza virologica dell'influenza in Italia. Durante la seconda settimana di gennaio sono stati raccolti e analizzati 264 campioni, di cui 32 sono risultati positivi. In particolare, 31 sono risultati appartenenti al ceppo A/H1N1v e uno di tipo A non sottotipizzato. Per i dettagli, scarica il bollettino (pdf 451 kb).

 

I bollettini sull’influenza A/H1N1v dalle Regioni

Sui siti web delle varie Regioni italiane sono pubblicati gli aggiornamenti sui casi di influenza pandemica A/H1N1v e sulle sindromi influenzali rilevati sul territorio. I rapporti fanno il punto della situazione e danno conto dell’incidenza delle sindromi influenzali, del numero di accessi al Pronto Soccorso e di ricoveri in terapia intensiva sul territorio regionale. Scarica i bollettini relativi alla situazione in:

Aifa: i dati sulle sospette reazioni avverse al vaccino per l’influenza A/H1N1v

In accordo con quanto definito sul Piano nazionale di farmacovigilanza, l’Aifa pubblica i dati sulle sospette reazioni avverse al vaccino contro il virus A/H1N1v segnalate alla rete nazionale di farmacovigilanza inserite a partire dal 14 ottobre 2009, ovvero dall’inizio della campagna vaccinale. Leggi l’ultimo bollettino disponibile sul sito dell’Aifa.

 

Conferenza stampa dell’Oms sull’influenza pandemica A/H1N1v

Il 14 gennaio 2010, Keiji Fukuda, consigliere speciale del Direttore Generale dell’Oms sulla pandemia di influenza, ha tenuto una conferenza stampa virtuale con la quale, dopo aver brevemente delineato la situazione epidemiologica attuale, ha risposto ad alcuni importanti interrogativi sul virus A/H1N1v. L'attività pandemica più intensa si registra in Nord Africa, in Asia meridionale e in alcune parti dell’Europa meridionale e orientale, in altre zone del mondo, sta diminuendo o è diminuita, ma si continua a osservare la trasmissione del virus. Per queste ragioni, è ancora troppo presto per affermare che la pandemia sia finita. Nel suo intervento Fukuda ha ribadito che quella in corso è una vera pandemia: coloro che sostengono che l’emergenza provocata dall’influenza A/H1N1v sia solo un bluff, danno credito a un’affermazione scientificamente sbagliata, storicamente inesatta e da irresponsabili. Fukuda ha, inoltre, smentito che la definizione di pandemia fornita dall’Oms sia stata modificata di recente, ricordando che l’Oms ha dichiarato la fase 6 di allerta pandemica per segnalare l’aumento dell'estensione geografica della diffusione del virus, ma non della sua aggressività. Per quanto riguarda la strategia di comunicazione adottata nei confronti del pubblico, Fukuda ritiene che l’Oms abbia fornito informazioni equilibrate e sincere, senza sottovalutare né calcare troppo i rischi e che, sin da subito, abbia parlato di una pandemia di "moderata gravità". L'impatto sulla salute di questa pandemia è stato senza dubbio moderato rispetto alle conseguenze sulla salute di altre avvenute nel passato, ma i mezzi e le azioni intraprese dai Paesi sono stati di gran lunga i migliori nella storia. Non si sa quanto questi sforzi abbiano aiutato a mediare l'effetto complessivo della pandemia, né è possibile quantificare il numero di infezioni e decessi che sono stati evitati, ma, secondo Fukuda, certamente questo impegno non deve essere sottovalutato. Infine, il consigliere dell’Oms ha anche precisato che all’interno dell’Oms è prassi consolidata l’adozione di misure di salvaguardia di routine contro i potenziali conflitti di interesse e ogni indebita influenza esercitata da interessi commerciali e farmaceutici. Ciò vale per le emergenze del passato, così come per l’attuale pandemia. Leggi la trascrizione (pdf 922 kb) e ascolta l’intervento di Keiji Fukuda (mp3 24 Mb) alla conferenza stampa virtuale dell’Oms.

 

Ema: il settimo rapporto settimanale sulla farmacovigilanza pandemica

L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) pubblica ogni settimana un rapporto con i dati sulle reazioni avverse riportate dopo l'uso di vaccini pandemici e di farmaci antivirali autorizzati con procedura centralizzata nell'Unione europea, ovvero i vaccini Celvapan®, Focetria® e Pandemrix® e l'antivirale Tamiflu®. Scarica il rapporto del 20 gennaio 2010 (pdf 152 kb) e leggi tutti gli ultimi bollettini sulla farmacovigilanza pubblicati dall’Ema.

 

L’Ecdc sospende la pubblicazione dei bollettini quotidiani sull’influenza A/H1N1v

Il Public Health Event Strategy Team (PST) dell’Ecdc il 18 gennaio 2010 ha declassato le attività di gestione della crisi a evento di sanità pubblica di livello 0 (PHE 0). Anche se l'epidemia è tutt'altro che finita ed esiste una notevole incertezza sugli sviluppi nei prossimi mesi, le attività connesse alla risposta pandemica sono fortemente diminuite. Per questo, l’Ecdc ha deciso di interrompere la pubblicazione degli aggiornamenti quotidiani: il lavoro di sorveglianza sarà riportato il venerdì nel bollettino settimanale sulla sorveglianza dell’influenza (Wiso). Scarica il bollettino dell’Ecdc del 19 gennaio 2010 (pdf 490 kb).

