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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Notiziario - 25 febbraio 2010

Oms: l’allerta pandemica rimane alla fase 6

Dopo aver consultato il Comitato d’emergenza dell’Oms, secondo cui è prematuro fare qualsiasi cambiamento nella fase pandemica, il direttore generale Margaret Chan ha stabilito di mantenere inalterata la fase di allerta pandemica attuale (fase 6). In seguito a una dettagliata valutazione della situazione relativa alla pandemia di influenza A/H1N1v, a una revisione delle evidenze e a un ampio dibattito, il Comitato ha sottolineato che le evidenze a disposizione, da una parte indicano un declino o una bassa attività pandemica in molti Paesi, ma dall’altra segnalano una certa attività di trasmissione comunitaria in Africa occidentale. Inoltre, poiché nell’emisfero australe non è ancora arrivata la stagione invernale, non si può escludere a priori la possibilità che si verifichino ulteriori ondate di attività influenzale, né si deve compromettere il lavoro di preparazione alla pandemia.

Il Comitato ritiene che sia prematuro concludere che tutte le parti del mondo abbiano sperimentato il picco di trasmissione dell’influenza A/H1N1v e che servono ancora tempo e informazioni supplementari per dare un parere esperto sullo stato della pandemia. Dopo aver considerato il parere del Comitato e le evidenze epidemiologiche disponibili, Margaret Chan ha ritenuto opportuno non modificare la fase 6 di allerta pandemica e ha deciso di continuare a monitorare la situazione da vicino e di convocare nuovamente il Comitato tra alcune settimane.

Il direttore generale dell'Oms ha chiesto al Comitato di pronunciarsi anche sul mantenimento delle attuali tre raccomandazioni temporanee del Regolamento sanitario internazionale (Rsi) per l'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. A questo proposito il Comitato si è espresso a favore della prosecuzione, ma ha sollecitato di aggiornare la seconda raccomandazione sostituendo "intensificare" con "mantenere" in considerazione della maggiore sorveglianza della pandemia attuata dai Paesi e della necessità di mantenere questa attività. Dopo aver esaminato il parere del Comitato di emergenza e la persistente situazione di pandemia, il direttore generale ha disposto di protrarre le tre raccomandazioni temporanee e di effettuare le modifiche indicate:

  • i Paesi non dovrebbero chiudere le frontiere o limitare il traffico e il commercio internazionale
  • mantenere la sorveglianza delle sindromi febbrili di tipo influenzale insolite e della polmonite grave
  • se malati, è prudente ritardare il viaggio.

Leggi il comunicato dell’Oms del 24 febbraio 2010.

 

FluNews: il diciassettesimo aggiornamento del Cnesps-Iss

È on line il numero 17 di “FluNews”, l'aggiornamento epidemiologico settimanale a cura del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che fa il punto della situazione relativa all’attuale pandemia di influenza, con una lettura integrata dei dati raccolti. Scarica il numero 17 di “FluNews” (pdf 386 kb). Del bollettino è anche disponibile un’edizione in inglese.

 

Oms: le faq sui vaccini antinfluenzali della stagione 2010-2011 nell’emisfero Nord

L’Oms rende disponibili le faq (pdf 35 kb) sulla composizione dei vaccini per l’influenza stagionale 2010-2011 nell'emisfero settentrionale, pubblicata il 18 febbraio 2010. Leggi anche il comunicato dell’Oms e scarica il rapporto (pdf 56 kb).

 

I bollettini sull’influenza A/H1N1v dalle Regioni

Sui siti web delle varie Regioni italiane sono pubblicati gli aggiornamenti sui casi di influenza pandemica A/H1N1v e di sindrome influenzale rilevati sul territorio. I rapporti fanno il punto della situazione e danno conto dell’incidenza delle sindromi influenzali, del numero di accessi al Pronto Soccorso e di ricoveri in terapia intensiva sul territorio regionale. Scarica i bollettini relativi alla situazione in:

Aifa: i dati sulle sospette reazioni avverse al vaccino per l’influenza A/H1N1v

In accordo con quanto definito dal Piano nazionale di farmacovigilanza, l’Aifa pubblica i dati sulle sospette reazioni avverse al vaccino contro il virus A/H1N1v segnalate alla rete nazionale di farmacovigilanza inserite a partire dal 14 ottobre 2009, ovvero dall’inizio della campagna vaccinale. Leggi l’ultimo bollettino disponibile sul sito dell’Aifa.

