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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2012-2013

(5 dicembre 2013) Sigaretta elettronica: lettera aperta delle società scientifiche di sanità pubblica

Quattro importanti società scientifiche di sanità pubblica firmano e pubblicano una lettera aperta alle istituzioni (pdf 86 kb). Oggetto: le sigarette elettroniche (e-cig), sulle quali a giugno scorso 2013 il Consiglio superiore di sanità aveva espresso e pubblicato un parere ufficiale. In un quadro normativo in movimento, dopo il recente emendamento 4.25 al decreto Istruzione (che abroga il divieto di uso della e-cig nei luoghi pubblici), l’Associazione italiana di epidemiologia (Aie), Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), Federazione italiana della pneumologia (Fip), Società italiana di tabaccologia (Sitab) esprimono apertamente preoccupazione sui rischi correlati all’uso della sigaretta elettronica. Sottolineano infatti che, sulla base delle conoscenze attuali, una normativa volta a promuovere la salute non deve disincentivare la sostituzione della sigaretta tradizionale con quella elettronica, ma allo stesso tempo deve evitare che la e-cig diventi la porta di ingresso dei giovani al tabagismo. L’abrogazione del divieto dell’uso nei luoghi chiusi può infatti contribuire alla rinormalizzazione del fumo di tabacco e rischia di annullare i progressi nella lotta al tabagismo fatti in Italia negli ultimi anni. Scarica la lettera aperta alle istituzioni (pdf 86 kb).

 

(7 novembre 2013) Fatti e cifre sul fumo di tabacco in Piemonte. Bollettino 2013

Nonostante la riduzione del numero di fumatori, osservata dal 1980 al 2005 (con un passaggio dal 36% al 24%), nel 2011 i fumatori sono il 25% della popolazione regionale con una diversa prevalenza tra uomini (30%) e donne (20%). In relazione al titolo di studio la riduzione del tabagismo ha interessato nel tempo tutti i livelli di istruzione, con un decremento meno importante al diminuire del titolo di studio. Inoltre, dai dati del sistema di sorveglianza Passi emerge che, nel 2011, il 19% dei piemontesi di età compresa tra 18 e 69 anni dichiarava di aver smesso di fumare da più di 6 mesi e l’1% aveva smesso da meno di sei mesi. Dallo studio Espad, condotto tra gli studenti di 15-19 anni, emerge che il 60% degli studenti ha provato a fumare almeno una volta nella vita e il 23% ha fumato quotidianamente almeno una sigaretta per tutto l’ultimo anno. A causa del fumo di tabacco nel 2010 in Piemonte sono morte 5554 persone, di età superiore ai 34 anni. Infine, sia il numero assoluto sia la proporzione dei ricoveri attribuibili al fumo di tabacco diminuiscono negli anni: nel 1996 i ricoveri erano 39.923 (7% del totale) e nel 2011 21.307 (4%). Sono alcuni dei dati presenti nel documento “Fatti e cifre sul fumo di tabacco in Piemonte. Bollettino 2013” (pdf 594 kb) pubblicato a novembre 2013 dall’Osservatorio epidemiologico delle dipendenze della Regione Piemonte.

 

(31 ottobre 2013) Prevenzione primaria del fumo di tabacco: le linee guida del Snlg

Mettere a disposizione degli operatori delle raccomandazioni di pratica preventiva che derivano da una revisione della letteratura scientifica e dal confronto di esperti che operano da tempo nel campo della prevenzione del tabagismo. Questo l’obiettivo principale della nuova linea guida “Prevenzione primaria del fumo di tabacco - 2013”, prodotta nell’ambito di un progetto del Network italiano di evidence-based prevention (Niebp), in accordo con il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) e il Sistema nazionale linee-guida (Snlg). Per approfondire leggi la presentazione del documento.

 

(24 ottobre 2013) Le scuole come luogo di prevenzione: il nuovo divieto anti fumo

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 12-9-2013 è stato pubblicato il decreto legge 12 settembre 2013 n. 104 “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca” in cui, nell’art 4 c.1, si dice che l’art. 51 della legge 3 del 16 gennaio 2003 (legge Sirchia) è esteso «anche alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie». Il provvedimento, che vieta il fumo nei cortili, nei parcheggi e negli impianti sportivi di pertinenza delle scuole, è un passo molto importante verso una scuola che promuove salute. Diverse sono le ragioni. Leggi la riflessione di Fabrizio Faggiano (Università degli Studi del Piemonte Orientale «Amedeo Avogadro», Novara e Osservatorio epidemiologico delle dipendenze, Oed Piemonte, Asl TO3, Grugliasco, TO).

