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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Sorveglianza Passi: opinioni e comportamenti nei confronti della nuova influenza A/H1N1
(dati 16-29 novembre 2009)

10 dicembre 2009 - Il sistema di sorveglianza Passi rileva comportamenti correlati alla salute, mediante interviste a campioni di assistiti adulti delle aziende sanitarie. A partire dal 2 novembre 2009, le 55 Asl che hanno aderito al modulo pandemico stimano gli atteggiamenti della popolazione nei confronti dell’epidemia da virus A/H1N1v e le loro variazioni nel tempo.

 

A colpo d’occhio

  • tra coloro che non hanno avuto casi in famiglia, il 41% ritiene probabile che la propria famiglia venga colpita dall’influenza A/H1N1v: una percentuale che si mantiene sostanzialmente stabile nel tempo
  • diminuiscono le persone che si sentono preoccupate per sé e per la propria famiglia a causa della pandemia: nel corso del mese di novembre questa quota è scesa dal 41% al 31%
  • si è leggermente abbassata (dal 19% al 15%) anche la percentuale di coloro che, a causa della pandemia, hanno limitato una o più attività sociali
  • la disponibilità a vaccinarsi è scesa dal 35% al 23% nella popolazione generale
  • oltre il 90% degli intervistati è a conoscenza delle raccomandazioni di lavarsi le mani e tossire o starnutire in un fazzoletto di carta e poi buttarlo via
  • medici e pediatri di famiglia (81%), e gli operatori sanitari in genere, restano la fonte di informazioni più accreditata.

Diminuisce la preoccupazione sulla pericolosità della pandemia e, contemporaneamente, sono meno frequenti i comportamenti e gli atteggiamenti volti a ridurre la diffusione dell’influenza A/H1N1v. È importante che medici e pediatri di famiglia siano messi in grado di svolgere il ruolo cruciale di orientamento che i loro assistiti richiedono.

 

Dal 16 al 29 novembre sono state raccolte informazioni da 612 intervistati. Nelle prime due settimane di novembre era stato intervistato un campione di 500 assistiti delle Asl che partecipano al modulo pandemico.

 

Atteggiamenti e comportamenti nei confronti dell’influenza pandemica*

opinioni, atteggiamenti e comportamenti

2-15 novembre

(n=500)

16-29 novembre

(n=612)

infezione probabile per i componenti della famiglia

43%

41%

preoccupazione per la pandemia

41%

31%

limitazione di attività quotidiane, fuori casa,

che implicano contatti sociali

19%

15%

disponibilità a vaccinarsi

35%

23%

conoscenza delle principali norme comportamentali per evitare la diffusione del virus

94%

91%

 

* la prima colonna presenta i risultati definitivi relativi alle prime due settimane di rilevazione (2-15 novembre 2009), la seconda quelli provvisori sulla terza e quarta settimana (16-29 novembre 2009), che saranno consolidati successivamente.

 

Rispetto alla prima rilevazione (2-15 novembre), rimane quasi invariata la percentuale di persone che ritiene probabile che qualcuno della propria famiglia possa contrarre l’infezione (41% vs. 43%). Cala invece il livello di preoccupazione per la pandemia: nelle ultime due settimane di novembre solo 3 intervistati su 10 hanno dichiarato di essere preoccupati (nelle due settimane precedenti erano 4 su 10). Parallelamente, la proporzione di chi afferma di aver limitato alcune attività quotidiane fuori casa è in lieve flessione: dal 19% al 15%. La limitazione delle attività è legata al grado di preoccupazione: la percentuale di chi limita le proprie attività è infatti più elevata tra chi dichiara di essere preoccupato (33%) rispetto a chi si dice tranquillo (9%). La riduzione della preoccupazione può essere in relazione all’andamento dell’epidemia e al calo dell’attenzione che i mass media dedicano all’argomento.

 

Le misure di prevenzione

La quota di persone disposte a vaccinarsi, tra chi non l’ha ancora fatto e ritiene di non aver avuto l’influenza, è scesa dal 35% al 23%. Questo indicatore si riferisce alla disponibilità della popolazione generale a vaccinarsi e non all’adesione all’attuale campagna di vaccinazione, che è rivolta solo ad alcune classi a rischio. È comunque possibile stimare l’adesione alla campagna nei giovani tra 18 e 27 anni, una delle categorie a cui è consigliato il vaccino: tra quelli intervistati nelle prime quattro settimane di rilevazione (dal 2 al 29 novembre), 3 su 10 si dicono disposti a vaccinarsi.

 

Pur registrando una leggera diminuzione non significativa dal punto di vista statistico, la conoscenza delle principali misure igieniche per evitare la diffusione del virus rimane elevata e soddisfacente in oltre il 90% degli intervistati.

 

Le fonti di informazione più accreditate per l’influenza A/H1N1v

Sale leggermente (dal 71% al 76%) la percentuale di coloro che ritengono sufficienti le indicazioni ricevute su come prevenire l’influenza A/H1N1v. Le fonti di informazione più accreditate restano le stesse delle prime due settimane di novembre: maggiore fiducia è infatti riposta in medici e pediatri di famiglia (81%), in altri operatori sanitari (12%) e nei servizi di prevenzione della Asl (10%). Internet si conferma sempre un importante strumento per la ricerca di informazioni sulla nuova influenza (12%), seguito dal numero verde 1500 messo a disposizione dal ministero della Salute (5%).

 

I risultati sono riportati nel numero 6 di FluNews (pdf 733 kb) – l’aggiornamento epidemiologico settimanale dell’influenza, a cura del Cnesps – e vengono diffusi ogni due settimane, secondo il piano di analisi (pdf 40 kb). A causa di possibili ritardi di inserimento da parte di alcune Asl, comprensibili considerando il periodo di lavoro straordinario legato all’epidemia, i risultati dell’elaborazione devono essere considerati provvisori, da confermare quindi in successive analisi.