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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Lo strumento Valgraf per la valutazione multidimensionale dell’anziano nei servizi sanitari e nei servizi sociali

Pierluigi Morosini, Antonella Gigantesco - Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps), Istituto superiore di sanità

 

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Descrizione dello strumento nella versione sanitaria

Il Valgraf (VALutazione GRAFica) è uno strumento di valutazione multidimensionale longitudinale dell’anziano derivato originariamente dallo Smaf di Hébert [1] e arricchito con item relativi agli aspetti psicologici e sociali, a piccoli test cognitivi e a condizioni particolarmente rilevanti nell’anziano fragile (piaghe da decubito, condizioni dei piedi, stato di idratazione, dolore, uso di psicofarmaci ecc).

 

Caratteristiche principali:

  • è disponibile in due versioni: per le residenze protette e le Rsa, e per i servizi domiciliari sanitari. Un recente sviluppo del Valgraf ha riguardato la messa a punto di una versione per i servizi sociali comunali (vedi dopo)
  • è in gran parte compilabile facilmente e in modo riproducibile da tutte le categorie di operatori, in particolare da Ota-Oss, dopo un breve addestramento consistente nella lettura comune e nella compilazione sperimentale su qualche anziano noto
  • è users’ friendly, non solo per la semplicità di linguaggio, ma anche per la presenza di disegni relativi alle varie funzioni, che attirano l’attenzione e consentono di identificare immediatamente i campi di applicazione
  • ha una veste grafica che sollecita a effettuare più compilazioni successive per valutare l’andamento nel tempo delle varie funzioni. La soluzione grafica adottata porta a costruire delle specie di grafici, simili a quelli noti della temperatura e della pressione arteriosa, in modo da apprezzare con immediatezza l’andamento nel tempo della funzione
  • ha una soluzione grafica che consente al compilatore di segnalare anche piccole modificazioni in meglio o in peggio che sono inferiori a 1 livello nella scala ordinale perlopiù a 5 livelli (da A ad E). Basta mettere il segno che corrisponde alla valutazione un po’ più in alto o in basso lungo il segmento della scala che corrisponde al livello in esame. Si noti che un segno situato verso l’alto del segmento che corrisponde ad A (assenza di problemi) indica che per quella funzione la condizione dell’anziano è migliore di quella “normale” per una persona della sua età, del suo sesso e della sua condizione socioeconomica
  • consente la "personalizzazione" dello strumento e quindi anche di ridurre i tempi di compilazione nelle rilevazioni successive, segnalando quali sono le funzioni che si ritiene debbano essere monitorate, grazie a una casella “Mon” (per monitoraggio) presente in ogni item
  • consente di ricavare i punteggi di altri brevi strumenti di ampio uso: Adl di Barthel [2], Adl di Katz [3], e Iadl di Lawton [4]
  • è stato giudicato utile e stimolante e di compilazione facile o molto facile [5]. La riproducibilità è risultato elevata per tutte le voci e la validità di confronto con gli strumenti Adl di Katz [3] e Mmse di Folstein [6] pressoché totale (dati sottoposti per pubblicazione internazionale)
  • le versioni attuali del Valgraf comprendono anche 53 variabili su condizioni mediche e prestazioni erogate che non fanno parte integrante dello strumento, ma che sono inserite perché sono tutte quelle che consentono di determinare le categorie Rug-III per la valutazione del bisogno assistenziale [7].

Il Valgraf per i servizi sociali comunali

Come accennato, nel 2004 è stata realizzata una versione dello strumento per i servizi sociali comunali, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Roma e l’Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio.

 

Con nostra sorpresa, non si è voluto eliminare nessuno degli item presenti nelle versioni sanitarie ritenendo che fosse importante per gli assistenti sociali e gli assistenti domiciliari conoscere lo stato di funzionamento e le condizioni cliniche dei loro assistiti. Si può fare eccezione per la parte relativa alle prestazioni sanitarie che servono per il calcolo del Rug.

 

Il Valgraf nella versione per i servizi sociali comunali è quindi più lungo in quanto comprende:

  • nel modulo iniziale altre informazioni relative alle condizioni finanziarie dell’anziano (indicatore socio economico Isee), sulla possibilità e capacità di assistere da parte di familiari e altre persone di sostegno e sulla presenza di assistenza sanitaria domiciliare
  • un modulo di sintesi dell’assistenza fornita dai servizi sociali, dai familiari, assistente privato, amici/vicini/volontari, nei diversi giorni della settimana per l’igiene, preparazione e/o somministrazione pasti, aiuto domestico, sorveglianza e accompagnamento e aiuto per il disbrigo di pratiche burocratiche e tutela interessi
  • il piano di intervento inerente alle prestazioni da erogare da parte dei servizi sociali, con le relative scadenze di verifiche/revisioni.

Conclusioni

Attualmente sono disponibili molti strumenti di valutazione multidimensionale dell’anziano. Fra questi, lo strumento Rai [8] è a livello internazionale quello considerato come il più completo e validato. La sua diffusione è stata promossa in diversi Paesi del mondo: negli Stati Uniti (dove ha avuto origine), Canada, Islanda, Israele, Italia, Giappone, Spagna e Regno Unito. Nonostante ciò, la sua applicazione nella routine ha presentato serie difficoltà, perché:

  • troppo lungo (il cosiddetto ‘core’ dello strumento è composto da quasi 400 item) [9]
  • richiede un lungo addestramento (il corso di addestramento per l’uso della versione italiana di questo strumento, il Vaor [10], dura 6 giorni)
  • non sembra aver influenzato le decisioni locali in tema di pianificazione dei servizi [11].