 

(18 luglio 2013) Report Oms sul fumo: rafforzare il controllo su pubblicità e sponsorizzazione

Uno sguardo allo stato attuativo del pacchetto Mpower (comprensivo di 6 strategie di prevenzione e controllo sul consumo del tabacco), con dati nazionali aggiornati al 2012: è ciò che offre il nuovo rapporto “Who report on the global tobacco epidemic, 2013. Enforcing bans on tobacco advertising, promotion and sponsorship”, pubblicato dall’Oms a luglio 2013. Il documento offre anche un focus sulla legislazione che bandisce la pubblicità dei prodotti del tabacco, la promozione e le sponsorizzazione nei Paesi membri Oms. Dal report emerge che, a partire dall’adozione del Who Framework Convention On Tobacco Control, sono molti i progressi fatti in questa direzione e che ogni Paese può definire un programma di controllo efficace per ridurre l’uso del tabacco, a priori della propria struttura politica o del livello di reddito. Per approfondire questo tema leggi anche il dossier “World No Tobacco Day 2013: abolire pubblicità, promozione e sponsorizzazione dei prodotti del tabacco” pubblicato su EpiCentro in occasione della Giornata mondiale contro il tabacco 2013.

 

(18 luglio 2013) Siena: chiude il Centro di documentazione sul tabagismo

Si segnala che, dopo sette anni di lavoro, l'attività del Centro di documentazione sul tabagismo e del relativo sito “Infofumo”, gestiti dalla Usl 7 di Siena, è stata definitivamente sospesa per assenza di risorse.

 

(6 giugno 2013) Quanto fumi? L’iniziativa del Ministero per smettere di fumare

Conosciuta da quasi tutti (91,2% degli italiani) ma efficace per pochi (solo il 10,6% di chi l’ha utilizzata ha smesso di fumare sigarette tradizionali): è la sigaretta elettronica (e-cig) raccontata nel “Rapporto sul fumo in Italia 2012” (pdf 6,4 Mb) attraverso i dati dell’indagine Doxa elaborati dall’Osservatorio fumo dell’Iss, in collaborazione con il ministero della Salute, l’Istituto di ricerche Mario Negri e la Società italiana di tabaccologia. Dal rapporto emerge che, tra i consumatori di e-cig, il 44,4% ha diminuito leggermente il numero di sigarette tradizionali fumate, il 22,9% ha diminuito drasticamente il numero e il 22,1% non ha modificato le abitudini tabagiche. Per auto-valutare l’esposizione al fumo, Ministero e Iss hanno lanciato l’iniziativa “Quanto fumi?” attraverso un applicazione per smartphone che permette di sperimentare la riduzione del consumo giornaliero di sigarette del 20% rispetto a quello abituale e, se lo si desidera, entrare in contatto con il numero verde 800.55.40.88 dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Iss. Inoltre, il 4 giugno, il Consiglio superiore di sanità ha reso un parere al Ministero ritenendo che non vi siano, allo stato delle conoscenze, sufficienti evidenze per far rientrare le sigarette elettroniche tra i medicinali "per funzione". Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 6,4 Mb) e leggi la notizia sul sito del ministero della Salute.

 

(30 maggio 2013) World No Tobacco Day 2013: abolire pubblicità, promozione e sponsorizzazione dei prodotti del tabacco

Eliminare la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione dei prodotti del tabacco è il tema dell’edizione 2013 del World No Tobacco Day. È ormai provato, infatti, che abolendo qualsiasi forma di pubblicitaria di questi prodotti si contiene sia l’iniziazione al fumo sia il mantenimento dell’abitudine. Su EpiCentro uno speciale dedicato con riflessioni, dati, approfondimenti.

 

(13 dicembre 2012) Dal Piemonte il report Passi sull’abitudine al fumo di sigaretta

