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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Aggiornamenti

(18 dicembre 2014) Relazione sullo stato di salute del Paese 2012-2013

È stata oggi presentata la Relazione sullo stato di salute del Paese 2012-2013. Un’opera estesa, che ha visto la partecipazione di oltre 400 autori, in cui viene presentato il quadro generale sulla salute degli italiani ma anche le risposte che il Servizio sanitario nazionale ha messo in campo in questo periodo e le prospettive future. La relazione è ricca di dati e figure (sono disponibili infografiche) e ne è stata preparata una sintesi, disponibile per la prima volta anche in inglese (a conclusione del semestre di Presidenza italiana del consiglio dell’Ue). Per facilitare la consultazione della Relazione, il Ministero ha realizzato un sito tematico in cui sono disponibili diversi formati e versioni.

 

(17 luglio 2014) Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari: i nuovi dati Istat

Nonostante la popolazione italiana sia sempre più anziana, alcuni aspetti della nostra salute sembrano migliorare. Nel periodo 2005-2013, secondo i dati Istat (raccolti con un’indagine di tipo campionario e basati su informazioni riferite direttamente dagli intervistati) diminuiscono malattie respiratorie croniche e artrosi (secondo gli autori tale dato potrebbe essere spiegato da una popolazione che, pur invecchiando, proviene da esperienze di vita più sane rispetto al passato) e scende la quota di persone con limitazioni funzionali (dal 6,1% nel 2000 al 5,5% nel 2013). L’Istat stima che le persone con limitazioni funzionali siano 3 milioni, di cui l’80% anziani, il cui carico ricade molto spesso in ambito familiare. Le famiglie con almeno una persona con limitazioni funzionali sono l’11% e, di queste, meno del 20% riceve assistenza domiciliare pubblica. La nuova indagine Istat “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari (anno 2013)”, pubblicata il 10 luglio 2014, presenta una fotografia dello stato di salute degli italiani che, seppur basata su dati riferiti e non misurati, è interessante per fare un confronto con i dati raccolti con la stessa metodologia sette anni prima.

Secondo l’indagine aumentano le persone che ricorrono a visite mediche specialistiche del Ssn e diminuiscono le visite dal dentista del 30%. Questa crescita riguarda soprattutto gli uomini ultra 75enni e le donne a tutte le età. Diminuisce la quota dei ricoverati. Il ricorso alle terapie non convenzionali è in netta flessione rispetto al 2005, e ancor più rispetto al 2000. Tra le terapie non convenzionali, la più diffusa resta l’omeopatia. Restano marcate le differenze di genere con una maggiore frequenza tra le donne. Il livello di soddisfazione per i servizi sanitari pubblici è elevato tra chi ne ha fruito (circa 8 su una scala da 1 a 10). Rimangono invariate rispetto all’indagine precedente, le disuguaglianze sociali nella salute, nei comportamenti non salutari, nelle limitazioni di accesso ai servizi sanitari. Per approfondire leggi il documento completo sul sito dell’Istat e leggi il comunicato stampa del ministero della Salute sulla giornata di presentazione dell’indagine (con le presentazioni dei relatori).

 

(7 novembre 2013) Lettere e numeri: quanto poco ne sanno gli italiani

A spaventare non sono due parole difficili come literacy e numeracy che indicano rispettivamente la competenza alfabetica e numerica funzionale, vale a dire la capacità di utilizzare strumenti linguistici e matematici quando se ne richiede l’applicazione nella vita di un adulto del XXI secolo. Si tratta di competenze cognitive e lavorative indispensabili per la crescita della persona, la partecipazione economica e l’inclusione sociale. A preoccupare sono invece i primi dati dell’indagine Piacc (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) relativa al periodo 2011-2012, che ha esplorato tali competenze nella popolazione tra i 16 e i 65 anni in 24 Paesi di Europa, America e Asia, e ha messo in evidenza il primato negativo dell’Italia in ambito europeo. Leggi l’approfondimento.

 

(13 dicembre 2012) Relazione sullo stato sanitario del Paese, 2011

Con 224.830 decessi registrati nel 2011, le malattie del sistema circolatorio sono la prima causa di morte in Italia (38,2%), seguite dai tumori (174.678 decessi, 29,7%). Sono invece circa 3 milioni i diabetici italiani (4,9%), dato in aumento costante nell’ultimo decennio. Dalle indagini del Sistema di sorveglianza Passi emerge inoltre che nel 2010, il 32% degli adulti era in sovrappeso e l’11% obeso, con un progressivo aumento della percentuale di persone sedentarie a partire dal 2007. Nella Relazione sullo stato sanitario del Paese, 2011, presentata al Parlamento a dicembre 2012, una fotografia sulla salute degli italiani. Dai dati emerge inoltre che il fumo di tabacco è responsabile di una quota di decessi variabile tra i 70 mila e gli 83 mila annui, con una percentuale di oltre il 25% delle morti tra persone di età compresa tra 35 e 65 anni. Sono invece oltre 8.600.000 i consumatori di bevande alcoliche, di età superiore agli 11 anni, considerati a rischio. Il documento si presenta diviso in tre sezioni principali: analisi del contesto; attuazione delle linee prioritarie per il raggiungimento degli obiettivi di salute; qualità del sistema, risorse e monitoraggio dei Lea. Tra gli altri dati: in calo la spesa farmaceutica a carico del Ssn che registra nei primi 9 mesi del 2011 una riduzione del 3,7%. In aumento però l’uso di farmaci (+1,2). Diminuisce anche l’ospedalizzazione con 109 ricoveri ogni 1000 abitanti nel 2011 contro i 120 del 2009. Per maggiori informazioni visita il sito web dedicato scarica il documento completo (pdf 2,3 Mb).

