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Ricoveri ospedalieri in Italia: il Rapporto SDO 2021

L’8 febbraio 2024 la Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute ha pubblicato il “Rapporto annuale sull'attività di ricovero ospedaliero (Dati SDO 2021)”. Dopo la marcata riduzione dei ricoveri avvenuta nel 2020 a causa della pandemia da SARS-CoV-2, nel 2021 si assiste a un aumento dei volumi rispetto all’anno pandemico. Questa risalita dei ricoveri, però, non è sufficiente a tornare ai livelli pre-pandemici e l’interpretazione dei dati risente ancora dell’ondata pandemica.

 

Il livello di completezza della rilevazione per l’anno 2021 è molto elevato: la copertura complessiva (comprensiva degli Istituti privati non accreditati) è pari al 98,9% (99,8% per le strutture pubbliche, 99,6% per gli Istituti privati accreditati e 86,2% per quelle non accreditate). Il 96,8% delle schede contiene un codice identificativo anonimo corretto.

 

Al netto delle schede riferite alla voce “Nido”, ovvero all’attività di ricovero riferita alle nascite, e a quelle inviate da istituti non censiti nell’anagrafe delle strutture, il numero di dimissioni totali è stato pari a 7.019.750 di cui il 95% in attività per acuti, il 4% in attività di riabilitazioni e l’1% in attività di lungodegenza.

 

Dei 6.691.426 ricoveri per acuti, il 78% è avvenuto in regime ordinario e il 22% in regime diurno per un totale di 42.463.356 giornate di ricovero (91% in regime ordinario). Dei 261.475 ricoveri in riabilitazione, il 91% è occorso in regime ordinario per un totale di 6.817.030 giornate di ricovero (95% in regime ordinario). I 66.849 ricoveri per lungodegenza hanno prodotto 1.609.484 giornate di ricovero. La degenza media è pari a 7,4 giorni per i ricoveri per acuti in regime ordinario, a 27,0 giorni per i ricoveri in riabilitazione e a 22,6 per le lungodegenze. 

 

La categoria più numerosa, esaminando le dimissioni per acuti in regime ordinario per MDC (Major Diagnostic Category, ovvero Categoria Diagnostica Principale), è quella costituita dalle malattie e disturbi del sistema cardiocircolatorio (14,0% del totale), seguita dalle malattie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo (13,3%) e dalle malattie e disturbi dell'apparato respiratorio (12,1%).

 

La mobilità interregionale complessiva a livello nazionale per i ricoveri per acuti si attesta all’7,8% in regime ordinario e al 9,7% per quelli in regime diurno, per le riabilitazioni si attesta al 14,6% per i ricoveri in regime ordinario e al 10,9% per quelli in regime diurno e per le lungodegenze è al 5,6%.

 

La spesa complessiva per il 2021 ammonta a circa 26,3 miliardi di euro, di cui circa 24,5 miliardi per i ricoveri per acuti (circa il 92% per i ricoveri in regime ordinario), circa 1,6 miliardi per i ricoveri in riabilitazione (94% per i ricoveri in regime ordinario) e circa 237,2 milioni di euro per i ricoveri in lungodegenza.

 

Confronto 2020-2021

Rispetto al 2020, la qualità della compilazione è lievemente migliorata: nel 2020 le schede con almeno un errore era stata pari al 13,8% mentre nel 2021 sono pari al 13,0% con una diminuzione della percentuale di errore pari allo 0,8%.

 

Nell'anno 2021 sono pervenute 501.758 schede totali in più rispetto al 2020, con un aumento pari al 7,4%. Al netto delle schede riferite alla voce “Nido” e a quelle inviate da istituti non censiti nell’anagrafe delle strutture, l’aumento totale è stato pari all’8,2%. Per quanto riguarda l’attività dei reparti per acuti si assiste a un aumento dei ricoveri del 6,1% in regime ordinario e del 18,4% in regime diurno. Le dimissioni per riabilitazione in regime ordinario registrano un lieve aumento del 1,3% mentre quelle in regime diurno del 21,7%. L’attività di lungodegenza è, invece, in diminuzione (-8,4%).

 

Il numero complessivo di giornate/accessi è pari a 50.889.870, in aumento del 4,6% rispetto al 2020. In particolare, sono in aumento del 5,0% le giornate per acuti in regime ordinario, del 15,7% gli accessi per acuti in regime diurno e del 38% gli accessi per riabilitazione in regime diurno. In diminuzione del 10,3% le giornate per lungodegenza e pressoché stabili (-0,4) le giornate di degenza per riabilitazione in regime ordinario.

 

Per quanto riguarda la mobilità interregionale, che può essere considerata come una misura reale o solamente percepita della qualità dell’assistenza sanitaria, si registra una sostanziale stabilità rispetto al 2020.

 

Risorse utili

 

Data di pubblicazione della pagina: 22 dicembre 2022

Testo scritto da: Valerio Manno e Giada Minelli – Servizio tecnico scientifico di statistica, ISS