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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Notiziario - 23 luglio 2009

L’Oms modifica i requisiti per la segnalazione dei casi di influenza A/H1N1

Con una nota informativa datata 16 luglio 2009, l’Oms ha invitato gli Stati a modificare il contenuto dei rapporti relativi all’infezione da nuovo virus A/H1N1v. La rapida evoluzione della pandemia, che in sole sei settimane ha moltissimi nuovi casi di malattia, ha spinto l'Oms a modificare le attività di sorveglianza per le autorità sanitarie nazionali. L'aumentare dei casi ha reso difficile per gli Stati, se non impossibile, cercare di confermare i nuovi contagi attraverso i laboratori, pertanto non è più essenziale contare i nuovi casi confermati per tenere sotto controllo la natura del rischio o per mettere a punto una risposta. D’ora in avanti gli Stati dovranno rendere noti soltanto nuovi casi particolarmente gravi, i decessi o insoliti decorsi della malattia. Per il resto le attività di sorveglianza saranno basate sulla segnalazione dei casi sulla base del solo criterio clinico (come normalmente avviene per l’influenza stagionale). Sul sito dell’Oms, leggi la nota informativa originale (in inglese) e consulta la traduzione in italiano.

 

Dal ministero della Salute nuove indicazioni sull'impiego dei farmaci antivirali

Il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha emanato una nuova circolare per aggiornare le indicazioni relative all'impiego dei farmaci antivirali per l’influenza A/H1N1v. Il documento è rivolto agli operatori sanitari e fornisce indicazioni ulteriori sull'uso corretto dei farmaci antivirali per il trattamento e la profilassi dell'influenza da nuovo virus A/H1N1v. Il trattamento farmacologico deve essere preso in considerazione per i soggetti con un elevato rischio di sviluppare complicanze gravi. È fortemente raccomandato per i casi che presentano sintomi come ipossia, shock ipertensivo e alterazioni del sensorio, ed è raccomandato per le donne incinta o in fase di allattamento, i soggetti affetti da asma in trattamento e gli obesi con indice di massa corporea superiore a 30. Al momento, i farmaci indicati sono l’oseltamivir e lo zanamivir. Il trattamento terapeutico dura 5 giorni, quello profilattico 10. Scarica la circolare del 22 luglio 2009 (pdf 1,5 Mb).

 

Il Ministro Sacconi fa il punto sulla situazione in Italia e sull'azione di Governo

L’aumento dei casi di nuova influenza A/H1N1v in Italia è previsto, ma non desta particolare preoccupazione. Non solo il nuovo virus è responsabile di una sintomatologia leggera, ma in Italia sono anche disponibili una rete di servizi di sanità pubblica in grado di individuare tempestivamente i nuovi casi e gli eventuali contatti, e una rete di centri di riferimento di eccellenza per il ricovero, l'isolamento e il trattamento delle persone affette. È quanto ha affermato il ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi il 22 luglio 2009 alla Camera rispondendo a una interrogazione sulla diffusione del virus influenzale A/H1N1v in Italia. Illustrando la strategia preventiva messa a punto dall'Unità di crisi presieduta dal Viceministro Fazio e i buoni risultati raggiunti nel controllo dell'epidemia nel nostro Paese, il Ministro ha dichiarato che entro la fine del 2009 verranno vaccinati il personale sanitario e i soggetti a rischio di complicanze, per un totale di 8,6 milioni di soggetti, e che è allo studio l’eventualità di vaccinare anche i bambini e i giovani dai 2 ai 27 anni (15,4 milioni di soggetti), a partire da gennaio 2010. Poiché un ciclo vaccinale è costituito da due dosi di vaccino, verranno acquisite 48 milioni di dosi, dalla fine di novembre 2009 fino a gennaio 2010, secondo la programmazione di produzione delle industrie farmaceutiche con le quali l’Italia ha stipulato contratti di prelazione dal 2005. Leggi il comunicato del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.

