La diffusione di infezioni dopo un disastro ambientale
(Traduzione e adattamento a cura della redazione di EpiCentro)
Per quanto la diffusione di infezioni sia una prospettiva allarmante, l'insorgenza di epidemie a seguito degli uragani non è un fenomeno comune negli Stati Uniti. Malattie mortali ed esotiche come il colera o il tifo non si diffondono in maniera esponenziale dopo un uragano nei paesi dove non sono endemiche.
In caso di disastro ambientale, possono verificarsi epidemie di diarrea o malattie respiratorie a causa del mancato funzionamento dei sistemi idrici e fognari, che rende difficile mantenere adeguate condizioni igieniche.
In generale, comunque, valgono i seguenti principi:
-
i corpi in putrefazione non sono un grosso rischio per la diffusione di epidemie
-
la diffusione di epidemie a seguito di uragani è piuttosto rara nei paesi occidentali come gli Stati Uniti, leggermente più frequente nei paesi in via di sviluppo
-
il numero di casi di malattie gastrointestinali e infezioni respiratorie a breve termine e auto-limitanti aumenta qualche volta nei paesi occidentali. Tuttavia, di solito i casi di malattie infettive (tra cui anche malattie respiratorie e gastrointestinali come tifo e colera) non aumentano, sia nei paesi occidentali che nei paesi in via di sviluppo
-
a meno che una malattia non venga introdotta dall'esterno in un'area colpita da un disastro ambientale, qualsiasi epidemia che si verifichi è quasi sempre dovuta a una malattia già presente in quella zona
-
le epidemie di malattie infettive si verificano generalmente quando le condizioni igienico-sanitarie sono scarse, come per esempio a seguito di un disastro ambientale.