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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2012

(19 luglio 2012) Zanzare: parola d’ordine “sorveglianza”

Uno studio sulla presenza di flavivirus Rna nelle zanzare in Italia sembra aver portato a individuare una sequenza genomica che in parte ricalca quella del virus dell’encefalite giapponese (Japanese encephalitis virus, Jev). Lo riferiscono gli autori stessi dell’indagine, nell’articolo “Japanese encephalitis virus Rna detected in culex pipiens mosquitoes in Italy” pubblicato su Eurosurveillance a luglio 2012, sottolineando però la preliminarietà dei dati e la necessità di ulteriori conferme. Leggi il commento di Loredana Nicoletti, Maria Grazia Ciufolini e Roberto Romi (dipartimento di Malattie infettive, parassitarie e immunomediate (Mipi), Iss).

 

(22 marzo 2012) Zoonosi e focolai a trasmissione alimentare nell’Ue: il report 2010 di Efsa-Ecdc

Secondo quanto riferito nel report annuale Ecdc-Efsa sulle zoonosi e malattie trasmesse da alimenti, nel 2010, i principali agenti patogeni causa di infezioni nell’uomo e riportati sono Salmonella, Campylobacter, Listeria, E. Coli produttori di verocitotossina, Yersinia, Trichinella ed Echinococco. Nello specifico dal documento emerge che i casi di Salmonella nell’uomo sono diminuiti dell’8,8% rispetto il 2009 confermando il calo evidenziato negli ultimi 5 anni. La campilobatteriosi è ancora la malattia zoonotica segnalata con maggior frequenza nell’uomo, in leggero aumento nel 2010 con 212.064 casi rispetto ai 198.682 del 2009. Il report Efsa-Ecdc riporta inoltre nel 2010 in Europa 5262 epidemie di origine alimentare con 43.473 casi e 25 decessi. I principali agenti patogeni responsabili sono stati Salmonella (30,5%), agenti virali (15%) e Campylobacter (8,9%). Come negli anni precedenti le principali fonti di epidemie sono state uova e ovo prodotti, responsabili di 154 episodi, seguiti da alimenti misti e buffet (diversi tipi di alimenti potenzialmente coinvolti), vegetali, carne suina e prodotti da essa derivati. Degno di nota l’aumento di epidemie causate da alimenti di origine vegetale nel 2010 (61 epidemie) rispetto il 2009 (21 epidemie). Leggi la riflessione di Luca Busani, Gaia Scavia, Caterina Graziani (Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Reparto di Epidemiologia Veterinaria e Analisi del Rischio, Iss).

 

(22 marzo 2012) Antibioticoresistenza in batteri zoonosici: la relazione Efsa-Ecdc

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) pubblicano il secondo rapporto sulla resistenza agli antibiotici in batteri zoonosici riscontrati nell’uomo, negli animali e negli alimenti (pdf 12,3 Mb). Nel report sono presentati i dati relativi al 2010 di 26 Stati membri e di 3 Stati Efta (European free trade association). Gli agenti zoonosici per i quali si sono raccolti dati di resistenza agli antibiotici sono Salmonella e Campylobacter isolati da casi umani, animali e alimenti di origine animale. Il report inoltre presenta i dati di resistenza di batteri commensali della flora intestinale, Escherichia coli ed Enterococchi da animali e da alimenti di origine animali a scopi comparativi, considerando che tali batteri sono comunemente diffusi in tutte le specie. Questa considerazione rende possibile una valutazione comparativa dei livelli di resistenza agli antibiotici nelle diverse specie animali. Il report presenta anche dati più limitati relativi alla diffusione negli animali di isolati di Staphilococcus aureus resistenti alla Meticillina (Mrsa), un importante agente patogeno umano. Scarica il documento completo “The European Union summary report on antimicrobial resistance in zoonotic and indicator bacteria from humans, animals and food in 2010” (pdf 12,3 Mb). Leggi la riflessione di Luca Busani e Caterina Graziani (Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Reparto di Epidemiologia Veterinaria e Analisi del Rischio, Iss).

 

(15 marzo 2012) La “sanità unica” ricorda Adriano Mantovani

Un contributo illuminato e innovatore è stato quello apportato negli anni, dal Adriano Mantovani, Maestro della sanità pubblica veterinaria, scomparso lo scorso 5 marzo a Bologna. Un professionista ispirato e lungimirante che ha avuto l’audacia di perseguire le proprie idee anche quando sembravano “un po’ troppo avanti” per i tempi in cui viveva e lavorava. Mantovani, ha saputo declinare la Sanità pubblica veterinaria nelle sue diverse forme, da quelle più tradizionali a quelle più innovative, e amalgamare in un unicum che quasi per naturale evoluzione ha trovato il suo completamento nella visione della “medicina unica” (one health, one medicine). L’epidemiologia, il controllo delle zoonosi e delle malattie infettive, l’igiene urbana veterinaria, l’educazione sanitaria e l’azione veterinaria nelle emergenze sono stati per lui argomenti di studio e ricerca ma soprattutto strumenti di azione a garanzia di quella salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente che rappresenta oggi l’orizzonte strategico delle società avanzate. Nel 1980, in occasione del terremoto dell’Irpinia, partì per partecipare al coordinamento dei servizi veterinari delle aree colpite. Questa esperienza gettò le basi per la realizzazione, due anni dopo, delle linee guida dell’Oms in caso di emergenze non epidemiche e si è operativamente tradotta, nell’ambito del Servizio di Protezione civile, in quella che oggi è l’attività veterinaria nella medicina delle catastrofi. Leggi il ricordo di Umberto Agrimi (Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Iss).