 

L’Ecdc aggiorna la valutazione del rischio

L’Ecdc ha pubblicato la versione aggiornata della “valutazione del rischio” per l’influenza pandemica A/H1N1v del 2009. Il virus dell’influenza A/H1N1v continuerà a diffondersi, ma rimangono ancora molte incertezze. Anche se sembra che la maggior parte di coloro che sono stati infettati negli Stati Uniti e in Europa, abbiano manifestato sintomi lievi e non limitanti, il quadro della situazione non è ancora chiaro, soprattutto per fornire un giudizio sugli effetti del virus sui soggetti più a rischio. I dati provenienti da Europa e Nord America indicano che ci sono differenze significative tra questa influenza pandemica e le normali influenze stagionali: se le persone anziane risultano sottorappresentate, gli adulti di età inferiore ai 60 con patologie croniche (compresi i grandi obesi), le donne incinta e i bambini molto piccoli, al contrario, sono rappresentati in modo predominante. Se ciò verrà confermato avrà importanti implicazioni per il trattamento precoce e le politiche di vaccinazione. Scarica il documento originale (pdf 448 kb, in inglese).

 

Regno Unito: nuove ipotesi di pianificazione strategica

Il Regno Unito ha rilasciato nuove ipotesi di pianificazione strategica per fronteggiare la pandemia di influenza A/H1N1v del 2009 nel breve e medio periodo. Le ipotesi hanno l’obiettivo di assistere la programmazione locale di tutte le organizzazioni del settore pubblico e privato. Le ipotesi di pianificazione tengono conto delle possibili variazioni del profilo dell’epidemia da una località all'altra e sono aggiornate sulla base di ciò che è stato appreso fino a ora. Non si tratta di previsioni di come il virus potrebbe comportarsi: le ipotesi servono, piuttosto, a supportare una pianificazione efficace per ogni eventualità. Sul sito del dipartimento della Salute del Regno Unito, scarica il documento (pdf 65 kb, in inglese).

 

La situazione epidemiologica in Belgio

Il numero di Eurosurveillance del 16 luglio 2009, dedica un articolo alla diffusione del nuovo virus dell’influenza A/H1N1v in Belgio nei mesi di maggio e giugno 2009. Al 14 luglio 2009, in Belgio, 633 persone sono state sottoposte al test dell’influenza A/H1N1v, di queste, 130 sono risultate positive. L’infezione è stata acquisita all’estero in 35 casi, di cui 18 negli Usa, 9 nella Repubblica Dominicana, 3 in Gran Bretagna, 1 in Argentina, Australia, Canada, Cile e Costa Rica. Tutti i casi locali derivano da un contatto diretto con i casi confermati. L’età dei pazienti risulta variare dagli otto mesi ai 51 anni (mediana: 28 anni, media: 29 anni). I sintomi segnalati più di frequente sono: tosse (40 casi), malessere generale (38 casi), febbre (36 casi), dispnea (12 casi) e diarrea (5 casi). Non sono state segnalate complicazioni o decessi.

 

Newsletter Paho sulla vaccinazione: un numero speciale sul nuovo virus A/H1N1v

L'attuale situazione di influenza A/H1N1v, i dati sulle pandemie passate, i pericoli e le fasi di allerta della pandemia, domande e risposte sui vaccini e consigli utili per la popolazione. Sono alcuni degli argomenti affrontati nel nuovo numero della newsletter a cura dell’Unità di immunizzazione dell’Organizzazione panamericana di Sanità (Paho). Il bollettino bimestrale mira a facilitare lo scambio di idee e di informazioni sui programmi di immunizzazione della Regione Oms delle Americhe, per promuovere una maggiore conoscenza dei problemi e delle loro possibili soluzioni. Il numero speciale della newsletter dedicato all’influenza A/H1N1v, disponibile in spagnolo (pdf 1,8 Mb), inglese (pdf 1,8 Mb) e francese (pdf 1,8 Mb), intende fornire ai lettori un unico documento di riferimento sull’influenza pandemica A/H1N1v.

