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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Severe Acute Respiratory Syndrome (SARS) – Aggiornamento

ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ – 18 marzo 2003
(traduzione libera a cura della redazione di EpiCentro)

 

 

 

Avviso per i viaggiatori

 

Le informazioni oggi disponibili dal focolaio di SARS (Sindrome respiratoria acuta grave), continuano a indicare che la stragrande maggioranza dei casi si verifica nel personale sanitario e fra i famigliari che hanno avuto contatto diretto con i pazienti affetti da SARS. Il numero di casi in cui non si è verificato questo tipo di contatto rimane basso e nessun dato indica che questo numero sia in crescita. Basandosi sulle informazioni attuali, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) considera ancora valide le indicazioni per i viaggiatori date il 15 marzo scorso.
L’Oms avvisa che non sono necessarie restrizioni per viaggi qualunque sia la destinazione.

Le persone che viaggiano in Asia e nell’Estremo Oriente dovrebbero essere messe a conoscenza dei sintomi della SARS, e della necessità di avvertire prontamente gli operatori sanitari nell’eventualità sfortunata di ammalarsi durante il viaggio o il ritorno a casa.

Per il rapporto completo per i viaggiatori, oltre a informazioni aggiuntive sulla malattia, clicca qui.

 

Situazione attuale

Continuano ad arrivare segnalazioni di casi isolati di SARS sospetta da nuovi paesi. A tutt’oggi, le autorità sanitarie stanno studiando i casi riportati in Canada, Cina, Taiwan (Cina), Germania, Hong Kong, Singapore, Slovenia, Tailandia, Viet Nam e Regno Unito. Dettagli ulteriori, compreso il numero di casi e le morti, sono riassunti nella tabella raggiungibile cliccando qui.

 

A tutt’oggi, la grande maggioranza dei casi sono concentrati a Hong Kong e Hanoi, Viet Nam. Singapore sta al momento facendo segnalare il terzo maggior numero di casi. Tutti i casi segnalati in altre parti del mondo sono legate a viaggi avvenuti negli ultimi 10 giorni verso una di queste destinazioni. Rimane non determinato se il focolaio di polmonite atipica nel sud della Cina, che è iniziato lo scorso novembre, sia in qualche modo relazionato al focolaio epidemico attuale.

Ad Hanoi, 13 dei 57 pazienti stanno mostrando segni di miglioramento dal punto di vista clinico.

Due casi sospetti in Svizzera lunedì sono stati studiati ed è stato escluso che si trattasse di SARS. La consapevolezza della malattia è ora molto alta in tutto il mondo. La sorveglianza sta dimostrando di essere sensibile, con casi sospetti rapidamente rilevati, riportati alle autorità sanitarie nazionali e all’Organizzazione mondiale della sanità, e studiati in accordo alla definizione standard di caso.

In questa atmosfera di elevata attenzione, ci si deve aspettare un aumento del numero di casi sospetti.

In aree dove la trasmissione da persone a persona è stata documentata, i casi si sono verificati quasi esclusivamente fra il personale sanitario o fra persone a stretto contatto con i pazienti, come i famigliari. Attualmente i dati disponibili indicano che la trasmissione dell’agente infettivo richiede il contatto diretto o ravvicinato. Non ci sono evidenze di trasmissione seguente a contatto casuale.

A causa dell’attenzione elevata, i casi vengono ora rapidamente identificati e immediatamente isolati. Nessun caso di trasmissione secondaria si è verificato dopo la rivelazione e la gestione appropriata del caso importato. Le misure preventive sono oggi attive negli ospedali in tutte le aree dove sono stati segnalati casi. Nelle aree in cui si è avuta trasmissione da persona a persona, queste misure preventive si pensa che facciano diminuire la trasmissione al personale sanitario sano e ai famigliari dei pazienti.

Si ritiene che le misure di protezione messe in campo nei diversi paesi per la gestione omogenea dei casi importati, ridurranno il rischio che la malattia possa diffondersi ad altre persone all’interno degli stessi paesi.

Sono comunque in atto sforzi per velocizzare l’identificazione dell’agente patogeno, per migliorare la precisione diagnostica e per sviluppare test diagnostici.  Il 17 marzo 2003 è stato istituito un network di 11 laboratori altamente qualificati in 10 paesi e ha iniziato la condivisione dei dati e a fornire rapporti regolari.

Molti paesi hanno attivato piani nazionali ben strutturati per far fronte a una malattia infettiva emergente. Il sistema di sorveglianza globale, coordinato dall’Oms, sta lavorando bene per evitare che il focolaio diventi una epidemia globale.

Aggiornamenti sugli sviluppi del focolaio di SARS vengono pubblicati regolarmente sul sito web dell’Oms.

Il contenuto di questa pagina fa riferimento a una situazione di contesto diversa da quella attuale. Viene tenuto a solo scopo di archivio.