Nel 2011, in Piemonte, oltre la metà della popolazione tra 18 e 69 anni non ha mai fumato, gli ex fumatori rappresentato il 19% degli intervistati e i fumatori il 29%, valori in linea con quelli osservati nel Pool Passi nazionale. L’abitudine al fumo è meno diffusa tra le donne, tra i laureati e tra chi non ha difficoltà economiche, mentre gli ex fumatori aumentano con l’età e sono prevalentemente uomini. Il 9% dei fumatori intervistati riferisce un consumo superiore alle 20 sigarette quotidiane, con valori molto diversi tra uomini (11%) e donne (5%). Tra chi era fumatore nei 12 mesi precedenti l’intervista, il 36% ha tentato di smettere e tra questi l’82% ha fallito, il 10% aveva smesso da meno di 6 mesi e l’8% aveva smesso da oltre 6 mesi. Il 76% degli intervistati dichiara che non è permesso fumare nella propria abitazione, un divieto diffuso soprattutto in presenza di minori di 15 anni (85%) e nelle case dei non fumatori (88%). Tuttavia anche la metà dei fumatori (49%) dichiara che nella propria abitazione non è permesso fumare. Per maggiori informazioni scarica il documento "L’abitudine al fumo in Piemonte. I dati 2011 del sistema di sorveglianza Passi" (pdf 97 kb).

 

(26 luglio 2012) Piemonte: indagine sul tabagismo tra i mg del vercellese

Il 94% dei medici di medicina generale (Mmg) della Asl di Vercelli ha partecipato a una “Indagine sull’atteggiamento verso il fumo e sull’abitudine al fumo” in occasione di due eventi formativi, tenuti nella primavera del 2011 e dedicati al tabagismo e all’attivazione di ambulatori per la disassuefazione al fumo. Dai 127 questionari pervenuti emerge che la maggioranza dei Mmg, per il 77% di età superiore ai 50 anni, non ha studiato con sistematicità il tabagismo come causa di malattia, una parte consistente non raccoglie abitualmente dati sull’abitudine al fumo dei pazienti, non ne raccomanda la cessazione se non in presenza di malattie strettamente legate al fumo e non ritiene opportuno il trattamento dei fumatori. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto “Indagine sull’atteggiamento verso il fumo e sull’abitudine al fumo” (pdf 136 kb) pubblicato a giugno 2012. Dai dati disponibili emerge che il 54% dei medici è stato fumatore, il 21% fuma tuttora e 2 medici lo fanno anche in sala visite. Nonostante ciò, l’80% dei medici ritiene che il fumo di tabacco sia la principale causa di morbosità e mortalità nei Paesi ricchi. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 136 kb).

 

(7 giugno 2012) Nuove pubblicazioni dall’Ossfad

In Italia, sono 10,8 milioni i fumatori adulti al di sopra dei 15 anni di età (20,8% della popolazione). Di questi, 6,1 milioni sono uomini (24,6%), 4,7 milioni sono donne (17,2%). Sono alcuni dei risultati dell’indagine Iss-Doxa 2012, pubblicata nel rapporto sul fumo in Italia 2012 (pdf 4,4 Mb) dall’Osservatorio fumo, alcol e droga (Ossfad) dell’Iss a maggio 2012 in occasione del World No Tobacco Day. Tra il 2011 e il 2012 si registra un decremento della prevalenza del fumo di sigarette che è passata dal 22,7% al 20,8%. La fascia d’età con la più alta percentuale di fumatori è quella compresa tra i 25-44 anni dove si registra un 33,7% per gli uomini e un 24,1% per le donne. La percentuale dei fumatori che ha iniziato prima dei 15 anni è diminuita negli ultimi anni passando dal 18,8% nel 2009 al 13,3% nel 2012. Il 23% dei fumatori intervistati ha riferito di aver fatto almeno un tentativo di smettere di fumare. Le motivazioni prevalenti al tentativo di cessazione sono generici motivi di salute (39,8%) e la consapevolezza dei danni provocati (37%). L’Ossfad ha pubblicato anche un rapporto Istisan “Guida ai servizi territoriali per la cessazione dal fumo di tabacco (aggiornamento 2011)” che offre un elenco ragionato delle strutture sanitarie che si occupano delle problematiche legate al fumo di tabacco.

 

(7 giugno 2012) Fumo di tabacco in Piemonte: on line il bollettino 2011

Il quadro complessivo relativo alle conseguenze sulla salute collegate al fumo evidenzia come il problema rimanga rilevante in Piemonte pur in presenza di una diminuzione della proporzione dei fumatori e delle conseguenze del fumo in termini di morbosità e mortalità. È quanto emerge dal bollettino 2011 “Fatti e cifre sul fumo di tabacco in Piemonte” (pdf 648 kb) pubblicato dall'Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze della Regione Piemonte. Il documento presenta i dati rilevati attraverso diverse fonti informative: indagini Multiscopo Istat, schede di dimissione ospedaliera (Sdo), schede ministeriali tossicodipendenze, Espad (The European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs), Eu-Dap (European Drug Addiction Prevention trial), Hbsc (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare), Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia).