 

Riunione Ecdc su nuovo virus A/H1N1v e sulle strategie di sorveglianza

Il 14 e il 15 luglio 2009 a Stoccolma, nel corso della riunione "Sorveglianza e studi in una pandemia in Europa", numerosi esperti provenienti dai Paesi dell'Unione europea e dell’Area economica europea (Aea), nonché da Stati Uniti, Australia e Canada, hanno discusso della pianificazione e delle attività attualmente in corso per far fronte alla pandemia di influenza A/H1N1v e della possibilità di utilizzare protocolli comuni per studi specifici che devono essere concordati prima della prevista ondata pandemica in autunno. Sul sito dell’Ecdc, scarica il programma (pdf 61 kb) e il documento di preparazione (pdf 191 kb) per i gruppi di lavoro. Leggi anche il documento concettuale di riferimento, pubblicato nel giugno 2009.

 

Messico: vaccino contro l’A/H1N1v disponibile a partire da dicembre

In un comunicato stampa del 17 luglio 2009, il ministro della Salute messicano José Ángel Córdova Villalobos ha dichiarato che il vaccino contro l’influenza A/H1N1v sarà pronto a dicembre, mese nel quale il Paese arriverà a disporre dei primi cinque milioni di dosi. Nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, verranno prodotti altri 15 milioni di dosi di vaccino, fino ad arrivare a uno stock totale di 20 milioni di dosi. Inoltre, il ministro della Salute ha dichiarato che è stato messo a punto un ulteriore strumento di prevenzione e contenimento che contribuirà a limitare i ritardi nella diagnosi. Infatti, in collaborazione con la facoltà di Medicina dell’Università autonoma dello Yucatan, sono stati predisposti corsi di formazione per tutti i medici di enti pubblici e privati per la rapida e uniforme gestione dei pazienti con sintomi influenzali. Villalobos ha sottolineato l'importanza di un uso razionale dei farmaci, perché anche se vi è sufficiente offerta, devono essere somministrati in modo adeguato per impedire che l’utilizzo improprio generi forme di resistenza. Infine, in occasione dell’inizio della terza settimana nazionale della salute, il 5 ottobre 2009, verrà garantita la disponibilità di 19,5 milioni di vaccini contro l'influenza stagionale. Sul sito del ministero della Salute del Messico, leggi il comunicato stampa (in spagnolo).

 

La gestione della chiusura delle scuole durante la pandemia di nuova influenza A/H1N1v

Un documento dell’Ecdc affronta il tema della chiusura proattiva e di quella reattiva degli istituti scolastici durante una pandemia. La prima (proattiva) prevede la chiusura delle scuole non appena si siano manifestati i primi casi. La seconda, invece, (reattiva), ha luogo quando si ammala la maggior parte dello staff e degli studenti e non è più possibile seguire il normale svolgimento delle lezioni. L’eterogeneità e l’imprevedibilità della distribuzione dei focolai della nuova influenza A/H1N1v e le caratteristiche cliniche lievi della malattia, nella maggior parte dei casi, fa si che, nel momento in cui diventa evidente che in una scuola è presente l’infezione è ormai troppo tardi per disporre una chiusura proattiva. Per esempio, i Cdc americani si sono discostati dal raccomandare alle autorità di prendere in considerazione questo tipo di intervento. I Cdc hanno anche sottolineato l’importanza di considerare una flessibilità locale e decisioni locali. In Europa, per esempio, ci sono diverse tradizioni riguardo alla chiusura delle scuole e gli istituti e i sistemi scolastici sono spesso strutture complesse da un punto di vista amministrativo.

 

La situazione epidemiologica in Italia e nel mondo

La situazione è molto dinamica anche dopo che l’Oms ha modificato i requisiti di notifica dei casi. Per informazioni sui casi in Italia leggi il notiziario e l’archivio dei comunicati stampa sul sito del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Per la situazione internazionale consulta: il sito dell’Oms, dell’Ecdc, dei Cdc, della Pan American Health Organization.