 

(22 dicembre 2011) Relazione sullo stato sanitario del Paese, anni 2009-2010

La popolazione italiana, che ha raggiunto il traguardo storico dei 60 milioni di abitanti, è costituita per il 20,3% da ultra 65enni. Un dato che riflette sia l’aumento della speranza di vita (78,8 anni per gli uomini e 84,1 anni per le donne), sia la riduzione della mortalità che dal 1980 si è progressivamente dimezzata tra la popolazione generale e ridotta di circa un quarto tra i bambini (22% per i maschi e 24% per le femmine). Sono questi alcuni dei dati presenti nella Relazione 2009-2010 sullo stato sanitario del Paese. Le malattie del sistema circolatorio e i tumori si confermano come le principali cause di morte della popolazione italiana, tuttavia a partire dal 1980 la mortalità per problemi circolatori è diminuita del 60% in entrambi i sessi e, a partire dagli anni ’90, la mortalità per tumori è calata del 20% tra gli uomini e del 10% tra le donne. Per maggiori informazioni consulta il documento completo (pdf 8 Mb) la sintesi e le pagine dedicate al rapporto sul sito del ministero della Salute.

 

(17 dicembre 2009) Relazione sullo stato sanitario del Paese, anni 2007-2008

Al 1 gennaio 2009 si stima che la popolazione residente in Italia superi il traguardo storico dei 60 milioni. Si tratta, tuttavia, di una popolazione sempre più vecchia: gli individui con più di 64 anni hanno raggiunto il 20,1%. Nel 2008, la differenza fra il numero di nuovi nati e il numero di decessi ha registrato un saldo negativo al Nord e al Centro (-0,4 e -0,5 ogni mille abitanti, rispettivamente), compensati dai saldi positivi del Sud (+0,7 per mille) e della componente migratoria (+7,3 per mille). Sono questi i primi dati evidenziati nella Relazione 2007-2008 sullo stato sanitario del Paese, un importante strumento di analisi sulla situazione epidemiologica, sui determinanti di salute, sulle risposte in termini di prevenzione, assistenza, riabilitazione e sulla qualità del Ssn. La speranza di vita alla nascita è migliorata e, nel 2006, ha raggiunto i 78,4 anni per gli uomini e gli 84 anni per le donne. Nel nostro Paese l’età media della donna alla nascita del primo figlio è cresciuta fino ad arrivare ai 30 anni, mentre la mortalità infantile negli ultimi 15 anni è in netta diminuzione, e dal 2001 al 2006 ha registrato un calo del 19% nei maschi e del 31% nelle femmine. Per quanto riguarda lo stato di salute percepito, circa il 61% della popolazione italiana si considera in buona salute, mentre il 6,7% dà una valutazione negativa delle proprie condizioni di salute. Le principali cause di morte si confermano le malattie del sistema circolatorio e i tumori, che insieme sono responsabili del 70% dei decessi della popolazione italiana. Dal sito del ministero della Salute, scarica il rapporto completo (pdf 15 Mb) e la sintesi (pdf 1,5 Mb).

 

(3 aprile 2008) Relazione sullo stato sanitario del Paese, anni 2005-2006

La salute degli italiani presenta molti aspetti soddisfacenti, a partire dall’aspettativa di vita alla nascita, che ci pone ai primi posti nel mondo: 76,9 anni per gli uomini e 82,9 per le donne. Inoltre si osserva una diminuzione costante del fumo di tabacco e una riduzione progressiva della mortalità per tumore, merito delle campagne di screening e delle diagnosi precoci. Il quadro della salute degli italiani è riassunto dalla Relazione sullo stato sanitario del Paese relativa agli anni 2005-2006, che evidenzia però anche le aree da migliorare: le malattie respiratorie croniche sono un problema diffuso, il consumo di alcol rimane elevato, soprattutto nelle fasce di età più giovani, il diabete e l’obesità hanno una diffusione preoccupante. Inoltre la crescente presenza di anziani, se da un lato dimostra la buona qualità del sistema sanitario, dall’altro desta preoccupazione per le patologie legate all’età avanzata e per i relativi problemi di assistenza sociosanitaria. Fra gli interventi di prevenzione, la relazione segnala il programma Guadagnare salute per l’adozione di stili di vita corretti. Leggi il comunicato sul sito del ministero della Salute, scarica la sintesi del documento (pdf 315 kb) e la relazione completa (pdf 2,3 Mb).

 

(6 aprile 2006) Relazione sullo stato sanitario del Paese, anni 2003-2004

Il ministero ha presentato la Relazione sullo stato sanitario del Paese relativa agli anni 2003-2004, che offre un quadro completo delle condizioni di salute della popolazione, delle risorse investite e degli interventi attuati dal servizio sanitario italiano. Leggi la pagina dedicata sul sito del ministero della Salute, da cui si possono scaricare le sezioni e i capitoli della Relazione.