 

(31 maggio 2012) No Tobacco Day 2012

“Le interferenze dell’industria del tabacco” (Tobacco industry interference) è il tema dell’edizione 2012 del World No Tobacco Day che si svolge, come ogni anno, il 31 maggio. La campagna mira a evidenziare come oggettivamente gli interessi delle industrie del tabacco non possano coincidere con quelli della sanità pubblica globale. Il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Iss lavora su un ampio ventaglio di attività condotte dai diversi reparti. In occasione del No Tobacco Day 2012, EpiCentro offre una panoramica di alcuni dati informativi sul tema del fumo nel nostro Paese, proponendo riferimenti, materiali utili e riflessioni. Leggi gli approfondimenti tematici su: Il fumo tra gli adolescenti: i dati di Hbsc e Gyts, a cura di Franco Cavallo, Angela Spinelli e il gruppo Hbsc Italia – 2010; L’abitudine al fumo tra la popolazione adulta italiana. I dati 2011 del sistema di sorveglianza Passi (pdf 1,2 Mb), a cura del Gruppo Tecnico Passi; L’abitudine al fumo nella popolazione adulta italiana negli ultimi 10 anni: i dati Oec/Hes, a cura del reparto di Epidemiologia delle malattie cerebro e cardiovascolari; Abitudine al fumo in gravidanza, a cura di Laura Lauria - reparto Salute della donna e dell'età evolutiva, Cnesps-Iss; Incidenza e sopravvivenza del tumore al polmone in Italia: andamenti e previsioni, a cura del reparto di Epidemiologia dei tumori, Cnesps-Iss e dell’Unità di Epidemiologia valutativa, Istituto nazionale tumori di Milano; Prevenzione del tabagismo in Italia: situazione attuale e strategie future, a cura di  Daniela Galeone e Lorenzo Spizzichino – Dipartimento della Sanità pubblica e dell’innovazione, Ministero della Salute; Guadagnare Salute non fumando, a cura dell’Unità di formazione e comunicazione (Cnesps-Iss).

 

(15 marzo 2012) Eurobarometro: efficacia dei messaggi sui pacchetti di sigarette

Sottolineare la responsabilità del fumo nell’insorgenza dei tumori a polmone, gola, bocca e  collo dell’utero e ricordarne gli effetti su polmoni e sistema cardiocircolatorio (attacchi di cuore e ictus): è questo ciò che maggiormente colpisce i fumatori che leggono i messaggi scritti sui pacchetti di sigarette. Lo sottolinea il documento “Tobacco packaging health warning labels” (pdf 670 kb), pubblicato a marzo 2012, dedicato allo studio condotto dall’Eurobarometro per valutare l’efficacia delle raccomandazioni sanitarie contenute sui pacchetti di sigarette. Il progetto, commissionato dalla Dg Sanco si è basato su 270 interviste condotte nei 27 Paesi dell’Ue. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 670 kb).

 

(9 febbraio 2012) Giornata mondiale contro il fumo: i video della competizione

Disponibili on line i 5 video realizzati per il concorso I’m in charge. I’m smoke free lanciato dall’Oms Europa in occasione della Giornata mondiale contro il fumo 2011. L’idea base dei cortometraggi, dimostrare che una vita senza tabacco è più sana e soddisfacente, viene declinata in modo diverso in ciascuno dei video presentati: educazione, ispirazione e riflessione sono infatti le tre anime che ricorrono nei lavori realizzati. Per maggiori informazioni consulta il sito dell’Oms Europa e leggi l’approfondimento sulla Giornata mondiale contro il fumo 2011.

 

(19 gennaio 2012) Legge 3/2003: un bilancio a sette anni dall'entrata in vigore

Nel 2010 è stato registrato un calo del 12% nelle vendite di sigarette rispetto al 2004 e gli studi sulla salute condotti dimostrano una riduzione degli eventi coronarici acuti tra il 2004 e gli anni successivi l’introduzione della legge 3/2003, con valori che vanno dal -4% al -13% dei ricoveri per infarto tra le persone in età lavorativa (inferiore ai 70 anni). Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto 2011 “Attività per la prevenzione del tabagismo” (pdf 540 kb) pubblicato a gennaio 2012 dal ministero della Salute. Dai dati disponibili emerge anche la riduzione della percentuale di fumatori che fa almeno un tentativo di smettere nel corso dell’anno, passando dal 36% del 2005 al 26,7% del 2010. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 540 kb).