 

Aggiornamenti dalla letteratura scientifica

Il numero di Eurosurveillance pubblicato il 14 gennaio 2010 (in inglese) dedica alcuni approfondimenti alla nuova influenza da virus A/H1N1v:

  • un report dà conto dei dati della sorveglianza delle ospedalizzazioni per influenza pandemica in Olanda nel periodo 5 giugno - 31 dicembre 2009. Sono state analizzate e riportate su base settimanale le caratteristiche epidemiologiche e cliniche dei pazienti ricoverati nei Paesi Bassi per influenza A/H1N1v, utilizzando le informazioni dal sistema nazionale di notifica obbligatoria. Fino al 15 agosto, è stato ricoverato in ospedale il 2% (35 su 1.622) dei pazienti con influenza pandemica. Dal 5 giugno al 31 dicembre 2009, sono stati ricoverati in ospedale 2.181 pazienti. Di questi, il 10% (219 su 2181) è stato ammesso a un’unità di terapia intensiva e 53 sono morti. Tra i pazienti ospedalizzati non ricoverati in terapia intensiva, il 56% (961 su 1722) aveva una condizione medica di base rispetto al 70% (147 su 211) dei pazienti in terapia intensiva e 46 dei 51 casi fatali per i quali questa informazione è stata riportata. Le complicanze più comuni sono state la disidratazione tra i pazienti ospedalizzati non in terapia intensiva e la sindrome acuta da distress respiratorio tra i pazienti in terapia intensiva e quelli deceduti. I bambini di età inferiore ai cinque anni hanno avuto il più alto tasso di ospedalizzazione specifico per età (62,7 su 100.000), ma relativamente pochi sono stati ricoverati in terapia intensiva (1,7 su 100.000). Le caratteristiche e i tassi di ricovero dei pazienti ospedalizzati sono comparabili con quelli di altri Paesi e con le stagioni influenzali precedenti. Il sistema nazionale di notifica si è prestato bene a fornire a professionisti, decisori, media e popolazione aggiornamenti settimanali delle informazioni di monitoraggio relative alla gravità della pandemia, e potrebbe essere rapidamente adattato alle nuove esigenze d’informazione
  • secondo un rapporto sui casi gravi ospedalizzati per nuova influenza in Francia, dal 1 luglio al 15 novembre 2009, sono stati ricoverati in unità di terapia intensiva 244 pazienti con influenza A/H1N1v. Questi casi sono stati confrontati con altri 514 ricoverati in reparti di medicina fino al 2 novembre 2009. I neonati e le donne in gravidanza appaiono sovrarappresentati: il 7%, rispettivamente, per entrambe le categorie, tra i casi ammessi alla terapia intensiva e il 20% dei casi di terapia intensiva non riconducibili a un gruppo a rischio. Le malattie respiratorie croniche sono state il più comune fattore di rischio riscontrato tra i casi, ma obesità (indice di massa corporea ≥ 30 kg/m2), malattie croniche cardiache e immunosoppressione sono stati i fattori di rischio associati alla malattia grave, se si considerano l’età e altre comorbidità.

Col bollettino del 15 gennaio 2010 (pdf 547 kb), l’Ecdc seleziona quattro recenti pubblicazioni scientifiche sull’influenza A/H1N1v:

  • uno studio, pubblicato sul Journal of Clinical Virology il 9 gennaio 2010, relativo alla presentazione clinica e alla risposta al trattamento dell'influenza A/H1N1v in una popolazione di un campo estivo universitario. Leggi l’abstract.
  • una survey per valutare la risposta iniziale delle istituzioni sanitarie americane all'emergenza A/H1N1v. Il documento, pubblicato su Clinical Infectious Diseases l’11 gennaio 2010, esamina le esperienze fatte, gli ostacoli incontrati e le esigenze messe a fuoco per il futuro. Leggi l’abstract.
  • una revisione, pubblicata su Morbidity and Mortality Weekly Report l’8 gennaio 2010, illustra le caratteristiche e la gravità della malattia dei pazienti ospedalizzati durante i primi giorni della pandemia di nuova influenza A/H1N1v nella città di New York. Leggi l’articolo.
  • una revisione aggiornata dell’epidemiologia, delle presentazioni cliniche e dei risultati della pandemia di influenza A/H1N1v nei bambini, pubblicata nel numero di febbraio 2010 di Current Opinion in Pediatrics. Sebbene la malattia sia stata perlopiù lieve, sono state registrate complicanze neurologiche, ricoveri in ospedale, co-infezioni batteriche e decessi anche nei più piccoli. In particolare, morte e grave malattia si sono verificate nei bambini sotto i 5 anni di età e in quelli con condizioni ad alto rischio. Leggi l’abstract.