Nel 2003 l’Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio ha condotto una ricognizione degli strumenti di valutazione multidimensionale utilizzati in Italia, individuandone 28. Di questi 7 sono stati eliminati sulla base di espliciti criteri e i rimanenti 21 sono stati sottoposti a confronto per valutarne i seguenti requisiti:

  • completezza nell’analisi delle aree
  • capacità di sintesi (di selezionare le informazioni effettivamente necessarie)
  • equilibrio nell’approfondimento delle diverse aree
  • fondamento scientifico
  • facilità d’uso
  • capacità di rilevare i bisogni assistenziali.

L’analisi condotta per valutare il grado di rispondenza (se totale, parziale o nullo) di ogni strumento rispetto ai suddetti requisiti ha evidenziato che erano 5 gli strumenti maggiormente rispondenti. Di questi, 4 soddisfacevano totalmente 3 criteri su 6. Il Valgraf ha ottenuto la maggiore rispondenza, con 4 criteri su 6 soddisfatti totalmente [12]. Vale la pena anche segnalare che nell’indagine condotta dall’Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio, il Vaor ha ottenuto una valutazione di soli 2 requisiti soddisfatti pienamente su 6 [12].

 

Nel mettere a punto il Valgraf, si è cercato di realizzare soprattutto uno strumento semplice e accettabile da tutte le categorie professionali mediante:

  • l’uso di un linguaggio comprensibile a tutte le categorie di operatori
  • la non necessità di un manuale d’uso; tutte le istruzioni fondamentali sono riportate sullo strumento
  • la possibilità di personalizzazione, scegliendo gli item da monitorare
  • la possibilità di valutare l’andamento delle varie funzioni nel tempo.

I primi studi di validazione del Valgraf avevano mostrato che lo strumento aveva soddisfacenti accettabilità e riproducibilità. Quelli recenti ne hanno messo in luce anche l’ottima validità di confronto e di struttura interna.

 

Nel 1997, il ministero della Sanità inglese ha commissionato uno studio per valutare l’applicabilità nei servizi sociali dello strumento Rai, che ha mostrato che questo strumento valutava in modo incompleto gli interventi sociali sia a livello dei servizi che della rete sociale informale dell’anziano [11]. La versione per i servizi sociali del Valgraf li include invece in modo approfondito.

 

È nostra convinzione che:

  • questa versione sia un utilissimo strumento di collegamento tra servizi sociali e sanitari
  • possa avere grandi potenzialità didattiche mostrando in modo concreto cosa e come valutare le condizioni dell’anziano
  • per il suo orientamento longitudinale richiama l’attenzione su quello che dovrebbe essere l’elemento fondamentale di qualunque intervento sociosanitario, ovvero gli esiti (outcome) in termini di autonomia e qualità di vita degli utenti.

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Bibliografia

1. Hebert R, Carrier R, Bilodeau A. The Functional Autonomy Measurement System (SMAF): description and validation of an instrument for the measurement of handicaps. Age Ageing. 1988; 17:293-302.

2. Shah S, Vanclay F, Cooper B. Improving the sensitivity of the Barthel Index for stroke rehabilitation. Journal of Clinical Epidemiology. 1989;42:703-9.

3. Katz S, Ford AB, Moskowitz RW, Jackson BA, Jaffe MW. Studies of illness in the aged. The Index of ADL: A Standardized Measure of Biological and Psychosocial Function. JAMA 1963; 185:94-99.

4. Lawton MP, Brody EM. Assessment of older people: self-maintaining and instrumental activities of daily living. Gerontologist 1969; 9:179-86.

5. Gigantesco A, Morosini P. Alunno Pergentili S, Minardi A, Cavagnaro P. Validazione di un nuovo strumento di valutazione multidimensionale degli anziani. Giornale di Gerontologia 1995; 43:379-385.

6. Folstein MF, Folstein SE, McHugh PR. “Mini mental state”. A practical method for grading the cognitive state of patients for the clinician. J Psychiatr Res. 1975; 12:189–198.

7. Fries BE, Schneider DP, Foley WJ, Gavazzi M, Burke R and Cornelius E Refining a Case-Mix measure for Nursing Homes: Resource Utilization Groups (Rug III). Medical Care 1994; 32:668.

8. Morris JN, Fries BE, Bernabei R, et al. RAI-Home Care Assessment Manual. Washington, D.C.: InterRAI Corporation; 1996.

9. Sangl J, Saliba D, Gifford DR, Hittle DF. Challenges in measuring nursing home and home health quality: lessons from the First National Healthcare Quality Report. Med Care. 2005; 43:I24-32.

10.Bernabei R, Landi F, Lattanzio F, Di Niro MG, and L. Manigrasso Resident Assessment Instrument-VAOR (Valutazione Anziano Ospite di Residenza): Manuale d'istruzione Rome: Pfizer Italia Spa; 1996.

11. Milbank Memorial Fund. Implementing the Resident Assessment Instrument: Case Studies of Policymaking for Long-Term Care in Eight Countries; 2003, 187 pages. Available online only.

12. Mastromattei A, Casagrande S, Marceca M, Pasquarella A. La scelta dello strumento VMD: ipotesi di una metodologia di analisi comparativa di orientamento. In: Pasquarella A, Marceca M, Mastromattei A, Casagrande S, Guasticchi G. Misurare la salute. La valutazione multidimensionale in Sanità pubblica. Agenzia di Sanità Pubblica, Regione Lazio. Documento tecnico ad uso interno anni 2002-2004.