Sicurezza dell'acqua e degli alimenti
(Traduzione e adattamento a cura della redazione di EpiCentro)
Dopo un evento catastrofico come un'inondazione, è bene osservare alcune regole per garantire la sicurezza di acqua e alimenti.
Quali alimenti devono essere eliminati
- Gettare via tutti gli alimenti che possono essere venuti in contatto con le acque di inondazione oppure che abbiano odore, colore o segni insoliti
- gettare via tutti i cibi deperibili (carne, pesce, uova e avanzi di ogni tipo) che siano rimasti a una temperatura di 4°C per più di due ore
- cibi scongelati che contengano ancora cristalli di ghiaccio o che abbiano una temperatura non superiore a 4°C possono essere cucinati o ricongelati
- finché manca la corrente, mantenere congelatore e freezer chiusi il più possibile
- se si prevede che la corrente mancherà per più di 4 ore, aggiungere blocchi di ghiaccio o ghiaccio secco nel congelatore. Maneggiare il ghiaccio soltanto indossando guanti spessi
- gettare via prodotti in scatola aperti o danneggiati, o che presentino rigonfiamenti
- eliminare tutti i contenitori alimentari con chiusure a vite, a scatto, a torsione e tutti i prodotti confezionati in casa che siano entrati in contatto con acque di inondazione, perché non possono essere disinfettati
- tutti i recipienti venuti in contatto con le acque di inondazione vanno privati dell'etichetta, lavati e disinfettati con acqua e candeggina
- non usare acque contaminate per lavare i piatti, lavarsi i denti, lavare e preparare i cibi, lavarsi le mani, preparare il ghiaccio o cibi per neonati
- continuare ad allattare al seno i neonati, come prima dell'inondazione. Nel caso di alimentazione artificiale, cercare di usare il più possibile prodotti già pronti. Se non è possibile, è meglio preparare i cibi usando acqua imbottigliata. Se non c'è acqua imbottigliata disponibile, usare acqua precedentemente bollita. Soltanto in casi estremi, ricorrere ad acqua trattata. Prima dell'uso, biberon e tettarelle vanno lavati con acqua imbottigliata, bollita o trattata. Prima di preparare il cibo e di darlo al bambino, lavarsi le mani.
Come garantire la sicurezza dell'acqua
- Prestare attenzione agli annunci delle autorità locali, che informano i cittadini se l'acqua corrente è potabile oppure può essere usata per cucinare e lavarsi. Se l'acqua non è sicura, seguire le istruzioni ufficiali e usare acqua imbottigliata, bollita o disinfettata per cucinare, pulire o lavarsi
- finché non viene accertata nuovamente la sicurezza dell'acqua corrente, usare soltanto acqua imbottigliata, bollita o trattata per bere, cucinare, lavare i piatti, pulire la casa, lavarsi i denti e le mani, preparare il ghiaccio, lavarsi. Se l'acqua pulita scarseggia, usare detergenti a base di alcol
- quando si usa acqua imbottigliata, accertarsi che vanga da una fonte certa, altrimenti bollirla o trattarla prima di berla
- quando è possibile, la bollitura è il modo migliore per uccidere batteri e parassiti presenti nell'acqua (basta un minuto), ma non per eliminare contaminanti chimici. Nel caso si sospetti la presenza di questo tipo di sostanze, usare acqua di diversa provenienza
- se non c'è la possibilità di bollire l'acqua, si può trattarla con cloro, iodio o candeggina, seguendo attentamente le istruzioni. In questo modo non vengono uccisi tutti i parassiti, come avviene invece con la bollitura. Non fidarsi di metodi fai-da-te
- prestare attenzione ai contenitori per l'acqua che potrebbero essere contaminati con microrganismi o sostanze chimiche. Prima di usarli, vanno lavati e disinfettati completamente con acqua e candeggina
- i pozzi privati devono essere testati e disinfettati dopo il ritiro delle acque di inondazione. In caso di dubbio, contattare le autorità locali
- lavarsi le mani con sapone e acqua imbottigliata, bollita o disinfettata prima di cucinare o di mangiare, dopo essere stati in bagno, aver fatto le pulizie o essere entrati in contatto con oggetti contaminati.