Consumo di farmaci in gravidanza

CONSUMO DI FARMACI
IN GRAVIDANZA
E APPROPRIATEZZA
PRESCRITTIVA
NELLA REGIONE LAZIO

Focus sull'acido folico.

Dallo studio "Consumo di farmaci in gravidanza e appropriatezza prescrittiva nella Regione Lazio" è emerso che solo il 19% delle donne assume l'acido folico nella maniera appropriata per la prevenzione dei difetti di chiusura del tubo neurale (DTN) e di altre malformazioni congenite.

Lo studio

Per conoscere obiettivi, metodi, risultati e scaricare tutte le slide

Lo studio
I video

Abbiamo intervistato un gruppo di donne, un ginecologo, un medico di medicina generale e un'ostetrica per capire a che punto siamo e cosa può essere migliorato.

Guarda i video
L'infografica

Un poster scaricabile gratuitamente e da utilizzare per una corretta informazione sull'acido folico.

Scarica l’infografica

Cosa abbiamo studiato?

L'obiettivo generale dello studio è stato quello di rilevare il consumo di farmaci in gravidanza e validare l'appropriatezza delle prescrizioni nella Regione Lazio.
E' stato effettuato uno studio retrospettivo di popolazione generale arruolata da Sistemi Informativi Sanitari e una Indagine campionaria di conoscenza attitudine e pratica rivolta a campioni rappresentativi di donne che partoriscono.
Lo studio di popolazione ha riguardato tutte le donne di età 18-45 anni, residenti nel Lazio al momento del parto, che hanno partorito nelle strutture ospedaliere della regione tra Gennaio 2008 e Dicembre 2012, per un totale di 189.923 donne.
L'indagine di conoscenza attitudine e pratica ha coinvolto invece 562 donne.
Questi i risultati: nell'81% delle gravidanze la madre assume almeno un farmaco; il consumo di farmaci potenzialmente teratogeni o a rischio di inappropriatezza clinica risulta limitato, tuttavia esiste la possibilità di migliorare l’appropriatezza prescrittiva di alcune classi di farmaci.

L'importanza di assumere l'acido folico nella maniera appropriata

Dallo studio è emerso che solo il 19% delle donne assume in maniera appropriata l'acido folico, cioè da quando la coppia comincia a pensare di avere un figlio, per tutto il tempo necessario prima di rimanere incinta e fino alla fine del 3° mese di gravidanza


La parola ai protagonisti


Abbiamo intervistato 10 donne, un medico di medicina generale, un ginecologo e un'ostetrica per cercare di capire che tipo di informazioni ricevono le donne e quali possono essere le occasioni di comunicazione da cogliere all'interno della pratica medica quotidiana


L'infografica

ACIDO FOLICO:
PERCHE', QUANDO, PER QUANTO TEMPO, QUANTO
Un'infografica che racchiude i messaggi chiave sull'acido folico.

Perché va assunto?
Perché ogni anno in Italia nascono circa 450 bambini con difetti del tubo neurale (anencefalia, spina bifida, encefalocele). Assumendo acido folico prima del concepimento e fino alla fine del 3° mese di gravidanza, questo numero sarebbe dimezzato.

Quando va assunto?
E' questo il messaggio che deve passare in maniera chiara. La donna deve cominciare ad assumere acido folico nel momento in cui comincia a pensare a una gravidanza e continuare ad assumerlo per tutto il tempo necessario prima di rimanere incinta e fino alla fine del 3° mese di gravidanza. Se l'acido folico viene assunto a gravidanza iniziata non ha più alcuna efficacia.

Che dose di acido folico è necessaria?
La dose quotidiana necessaria di acido folico è pari a 0,4 mg. In Italia l'acido folico a questo dosaggio è inserito nell'elenco di farmaci a rimborsabilità totale (classe A).


Realizzato dal Reparto Salute della Donna e dell’Età Evolutiva - CNESPS Istituto Superiore di Sanità, e dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale Regione Lazio nell’ambito dello studio “Farmaci in gravidanza e appropriatezza prescrittiva nella Regione Lazio”


2016 © Think2it