Panoramica e principi fondamentali
Quando è stata pubblicata, nel 2001, la Guide to Community Preventive
Services (Community guide), ha costituito un'importante iniziativa nazionale
volta a promuovere l’adozione nel settore della sanità pubblica di
interventi basati su evidenze scientifiche rivolti a specifiche popolazioni
(quali le comunità o gli utenti di specifici programmi di managed care). La
Community guide si propone di formulare raccomandazioni su interventi di
sanità pubblica finalizzati a ridurre l’incidenza di malattie, disabilità,
morti premature e rischi ambientali che minacciano la salute collettiva e la
qualità della vita. Il documento è stato elaborato dalla Task Force
on Community Preventive Services (la Task Force) un panel di
esperti indipendente, non federale, composto da 15 membri.
La Task Force è coadiuvata da consulenti con competenze specifiche
sugli argomenti trattati nonché sugli aspetti scientifici e metodologici
connessi all’applicazione di regole esplicite di esecuzione di revisioni
sistematiche della letteratura sulle prove di efficacia, sull’efficienza
economica e la fattibilità, quali basi per la formulazione di
raccomandazioni sugli interventi a livello di comunità. Gli esperti che
collaborano alla realizzazione della Community Guide mettono a frutto le
esperienze pregresse per superare difficoltà metodologiche peculiari poste
dalla valutazione di studi relativi a complessi interventi multifattoriali
con disegno non sperimentale o non randomizzato e sistemi diversi di
misurazione degli esiti e dei risultati.
I professionisti preposti alla programmazione, al finanziamento e
all’attuazione di servizi e politiche a livello di popolazione sono invitati
a esaminare l’opera in via di elaborazione e a mettersi in contatto con i
membri della Task Force. Quando la Community Guide sarà ultimata i
lettori saranno incoraggiati a esprimere una valutazione critica sul valore
e la rilevanza dei contenuti della stessa, sull’attuazione degli interventi
raccomandati dalla Task Force, sull'abbandono degli interventi non
raccomandati dalla Task Force e sulla necessità di una rigorosa
valutazione di vantaggi e svantaggi di interventi promettenti la cui
efficacia non è stata verificata.