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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Tumori a Milano: il rapporto 1999-2002

Un rapporto analitico e dettagliato sui tumori a Milano fra il 1999 e il 2002 è stato realizzato da parte del Registro tumori di Milano, a cura di Luigi Bisanti e Antonio Russo. Il documento, intitolato “Rapporto sui tumori a Milano”, è disponibile sia come volume sia su internet e affianca la versione in inglese a quella in italiano.

 

L’analisi ha riguardato 31 tipi di tumori nell’Asl Città di Milano e, secondo gli autori, rappresenta una soluzione per superare i limiti dei normali registri dei tumori: oltre alle frequenze di occorrenza e di sopravvivenza sono riportati soprattutto dati finora estranei alla reportistica dei tumori. Per esempio viene descritto dettagliatamente l’andamento dei costi sanitari per la diagnosi, il trattamento e il follow up dei tumori nelle diverse sedi: dati interessanti per l’aspetto economico ma anche per la valutazione dell’appropriatezza dell’assistenza. Inoltre è stato stimato il rischio di sviluppare uno specifico tumore da parte di chi è cronicamente affetto da specifiche condizioni morbose ed è stata condotta un’analisi sulle correlazioni dell’incidenza e della mortalità con il reddito.

 

La struttura delle voci sui singoli tumori

Il rapporto si può consultare su internet partendo dall’indice e scegliendo le voci relative ai singoli tumori. Le voci (esclusi naturalmente i tumori specifici maschili o femminili) sono divise in dati sugli uomini e sulle donne.

 

Per incidenza e mortalità sono riportati il numero dei casi e i tassi, che vengono poi confrontati con quelli degli altri registri italiani. Queste informazioni sono accompagnate da altre (modalità di diagnosi, anni di vita persi, comorbidità alla diagnosi) e dai dati su particolari correlazioni: tassi per età, sopravvivenza a 4 anni per età, rischio relativo per reddito. La sezione sui costi si articola a sua volta in diverse tabelle: costi sanitari assoluti e relativi, per età, per tipo di ricovero, per tipo di prestazione ambulatoriale e per tipo di farmaci.

 

Infine, ogni voce si conclude con i punti chiave che sintetizzano le informazioni principali relative a quel particolare tumore: frequenza, fattori di rischio, prognosi e terapia, più un commento finale.

 

I dati: in linea con l’Italia del Nord, ma con le specificità della metropoli

Dai risultati emerge un quadro analogo a quello delle altre popolazioni dell’Italia settentrionale, ma con alcune eccezioni significative, dovute soprattutto alle caratteristiche delle grandi città: da un lato maggiore offerta di strumenti di prevenzione e cura, dall’altro un alto tasso di immigrazione, una forte disuguaglianza sociale e la tendenza delle donne ad avvicinarsi a fattori di rischio tradizionalmente maschili (come fumo e alcol). Proprio a questo proposito emerge un dato particolarmente interessante: il tasso di incidenza del tumore al polmone fra le donne a Milano è il più alto di tutta Italia. Sono fra i più alti d’Italia anche i tassi relativi al melanoma cutaneo e al tumore della prostata, ma in questi casi la spiegazione è attribuita dagli autori almeno in parte alla maggiore offerta sanitaria e quindi alla maggiore frequenza di analisi: più del 35% degli uomini oltre i 50 anni effettua almeno ogni due anni il test del Psa per la diagnosi del tumore alla prostata, ed è superiore alla media nazionale anche la frequenza dello screening opportunistico delle lesioni pigmentate della cute.