 

Il dodicesimo rapporto settimanale sulla farmacovigilanza dell’Ema

L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) pubblica ogni settimana un rapporto con i dati sulle reazioni avverse riportate dopo l'uso di vaccini pandemici e di farmaci antivirali autorizzati con procedura centralizzata nell'Unione europea, ovvero i vaccini Celvapan®, Focetria® e Pandemrix® e l'antivirale Tamiflu®. Scarica il rapporto del 24 febbraio 2010 (pdf 232 kb) e leggi tutti gli ultimi bollettini sulla farmacovigilanza pubblicati dall’Ema.

 

Ema: aggiornamenti sui vaccini per l’influenza pandemica

Il Comitato per i prodotti medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha dato parere positivo su Humenza®, il vaccino monovalente adiuvato a base di virus influenzale inattivato A/H1N1v prodotto dalla Sanofi Pasteur SA. Il Chmp raccomanda l'autorizzazione all'immissione in commercio del vaccino Humenza® nell’Unione europea per l'immunizzazione attiva delle persone dai 6 mesi di età in su. Si tratta del quinto vaccino pandemico raccomandato per l'uso da parte della Comitato, e del secondo a essere esaminato con una procedura d'urgenza per la valutazione di nuovi vaccini sviluppati nel corso di una pandemia influenzale. Il Comitato ha convocato un gruppo di esperti di vaccinazione per analizzare ulteriormente la variabilità osservata nei test sierologici utilizzati per misurare la risposta immunitaria dopo la vaccinazione dei bambini e degli adulti con il vaccino pandemico Celvapan®. A seguito della discussione con gli esperti, il Comitato ha concluso che, nonostante la variabilità riscontrata, il vaccino rimane sufficientemente immunogenico in tutte le fasce di età, se somministrato in conformità con il dosaggio raccomandato di due dosi intervallate da almeno 3 settimane. Inoltre, il Comitato ha anche esaminato i risultati di ulteriori studi clinici e dell'esperienza post-marketing di tutti e tre i vaccini contro l'influenza pandemica autorizzati a livello centrale, ovvero Celvapan®, Focetria® e Pandemrix®. I dati confermano l'immunogenicità attesa e il profilo di sicurezza dei vaccini. Per Celvapan® e Focetria®, il Comitato ha raccomandato di modificare le informazioni sul prodotto includendo ulteriori note sulla sicurezza. Gli ultimi dati sulla sicurezza non evidenziano alcun problema imprevisto grave; infatti, come atteso, le reazioni avverse più frequentemente riportate non sono gravi. L'Agenzia continuerà a valutare tutte le informazioni che si rendano disponibili e, se necessario, farà ulteriori raccomandazioni. Scarica il comunicato stampa (pdf 57 kb) dell’Ema del 19 febbraio 2010.

 

Australia: i risultati provvisori dell’indagine nazionale di copertura per la vaccinazione pandemica

Sono on line i risultati provvisori dell’indagine sulla copertura vaccinale degli adulti contro il virus A/H1N1v, coordinata dall’Australian Institute of Health and Welfare. I risultati definitivi saranno pubblicati a metà del 2010. Lo studio nazionale intende fornire stime attendibili sulla copertura per le vaccinazioni antipneumococcica e antinfluenzale stagionale tra gli adulti australiani, nonché le stime di copertura per altre vaccinazioni, come la pertosse e l’influenza da A/H1N1v. L'indagine ha preso in considerazione 10.231 nuclei familiari selezionati in modo casuale in tutta l'Australia e intervistati tra il 20 novembre e il 23 dicembre 2009. In Australia, il vaccino per il virus pandemico A/H1N1v è disponibile dal 30 settembre 2009 per adulti e bambini dai 10 anni in su, e dal 3 dicembre per i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 9 anni di età. Un’indagine condotta separatamente all'inizio del 2010 fornirà le stime di copertura dei bambini e, anche in questo caso, i risultati saranno pubblicati a metà del 2010. Dal sito dell’Australian Institute of Health and Welfare scarica i risultati provvisori (pdf 222 kb) dell’indagine e leggi le faq.